Titolo: | Il pallido dio delle colline | |
Sottotitolo: | Sui sentieri della Palestina che scompare | |
Autore: | Shehadeh Raja | |
Casa editrice: | EDT | |
Genere: | Racconti | |
Lingua: | Italiano | |
Adottabile: | Si | |
Disponibilità: | no | |
Formato: | cartaceo | |
Settore: | Palestina | |
[Rif. 126] Stampato anno: 2010 - Num. pagine: 195 - Costo: 19 Euro | ||
Quando Raja Shehadeh, avvocato discendente da un’antica famiglia palestinese, ha iniziato le camminate sui sentieri della sua terra, negli anni ’70, non sapeva ancora di trovarsi di fronte a un paesaggio che stava per scomparire. Quelle stesse colline che per tutta l’infanzia aveva considerato il suo giardino personale – il luogo dove andare a giocare, a riposare o in cui abbandonarsi a un vagabondaggio ristoratore, seguendo un’antica tradizione locale – quelle stesse colline che per il loro carattere arcaico e apparentemente immobile avrebbero potuto apparire familiari a un contemporaneo di Cristo, stavano infatti per essere invase da una colata di cemento che ne avrebbe alterato per sempre l’aspetto e il significato, devastando un’incomparabile ricchezza naturale e paesaggistica. Le sette camminate nel paesaggio della Palestina che Shehadeh racconta in questo libro si svolgono attraverso gli ultimi trent’anni di storia della regione; ognuna di esse racconta un diverso aspetto del paesaggio della cosiddetta Cisgiordania, e si svolge in un diverso momento della sua drammatica vicenda storica. Passo dopo passo, pagina dopo pagina, il racconto si colora di tinte drammatiche e si popola dei fantasmi sempre più reali dell’emigrazione, della guerra e della colonizzazione selvaggia; il terreno delle lunghe camminate si fa sempre più frammentato da fili spinati, posti di blocco e muri invalicabili, fino all’irrompere sulla scena dell’ombra minacciosa del fondamentalismo. Dalle verdi colline intorno a Ramallah, fiorite e coltivate a olivo fra i terrazzamenti, alla natura selvatica che circonda Gerusalemme, con i suoi monasteri e i suoi wadi incantati, fino alle scarpate e al fascino antichissimo del Mar Morto e dei suoi dintorni: oggi molte delle ricchezze di questo paesaggio sono state cancellate o rese difficilmente accessibili. Questo libro è un tentativo di salvarle quantomeno nella memoria delle parole, e attraverso questo gesto, che è anche un supremo atto di fiducia nella forza della letteratura, un invito a riflettere da un punto di vista sul futuro di una terra martoriata dalla violenza della storia. |