Titolo: Ritratto del Passato
  
Autore: Zaqtàn Ghassàn
A cura di: Lucy Ladikoff eFrancesca Accarpio
Casa editrice: POIESIS EDITRICE
Genere: Racconti
Lingua: Italiano
  
Adottabile: Si
Disponibilità: no
Formato: cartaceo
  
Settore: Palestina

[Rif. 140] Stampato anno: 2008 - Num. pagine: 81 - Costo: Euro

Ritratto del Passato è un racconto che si snoda su una sequenza di ricordi, il cui oggetto è una donna tanto importante da non aver neppure bisogno di un nome: per tutto il racconto é semplicemente lei. Attorno a lei ruota tutto, tema personale e tema storico politico della Palestina, tema cultural popolare di una società araba che riflette su se stessa e sul proprio passato.

Tutto è rappresentato attraverso soliloqui introspettivi, dialoghi in cui fantasia e realtà si mischiano, emozioni del momento e nostalgia antica, solitudine individuale e dolore di un popolo abbandonato a se stesso, per il quale i ricordi degli oggetti e delle esperienze quotidiane tramandate da altri, diventano esperienza condivisa.

Il romanzo inizia con il dialogo interiore del protagonista, che è anche l’io narrante. Una riflessione per gridare la necessità del ritorno. Un ritorno a quei luoghi, a quelle espressioni di saluto, a tutto ciò che ricorda lei, deuteragonista del racconto. In questo soliloquio ad alta voce compare anche un terzo interlocutore fantastico a cui l’autore si rivolge ripetutamente nel corso del romanzo. Di primo acchito, il racconto sembra surreale, ma gradualmente ogni elemento assume una sua forma e collocazione precisa. Spesso il dialogo sembra avvenire fra tre interlocutori; in realtà il lettore avverte il colloquiare di due personaggi soltanto e si domanda se per caso il terzo si sia perduto. Attraverso un moto che a tratti sembra circolare, l’autore torna continuamente al passato per trovare il senso della presente ossessione, un continuo avanti e indietro tra passato e presente, dove c’è sempre lei. È una donna fatale, tutti coloro che l’ameranno saranno destinati alla morte: “Ti ho già raccontato, ho iniziato presto, prima del tempo, lei è la mia perdizione e lo sa, lei è quello che mi manca e sa anche questo…”.