Vedere la Palestina a dorso d’asino

FOTO di copertina – Un gruppo percorre la campagna palestinese a dorso d’asino, come parte di un tour organizzato da Donkey Tours. Pubblicato il 6 aprile 2017. (foto di Facebook / DonkeyToursPalestine)

NABLUS, Cisgiordania – Cinque amici se ne stavano seduti a un bar quando è saltata fuori un’idea che sarebbe risultata redditizia e divertente allo stesso tempo. Uno di loro chiese scherzando: “Perché non organizziamo dei tour a dorso d’asino?” In un primo momento gli amici lo presero in giro, ma il giorno dopo ripensandoci furono d’accordo sul fatto che era un’idea brillante.

I cinque amici, tutti della città di Sebastia, a nord-ovest di Nablus, sono studenti dell’ultimo anno all’Università Nazionale An-Najah: quattro di loro stanno per laurearsi in ingegneria e il quinto in medicina veterinaria. Hanno iniziato con il raccogliere fondi per l’acquisto di asini, per comprare i primi cinque ognuno di loro ha contribuito con 1.000 shekel israeliani ($ 274). Hanno lanciato Donkey Tours a metà febbraio 2017. Primo nel suo genere nella città di Nablus, Donkey Tours permette alle persone di visitare la città dorso d’asino.

Risalente a 3.000 anni fa, Sebastia è considerata una delle più importanti città archeologiche del governatorato di Nablus e il più grande sito archeologico in Palestina. Vi si trovano anche antiche rovine romane.

Dato il suo significato storico archeologico, la città si trova all’interno dei confini dell’Area C, amministrata e legalmente controllata da Israele secondo l’Israeli-Palestinian Declaration of Principles del 1993 (Accordi di Oslo).

Yazan Kayd, attivista palestinese e uno dei ragazzi dietro all’iniziativa Donkey Tours, ha dichiarato a Al-Monitor: “In un primo momento la gente di Sebastia ha trovato l’iniziativa un po’ particolare, ma poi ha deciso di provarci. Abbiamo scelto l’asino perché era il mezzo di trasporto nella campagna palestinese”.

“In passato i nostri nonni usavano cavalcare gli asini mentre oggi questo animale raramente viene usato dai contadini palestinesi. È per questo che abbiamo deciso di utilizzare asini nei nostri tour, dato il legame storico di questo animale alla terra dei nostri antenati”, ha aggiunto.

 

Ora il gruppo ha 16 asini.

Il primo tour partito a metà febbraio si è fatto con quattro abitanti di Sebastia. Mentre, nel tour più recente del 7 aprile, il numero dei partecipanti è arrivato a 14, principalmente turisti provenienti da fuori città.

Kayd ha detto che i tour vengono organizzati di venerdì e sabato una volta al giorno, e ogni tour è lungo 20 chilometri (12,4 miglia) e richiede fino a sette ore.

“Il tour parte da Sebastia, attraversa le strade di Columns poi l’area di Massoudieh – in precedenza una ferrovia ottomana – e si conclude in una delle valli naturali”, ha spiegato.

Il tour costa 75 shekel ($ 20) a persona e include un giro dalla città di Nablus a Sebastia e la prima colazione.

Durante il tour, si promuovono idee positive come incoraggiare i clienti a preservare l’ambiente e il benessere degli animali.

“La gente ha l’idea sbagliata che gli animali debbano essere battuti per andare avanti. Cerchiamo di eliminare questo equivoco spiegando che gli asini devono essere trattati con delicatezza, senza un bastone”, ha detto a Al-Monitor, Mufid al-Haj, uno dei cinque giovani che stanno dietro all’idea.

Dice anche che ci tengonoi a sostenere i prodotti nazionali offrendo una colazione palestinese. “Il nostro tour comprende una colazione preparata sul fuoco di legna che fa parte delle abitudini e del patrimonio delle famiglie palestinesi che abitavano in campagna”, ha detto.

Haj ha aggiunto che Sebastia trascura la conservazione del proprio patrimonio cittadino. “Ci concentriamo sul patrimonio cittadino durante il nostro tour, per far crescere consapevolezza e conoscenza dei siti storici e archeologici della città”, ha detto Haj.

Ha aggiunto che il gruppo ha ora una propria pagina su Facebook per promuovere l’iniziativa, che ha avuto buona accoglienza, dato l’aumento del numero di famiglie che partecipano al tour.

Con l’avvicinarsi dell’estate, gli organizzatori di Tour Donkey stanno progettando campeggi durante il tour in modo da non camminare sotto il sole cocente del giorno.

L’iniziativa Donkey Tour è un’iniziativa di giovani che promuove la cultura del giro turistico e il senso di appartenenza alla terra e aumenta la permanenza della gente in Palestina.

Gli ideatori dell’idea non hanno ricevuto alcun supporto dal governo o da altre istituzioni. Si sono affidati all’autofinanziamento e i guadagni sono quelli che arrivano dai turisti. Ora stanno lavorando per estendere il giro e raggiungere città e villaggi vicini.
Traduzione dall’arabo all’inglese  Sahar Ghoussoub

Traduzionedall’inglese  Simonetta Lambertini – invictapalestina.org

Fonte: http://www.al-monitor.com/pulse/originals/2017/04/palestine-nablus-old-city-tourism-donkey-tours.html#ixzz4egFCB3nM

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