I Wolf Alice sul boicottaggio a Israele: “La situazione della Palestina ha colpito tutti noi”

I Wolf Alice hanno spiegato la loro decisione di unirsi al boicottaggio culturale di Israele nel conflitto con la Palestina.

 

Nathan Ellis

 

Far Out ha riferito che i Wolf Alice si sono uniti a un gruppo di musicisti che si sono tutti rifiutati di suonare dal vivo in Israele. Il movimento di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni sta conducendo una campagna in forme diverse di misure non violente contro Israele fino a quando non si conformerà ai principi del diritto internazionale. Grandissimi nomi come Roger Waters, Portishead, Brian Eno, Peter Gabriel, Thurston Moore, Fat White Family e gli attori Mark Ruffalo e John Cusack si sono uniti al boicottaggio.

“Finché il governo israeliano commetterà crimini di guerra contro il popolo palestinese, sosteniamo la sua richiesta di un boicottaggio di Israele come mezzo di protesta pacifica contro un’occupazione brutale e sanguinosa. #ArtistsForPalestine”, hanno scritto i Wolf Alice in una dichiarazione.

Ora, discutendo sulla loro decisione di boicottare Israele, il chitarrista della band, Joff Oddie, ha spiegato la loro posizione durante l’esibizione al Biggest Weekend di BBC Radio 1: “La situazione ha colpito tutti noi. Ci ha colpito vedere cosa è successo negli ultimi anni”, ha detto Oddie a NME.

Nel sostenere l’appello ad atti musicali che boicottino Israele, ha detto: “Bisogna ascoltare, bisogna ascoltare le minoranze che stanno fronteggiando quelle situazioni per vedere quello che vogliono. E stanno chiedendo un boicottaggio, quindi abbiamo scelto di appoggiarlo.

“Ho fiducia nel movimento, ha obiettivi forti e questo è sicuramente una parte di esso. Bisogna mettere pressione sociale ed economica sullo stato di Israele per cambiare”.

Nel frattempo, Patti Smith, i Libertines e Thurston Moore sono i nomi di spicco che hanno annunciato anche l’intenzione di realizzare lo spettacolo benefico “Hoping for Palestine” che si terrà a Londra.

Lo spettacolo benefico per HOPING Foundation, che sarà ospitato dal comico John Bishop, avrà luogo presso la Roundhouse e comprenderà anche personaggi del calibro di Loyle Carner, poetessa, Eric Cantona e il comico Frankie Boyle.

“HOPING sta per Hope and Optimism for Palestinians nella Next Generation”, si legge nella descrizione dell’evento. “È una fondazione benefica che fornisce sovvenzioni alle organizzazioni che lavorano con bambini profughi palestinesi che vivono in campi profughi in Libano, Siria, Giordania, Cisgiordania e Gaza. Il concerto è il nostro modo per far luce sui giovani palestinesi che HOPING è orgoglioso di sostenere”.

 

Traduzione: Simonetta Lambertini – Invictapalestina.org

Fonte: http://faroutmagazine.co.uk/wolf-alice-on-israel-boycott-the-palestine-situation-has-affected-all-of-us/amp/

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