“L’unica democrazia in Medioriente” propone una legge per vietare di fotografare e registrare i soldati

Copertina – Se la proposta di legge sarà approvata, i difensori dei diritti umani che documentano violazioni come la detenzione di bambini potrebbero rischiare fino a 5 anni di carcere. | Foto: Reuters


26 maggio 2018

Il disegno di legge, che prende di mira gli attivisti israeliani contro l’occupazione, impone pene detentive a carico di persone accusate di registrare o fotografare soldati israeliani. Nel mezzo della condanna mondiale dell’uso da parte di Israele di forza letale contro i manifestanti palestinesi a Gaza, funzionari del parlamento israeliano hanno proposto un disegno di legge che vieterebbe effettivamente la raccolta di prove relative ai diritti umani e ad altri abusi commessi da membri dell’esercito.

L’iniziativa arriva nello stesso momento in cui funzionari del governo israeliano hanno annunciato migliaia di nuove unità di insediamento in Cisgiordania, pochi giorni dopo l’uccisione di oltre 60 manifestanti il 14 maggio, lo stesso giorno in cui gli Stati Uniti hanno spostato la propria ambasciata a Gerusalemme. In totale, la Forza di Difesa Israeliana (IDF) ha ucciso almeno 116 palestinesi e ferito oltre 12.000 con munizioni vere contro manifestanti disarmati che hanno partecipato dal 30 marzo alle proteste della “Grande Marcia del Ritorno”, secondo le cifre rilasciate di recente dalle autorità sanitarie.

Il parlamento israeliano, la Knesset, si è riunito giovedì per discutere una legge che proibirebbe di fotografare o registrare soldati israeliani in servizio.

Il disegno di legge propone una pena detentiva di cinque anni per “chiunque abbia filmato, fotografato e/o registrato soldati nel corso delle proprie mansioni, con l’intenzione di minare lo spirito dei soldati israeliani e dei residenti di Israele”, e di dieci anni di pena detentiva per chiunque “intendesse danneggiare la sicurezza dello Stato”.

Il disegno di legge penalizzerebbe anche la distribuzione di foto o contenuti video sui social network o sui media, ostacolando in modo efficace il lavoro giornalistico e limitando la libertà di stampa.

Secondo Robert Ilatov, un membro della Knesset e sponsor del progetto, la legge è stata proposta “in risposta alle molestie di attivisti di sinistra a soldati israeliani mentre disperdevano manifestazioni violente di Hamas alla barriera della Striscia di Gaza”.

La nota introduttiva del disegno di legge recita: “Per molti anni lo Stato di Israele ha assistito a un preoccupante fenomeno di documentazione dei soldati israeliani. Questo avviene attraverso video, immagini fisse e registrazioni audio fatte da organizzazioni anti-israeliane e filopalestinesi come B’Tselem, Machsom Watch Women, Breaking the Silence”.

Il disegno di legge, secondo gli osservatori, servirebbe come utile strumento per colpire organizzazioni israeliane ed ebraiche che si oppongono all’occupazione e al maltrattamento di palestinesi da parte di membri delle forze di sicurezza dello stato israeliano.

B’Tselem, un’organizzazione per i diritti umani che opera in Israele, in Cisgiordania e Gerusalemme Est per porre fine all’occupazione e far crescere la consapevolezza all’interno della società israeliana; Machsom Watch, un gruppo di donne per lo più anziane che accompagnano i palestinesi nel loro attraversamento giornaliero dei checkpoint militari israeliani e Breaking the Silence, un’organizzazione di ex soldati che lavora per rivelare la verità sul servizio militare nel territorio occupato, potrebbero essere influenzate dalla legislazione.

I soldati israeliani hanno una lunga storia di violazioni dei diritti umani e uccisioni extragiudiziali e il disegno di legge, temono alcuni, consoliderebbe l’impunità.

Il disegno di legge è sostenuto dal ministro della Difesa israeliano Avigdor Lieberman, che giovedì ha annunciato che cercherà l’approvazione per la costruzione di circa 2.500 nuove unità di insediamento illegali per soli ebrei in Cisgiordania.

“Ci siamo impegnati a costruire in Giudea e Samaria (la Cisgiordania occupata), e stiamo rispettando questo impegno. Nei prossimi mesi, chiederemo l’approvazione per migliaia di unità abitative aggiuntive. Promuoveremo la costruzione di tutta la Giudea e la Samaria, dal nord al sud, in piccole e grandi comunità “, ha detto Lieberman.

La Palestina ha recentemente invitato la Corte penale internazionale (ICC) a lanciare un’indagine su quello che descrive come una prova “inequivocabile” che Israele ha commesso crimini di guerra e crimini contro l’umanità sul territorio palestinese.

 

Traduzione: Simonetta Lambertini – Invictapalestina.org

Fonte: https://www.telesurtv.net/english/news/After-Gaza-Massacre-Israeli-Parliament-Proposes-Bill-to-Ban-Photographing-Recording-Soldiers-20180526-0004.html

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