‘Go Forth and Lie.’ Israele organizza un corso obbligatorio per studenti che viaggiano all’estero

Copertina – Il nuovo corso di Israele per preparare gli studenti delle scuole superiori che viaggiano all’estero perché siano buoni ambasciatori include la formazione su come combattere il BDS, le rivendicazioni sull’apartheid e altro ancora.

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di Miko Peled, 12 luglio 2019

Mentre Israele cerca di dare di sé al mondo esterno un volto amichevole, all’interno promuove razzismo e violenza a livelli sempre più allarmanti. Un corso per preparare giovani studenti delle scuole superiori che viaggiano all’estero perché siano buoni ambasciatori si scontra con politiche razziste e la promozione di un esercito incoraggiato a esercitare una violenza senza precedenti contro civili.

 

Giovani ambasciatori

Adalah, il Centro legale per i diritti delle minoranze arabe in Israele, ha recentemente chiesto al Ministero israeliano per l’istruzione di interrompere un corso online progettato per preparare i giovani israeliani che viaggiano all’estero a essere buoni ambasciatori. Il contenuto, in particolare per quanto riguarda antisemitismo e BDS (il movimento di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni), è così offensivo per arabi e musulmani che una scuola di Nazareth ha annullato un programma di scambio per studenti delle scuole superiori della città per andare in Svezia, piuttosto che avere gli studenti esposti ai contenuti del corso.

Per vedere effettivamente i contenuti del corso, bisogna iscriversi, e così ho fatto. Il corso si compone di 12 capitoli, a partire da un’introduzione dell’ex Ministro della pubblica istruzione Naftali Bennett. Bennett inizia spiegando: che cos’è un ambasciatore, e poi fornisce esempi di come esserne uno valido.

L’introduzione di Bennett è amichevole, diretta e piena di lodi per Israele. Fornisce agli studenti gli strumenti con cui possono spiegare Israele. Per esempio:

 

Se non fosse per Israele, al mattino non potresti mai svegliarti, perché il chip del tuo telefono cellulare che funziona come sveglia è fatto in Israele. Non troveresti la strada per il lavoro perché l’applicazione WAZE è un prodotto israeliano, quindi ti perderesti. Se in qualche modo sei riuscito a farlo funzionare non avresti un computer perché Intel produce le sue parti in Israele e quindi il tuo account verrebbe violato perché la sicurezza informatica è fatta in Israele. Come se non bastasse, non avresti cetrioli da mangiare perché Israele ha inventato i sistemi di irrigazione che permettono di coltivare i cetrioli”.

Bennett dice anche che gli studenti potrebbero incontrare persone che dicono cose folli su Israele, del genere che sarebbe uno stato di apartheid e che i soldati israeliani starebbero uccidendo i palestinesi, e che, ovviamente, tutto questo è un assurdità. Israele, dice, come dimostra una foto del membro palestinese della Knesset, Ahmed Tibi, è l’unica democrazia in cui la minoranza araba ha libertà e partecipa a una vera democrazia.

Altri capitoli comprendono “Che cos’è uno stato”, “Lo status di Gerusalemme”, “Realizzazioni israeliane”, “Come combattere l’antisemitismo” e “BDS”, tra gli altri. Vi si dichiara da parte di Gideon Bachar, un ambasciatore speciale per le questioni di antisemitismo, che storicamente gli ebrei hanno sofferto di persecuzioni dovute all’antisemitismo dei cristiani in Europa e dei musulmani nel mondo arabo. Oggi l’antisemitismo in Europa è alimentato dalla massiccia immigrazione dai paesi musulmani.

BDS, spiega Talia Gorodes, è una coalizione di “verde e rosso”. Secondo Gorodes, direttore del “Reut” Institute for Strategic Thinking, il verde rappresenta il fondamentalismo islamico e il rosso i gruppi radicali di sinistra. Insieme creano un potente fronte per delegittimare Israele. Comunque, non c’è da preoccuparsi, Israele ha un piano e “voi studenti ambasciatori fate parte del piano.” Agli studenti viene detto che il loro stesso comportamento e l’ascoltare e spiegare le cose cambierà radicalmente il modo in cui il mondo percepisce Israele e il cambiamento sarà per il meglio.

La lettera di Adalah sottolineava che “l’esame di propaganda del Ministero dell’istruzione si concentra su questioni centrali del conflitto israelo-palestinese che sono oggetto di profonde controversie politiche.” Il corso guida gli studenti – in effetti sono tenuti a scegliere specifiche posizioni corrette, come se “riflettessero una verità oggettiva di fatto.” Il corso, sostiene inoltre Adalah – e, dopo averne preso visione, non posso che essere d’accordo – presenta una prospettiva ideologica razzista che crea un’equivalenza tra palestinesi, arabi, musulmani e antisemitismo e violenza.

Questo corso è necessario anche per gli studenti delle scuole superiori palestinesi che sono cittadini di Israele e studiano nel sistema scolastico israeliano.

Famigerato generale promosso

Mentre il Ministero dell’istruzione prepara gli studenti che si recano all’estero a mostrare il volto bonario e gentile di Israele, Ha’aretz riferisce della promozione al grado di generale maggiore del notoriamente violento ufficiale dell’IDF Ofer Winter. Il suo nuovo incarico è uno dei più prestigiosi dell’IDF: comandante della 98a Divisione, conosciuta anche come Formazione di fuoco, che comprende la Brigata dei paracadutisti, la Brigata dei commando e due brigate riserviste.

La promozione di Winter è stata rimandata per diversi anni dal precedente capo di stato maggiore dell’IDF a causa del suo ruolo in quello che viene chiamato Black Friday a Rafah. “Black Friday” è il nome dato a un massiccio, irrazionale e vendicativo attacco a Rafah durante l’assalto israeliano a Gaza nell’estate 2014. Winter, allora un colonnello e comandante della famigerata Brigata “Givati”, si impose all’attenzione pubblica in due occasioni, una volta per una lettera  mandata ai comandanti di unità, in cui scrisse che stavano combattendo “un nemico blasfemo che profana il Dio di Israele”. Il suo uso di terminologia religiosa fu motivo di preoccupazione anche in Israele, ma non doveva essere una sorpresa.

Winter è stato educato in due istituzioni scolastiche religiose- sioniste radicali. La prima è Yeshivat Or Zion, diretta da Haim Drukman, uno dei leader più noti del ‘movimento dei coloni’. La seconda è l’accademia preparatoria militare Bnei David, nell’insediamento di Ali. Bnei David è stata al centro di aspre critiche per commenti razzisti fatti dai fanatici rabbini sionisti che insegnano lì. Noti per seguire un programma scolastico aggressivo e razzista, sono stati citati perché insegnano che gli arabi sono schiavi e gli ebrei padroni e che Hitler non si sbagliava, solo che era dalla parte sbagliata.

Winter ha sollevato preoccupazioni anche quando, sotto il suo comando, la brigata Givati fu criticata per la sua condotta durante il Black Friday. Era il 1° agosto 2014 a Rafah ed era in atto un cessate il fuoco quando centinaia di persone innocenti furono uccise in seguito alla cosiddetta Direttiva Annibale. Ha’aretz riferì allora che “questa è stata l’azione più aggressiva nel suo genere mai condotta dall’IDF. Nome in codice Annibale è una direttiva militare IDF che viene data quando un soldato viene fatto prigioniero. Consente l’uso sfrenato della potenza di fuoco per fermare il rapimento, anche al prezzo della vita del soldato che è stato preso.

In questo caso, la direttiva fu data dopo che un ufficiale israeliano era stato catturato in seguito a uno scontro con combattenti palestinesi in cui un ufficiale e un soldato erano stati uccisi. Fu durante quello che avrebbe dovuto essere un cessate il fuoco per scopi umanitari. Secondo un rapporto di Amnesty International, quando iniziarono gli attacchi dell’IDF:

Le strade nella parte orientale di Rafah erano piene di civili disorientati che si muovevano in tutte le direzioni. Credendo che fosse iniziato un cessate il fuoco, erano tornati – o stavano tornando – alle loro case. Molti decisero di fare dietro front, tentando di fuggire sotto una raffica di bombe e spari”.

Secondo le testimonianze fornite da testimoni palestinesi, l’attacco includeva “jet, droni, elicotteri e artiglieria”. L’attacco è stato descritto come “pioggia di fuoco su pedoni e veicoli agli incroci, che colpiva indiscriminatamente auto, ambulanze, motociclette e pedoni.” Ofer Winter era il comandante della brigata. Ora gli è stato dato quello che molti considerano il comando più prestigioso dell’IDF, che senza dubbio lo renderà un candidato forte per essere un futuro capo di stato maggiore dell’esercito.

Ordinanze comunali razziste

A seguito di una promessa elettorale di agire contro la “conquista” di un parco cittadino da parte dei residenti arabi delle comunità circostanti, il comune della città di Afula ha emesso un’ordinanza secondo la quale solo i residenti possono entrare nel parco cittadino. Adalah, il Centro legale per i diritti delle minoranze arabe in Israele, riferisce dalla città settentrionale di Afula che quando il procuratore Nareman Shehadeh-Zoabi, che vive nella vicina Nazareth, ha portato il suo bambino al parco, una guardia di sicurezza gli ha impedito di entrare perché provenivano da Nazareth, che è una città araba palestinese.

Questa non è la prima volta che Afula fa notizia a causa di tendenze razziste. Nel 2018, i residenti ebrei di Afula, insieme al sindaco, protestarono contro la vendita di una casa a una famiglia araba. Afula non è sola. L’istituzione di comitati di ammissione in kibbutz, moshav e altre comunità è stata creata per impedire ai cittadini palestinesi di Israele di trasferirvisi.

Non è un caso che la legge fondamentale di Stato-nazione di Israele includa una clausola che autorizza “una comunità, compresi appartenenti a una religione o nazionalità, a mantenere una vita comunitaria separata”. Questa legge fondamentale afferma la politica di segregazione di Israele e la rende costituzionale e quindi incontestabile in tribunale.

Israele è più scopertamente razzista e violento che mai, eppure sta preparando i giovani israeliani che viaggiano all’estero a dipingerlo a colori brillanti e amichevoli. Se mai c’è stato un tempo in cui la richiesta di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni – BDS – contro Israele non fosse solo giustificata ma urgente, questo è ora.

 

Traduzione: Simonetta Lambertini – invictapalestina.org

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