Più colonizzazione nei territori occupati: l’Organizzazione Mondiale Sionista si offre di portare ebrei francesi in Israele.

Il piano mira a portare circa 50.000 ebrei francesi ora, e un altro mezzo milione nei prossimi anni,  destinandoli ai territori palestinesi occupati.

Fonte: Versión Española

Corrispondente di Palestinianalibre.org – Gerusalemme occupata – 12 luglio 2020

Immagine di copertina: arrivo di ebrei francesi in Israele. (Fonte La Vanguardía de España)

L’Organizzazione Mondiale Sionista (WZO) ha presentato al ministro israeliano dell’immigrazione un piano per portare più ebrei francesi in Israele.

Il vice presidente esecutivo di questa organizzazione, Yaakov Hagoel, ha affermato di ritenere che nel prossimo futuro  molti ebrei francesi probabilmente lasceranno la Francia e si trasferiranno in altre parti del mondo, e che Israele dovrebbe fare del proprio meglio per far si che emigrino in  questo Paese. Ha aggiunto che la comunità ebraica francese è fedele al sionismo e  che potrebbe apportare a Israele svariati  benefici finanziari.

“La vita  in Francia è peggiorata in quest’ultimo periodo”, ha dichiarato Hagoel. “La situazione economica sta peggiorando, l’antisemitismo sta aumentando e la Francia sta cedendo alla  jihad islamica”.

“Tutti i ministeri del governo devono mobilitarsi sulla questione e portare ebrei dalla Francia a Israele. Questo è oggi il nostro sionismo”, ha detto Hagoel, secondo quanto riferito dal quotidiano The Jerusalem Post.

È tipico delle organizzazioni sioniste inventare sempre nuove ragioni per attirare coloni in Israele, specialmente negli insediamenti illegali nei territori palestinesi occupati, per i quali ogni giorno vengono confiscate proprietà palestinesi  e dove vengono costruiti centinaia di nuovi alloggi per questi nuovi coloni..

Del resto non è una strategia nuova incolpare l’Islam e usarlo per esacerbare l’odio e diffondere la paura e la paranoia tra gli ebrei, così da spingerli a lasciare i loro Paesi d’origine e incentivarli a migrare in Israele.

Proprio come i nazisti esacerbarono la giudeofobia per giustificare le atrocità commesse, oggi nei media e nelle parole dei  politici israeliani ci sono quotidianamente espressioni e messaggi islamofobici di odio e razzismo che mirano ad aumentare la vittimizzazione sionista e garantire la lealtà degli ebrei del mondo verso Israele, presentato come “il Paese più sicuro per loro”.

Queste manovre danneggiano i palestinesi laddove vengono quotidianamente privati ​​delle loro terre per espandere la colonizzazione illegale e garantire la politica del fatto compiuto, rendendo impossibile qualsiasi soluzione civile e giusta al conflitto.

Israele e il sionismo internazionale cercano di far sembrare gli ebrei stranieri nei loro Paesi di origine, là dove loro e i loro antenati sono nati e vissuti per centinaia di anni.

Va ricordato che lo scrittore israeliano David Grossman ha sottolineato che è tipico degli ebrei “sentirsi stranieri” nei loro Paesi di origine, e questo, in gran parte, è dovuto alla propaganda sionista che incoraggia questo sentimento. Nel 2015 Netanyahu  fece infuriare le autorità francesi ricordando agli ebrei francesi che “Israele è la vostra patria”.

Molti giovani da tutto il mondo, anche  francesi, sono incoraggiati a emigrare e a servire nell’esercito israeliano, come nel caso del soldato Shalit, un giovane francese che si arruolò nell’esercito israeliano e che  divenne noto  perché catturato a Gaza durante l’invasione del 2006 e successivamente rilasciato in cambio di prigionieri palestinesi incarcerati da Israele. La propaganda israeliana vittimizzò la situazione, tuttavia in Palestina  ci si chiese: cosa sta facendo un francese a Gaza, ad attaccare  e a uccidere persone che si trovano a migliaia di chilometri dalla Francia, il suo Paese natale?

 

Trad: Grazia Parolari “contro ogni specismo, contro ogni schiavitù” – Invictapalestina.org

 

 

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