L’“occupazione militare” di Beirut ?!

Copertina – I camion dell’esercito francese che si muovono ovunque nel porto di Beirut hanno suscitato una reazione degli internauti libanesi sui social network.

28 agosto 2020

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In reazione a un video, pubblicato giovedì 28 agosto, che mostra il movimento di camion dell’esercito francese nel porto di Beirut, alcuni internauti libanesi hanno equiparato questa scena all’occupazione del Libano da parte della Francia durante il secolo scorso.

Il video mostra i camion militari francesi che trasportano gruppi di giornalisti stranieri in aree del porto di Beirut a cui non hanno accesso non solo il pubblico, ma neppure le forze armate libanesi e il personale di polizia.

Un cittadino libanese arrabbiato ha scritto in un tweet: “È una scena orribile! L’assurdità di questa scena riflette la situazione spaventosa che ci attende. Giornalisti stranieri a bordo di camion militari francesi… dove sono l’esercito libanese o le forze di sicurezza?”

” Cosa sta succedendo? Siamo tornati a 1000 anni fa?“, si legge in un altro tweet.

L’esercito francese ha schierato più di 700 soldati nella capitale libanese con il pretesto di voler aiutare il Libano, dopo la devastante esplosione nel porto di Beirut.

In una situazione del genere in cui il Libano ha urgente bisogno di assistenza per sopravvivere alla crisi causata dalla devastante doppia esplosione nel porto di Beirut, Stati Uniti e Francia stanno cercando di utilizzare i loro aiuti per raggiungere i loro obiettivi.

Su quest’onda un documento, consultato da Reuters, che elenca le misure da prendere per il futuro del Libano è stato consegnato dall’ambasciatore francese ai leader del Paese una settimana prima della visita a Beirut del presidente francese Emmanuel Macron.

Questo testo di due pagine menziona in particolare un audit della banca centrale, la nomina di un governo provvisorio in grado di attuare con urgenza le riforme e organizzare elezioni parlamentari anticipate entro un anno.

Questo documento presentato al presidente Michel Aoun e al presidente della Camera dei deputati Nabih Berri “riprende l’essenza delle proposte che erano già state avanzate nell’ambito del Cèdre e del Gruppo di sostegno internazionale per il Libano l’11 dicembre 2019”, ha commentato giovedì 27 agosto una fonte della Presidenza della Repubblica francese.

“La priorità deve andare alla rapida formazione di un governo per evitare un vuoto di potere che farebbe sprofondare il Libano nella crisi”, si legge nel documento.

Cita quattro aree che richiedono un’azione urgente: l’aiuto umanitario e la risposta alla pandemia COVID-19; ricostruzione dopo il disastro del 4 agosto; riforme politiche ed economiche e infine elezioni legislative anticipate.

Emmanuel Macron, che si è recato a Beirut due giorni dopo il disastro, dovrebbe ritornarvi martedì prossimo, 1 settembre.

Secondo il quotidiano libanese al-Binaa, “il Libano non potrà avere accesso ad aiuti finanziari e internazionali prima che i suoi statisti attuino le misure richieste da Emmanuel Macron”.

Secondo fonti francesi, “la clausola riguardante le elezioni legislative anticipate nel documento è infatti la condizione posta dagli americani in cambio del sostegno alle azioni di Macron in Libano”.

 

Traduzione: Simonetta Lambertini – Invictapalestina.org

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