Molti hanno definito il paragone un’analisi degli eventi esasperante, orientalista e offensiva
Fonte: English Version
Nadda Osman -7 gennaio 2021
Immagine di copertina: Il caos è scoppiato fuori dall’edificio del Campidoglio degli Stati Uniti a Washington (Immagine a sinistra: AFP / A destra: Reuters)
Mentre mercoledì i sostenitori del presidente Donald Trump hanno preso d’assalto il Campidoglio degli Stati Uniti, costringendolo al blocco e causando diversi morti, molte persone hanno paragonato le scene dell’assalto a ciò che solitamente accadrebbe nel Medio Oriente – un parallelismo che è stato ampiamente criticato online.
Le violente rivolte dentro e fuori il Campidoglio hanno indotto i legislatori a ritardare la certificazione del Congresso della vittoria elettorale del presidente eletto Joe Biden, con la folla che si faceva strada e saccheggiava l’edificio del governo, arrivando persino al Senato.
Alcuni commentatori hanno definito le scene violente a Washington DC come reminiscenze di eventi accaduti in Medio Oriente, un’osservazione che sui social è stata da molti ritenuta offensiva e orientalista.
Il giornalista della CNN e commentatore politico, Van Jones, ha detto nella copertura televisiva degli eventi che la situazione “assomiglia più alla Siria che agli Stati Uniti”.
This stuff isn't just infuriating, it also reinforces historical illiteracy in America. We've had political violence, voter suppression, demagogues in power and, you know, an actual civil war. No need to look beyond our own history for an antecedent https://t.co/MckUP7OuFZ
— Gregg Carlstrom (@glcarlstrom) 7 gennaio 2021
Sono stati anche diffusi online video di come le scene violente e caotiche siano state coperte dai media arabi , con alcuni che comparavano il modo in cui altrettanti eventi in Medio Oriente erano stati precedentemente coperti dai media occidentali.
How the turn tables pic.twitter.com/KEkzgMasC1
— علیزا أمین (@aliza_sukhera) 7 gennaio 2021
Altri hanno usato ciò che è accaduto come un’opportunità per ricordare alle persone che la violenza e le dinamiche “popolari” non sono esclusive del Medio Oriente, e che negli Stati Uniti si erano già verificate in precedenza.
What is happening at the Capitol is nothing like Benghazi. It is nothing like Iraq. It is nothing like “a third world country.” I am hearing so many of these comparisons on cable news. This is politics in America — the richest, most powerful country on Earth. Americans own it.
— Liam Stack (@liamstack) 6 gennaio 2021
Vi sono inoltre state esortazioni per smettere di confrontare gli eventi con altri paesi, con un utente che afferma: “Questa è la violenza della supremazia bianca, ed è americana al 100%”.
Quattro persone sono morte nei disordini di mercoledì, inclusa una donna che sarebbe stata uccisa dalla polizia.
Scene di distruzione si sono verificate all’interno dell’edificio dopo che le persone hanno fatto irruzione negli uffici e hanno sfondato le finestre.
JOURNOS: Understand that you are doing a great disservice when you liken these scenes to the "middle east". Not only is it orientalist, it further prevents Americans from understanding their own country's long & deep history of political violence that is far more relevant.
— (((YousefMunayyer))) (@YousefMunayyer) 6 gennaio 2021
Gli utenti dei social media hanno continuato a sottolineare l’ironia degli eventi e ne hanno approfittato per dimostrare che, contrariamente allo stereotipo che esiste in Medio Oriente, anche gli Stati Uniti sono stati interessati da un profondo tumulto politico.
Alcuni hanno anche evidenziato come tutto ciò sia stato alimentato dalla retorica di Trump nel corso degli anni.
The people of the Middle East have tolerated oppressive and vengeful rulers for decades. When they protested for change they walked the streets with roses. They cleaned the roads of rubbish. They staged sit ins and sang in solidarity.
This is nothing like that. https://t.co/H7amlyfXsy
— Aisha (@shariahaisha) 6 gennaio 2021
L’ironia e il sarcasmo sono stati usati anche per ricordare come i manufatti saccheggiati nella regione del Medio Oriente e del Nord Africa (MENA) siano poi finiti nei musei dei paesi occidentali.
Hoping these looted American artifacts turn up on display in Baghdad's National Museum of Iraq and are kept there indefinitely for protection as well as for the cultural viewing pleasure of locals. pic.twitter.com/EwWK9Saewx
— Hind Hassan (@HindHassanNews) 6 gennaio 2021
Alcuni leader del Medio Oriente hanno espresso preoccupazione per i violenti scontri in corso negli Stati Uniti.
Il ministero degli esteri turco ha rilasciato una dichiarazione consigliando agli Stati Uniti di affrontare la questione con calma, usando la legge e la democrazia per superarla.
Il presidente iraniano Hassan Rouhani ha intanto affermato che gli eventi negli Usa hanno mostrato ” il fallimento della democrazia occidentale” e come Trump, in quanto “uomo populista”, abbia “danneggiato la reputazione del suo Paese”.
Trad: Grazia Parolari “Tutti gli esseri senzienti sono moralmente uguali” – Invictapelstina.org