Israele: il progetto di legge per vietare le bandiere palestinesi nelle istituzioni finanziate dallo stato ottiene l’approvazione iniziale della Knesset

Il disegno di legge deve essere approvato con tre ulteriori voti della Knesset per diventare legge e segue un dibattito pubblico molto accanito

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A cura della redazione di  MEE – 2 giugno 2022

Immagine di copertina: Il disegno di legge deve passare tre ulteriori voti alla Knesset per diventare legge (AFP)

Un controverso disegno di legge che vieta “lo sventolare delle bandiere di uno stato nemico o dell’Autorità palestinese” presso le istituzioni finanziate dallo stato ha superato una lettura preliminare alla Knesset israeliana.

Il parlamento ha approvato il disegno di legge con 63 voti favorevoli, compreso il primo ministro israeliano Naftali Bennett, e 16 contrari.

Tra i membri della coalizione di Bennett, il partito Raam ha votato contro il disegno di legge, mentre erano assenti alcuni membri di Yesh Atid, Kahol Lavan e Lavan.

Il disegno di legge deve essere approvato con tre ulteriori voti della Knesset per diventare legge e segue un dibattito pubblico molto accanito sulle bandiere palestinesi sventolate nei campus universitari israeliani, a seguito di diversi eventi che hanno segnato il giorno della Nakba del mese scorso.

Durante un acceso dibattito che ha preceduto il voto, Eli Cohen, un membro del partito di opposizione Likud che ha sponsorizzato il disegno di legge, ha gridato a Sami Abu Shehadeh, un membro della Lista Congiunta, che rappresenta i cittadini palestinesi di Israele, che dovrebbe “andare a Gaza o in Giordania”.

Il quotidiano israeliano Haaretz ha riferito che le osservazioni di Cohen sono state accolte con scherno da un certo numero di membri della Knesset, con Mossi Raz di Meretz che gridava che avrebbe dovuto vergognarsi.

“Hai paura della bandiera”

Ayman Odeh, presidente della Joint List, ha dichiarato al parlamento: “Circa sette anni fa la Knesset ha vietato la commemorazione del giorno della Nakba, e da allora sempre più persone lo fanno.

“Ti comporti come un qualsiasi colonialista, un qualsiasi ladro. Hai paura della bandiera, neghi la Nakba”.

La Nakba, o “la catastrofe”, è il nome che i palestinesi danno ai massacri e alle espulsioni forzate subite per mano delle milizie sioniste nel 1948.

Interi villaggi palestinesi furono massacrati, con bande sioniste che uccisero indiscriminatamente civili disarmati e ne seppellirono alcuni in fosse comuni.

La campagna provocò la morte di circa 15.000 palestinesi e circa 750.000 furono costretti a fuggire dalle loro case e vivere come rifugiati.

La mossa verso il divieto segue le critiche all’Università Ben-Gurion dopo che il mese scorso le bandiere palestinesi sono state esposte durante una manifestazione del giorno della Nakba presso l’istituto di Beersheba.

Dopo la manifestazione, il ministro delle finanze Avigdor Lieberman ha chiesto un taglio ai finanziamenti dell’università.

Il mese scorso, alla polizia è stato anche ordinato di impedire lo sventolare delle bandiere palestinesi e di confiscare tali bandiere durante i funerali di Shireen Abu Akleh, la giornalista di Al Jazeera uccisa dalle forze israeliane.

Il voto di mercoledì arriva pochi giorni dopo che gli israeliani hanno marciato attraverso le aree musulmane della città vecchia di Gerusalemme est e hanno attaccato i palestinesi durante l’annuale “marcia della bandiera”, che segna l’annessione israeliana di Gerusalemme est durante la guerra in Medio Oriente del 1967.

Traduzione di Grazia Parolari “Tutti gli esseri sono moralmente uguali” -Invictapalestina.org