Non siamo migliori di Hamas

Da 15 mesi, Israele è ostaggio di se stesso e assuefatto alle sue politiche. Quello che è iniziato con un terribile trauma e una guerra difensiva giustificata si è trasformato in una campagna infinita di carneficina e vendetta.

Fonte: English version

Di Uri Misgav – 12 gennaio 2025

Il parlamentare del Likud Moshe Saada è stato intervistato dalla stazione radio Haredi Kol Barama e ha dichiarato: “Non ho alcun problema con la morte dei bambini a Gaza. L’unico modo per ripristinare la sicurezza è continuare il blocco di Gaza. Il nostro errore è non aver iniziato prima”. È una persona apparentemente normale, un avvocato che ha lavorato per la sezione affari interni della Procura ed è un ebreo timorato di Dio. Ma l’idea di far morire di fame la popolazione di Gaza è da tempo una visione comune, e non solo tra l’ala kahanista-ultra-ortodossa.

Giora Eiland con altri generali in pensione, tutti in linea con il bel modello del “Vecchio Israele”, hanno sostenuto la proposta come parte del “Piano dei Generali”. Eiland e i suoi amici hanno esaminato il Diritto Internazionale e la storia militare e hanno scoperto che era legale e legittimo soffocare e strangolare un’intero popolo. Lo chiamano “assedio”. L’attuazione del Piano sul campo è ufficialmente negata, ma nel frattempo i bambini di Gaza muoiono e congelano in tende bagnate di pioggia. I generali, d’altra parte, stanno bene.

Nemmeno le muse sono silenziose. Il cantante Avraham Tal, l’usignolo vestito con una tunica jellabiy, lui del complesso Shotei Hanevuah (Gli Sciocchi della Profezia), ha spiegato in un’intervista in occasione del suo secondo matrimonio: “Oggi credo che non tutti i discendenti di Abramo dovrebbero popolare questa terra. Sono stati plagiati per generazioni per odiarci. La storia si ripete. Una volta erano i crociati a compiere atrocità, oggi sono i musulmani”.

Tal apparentemente vuole che arrivi il nostro turno: “Dobbiamo proteggerci come Stato Ebraico. Se un bambino di tre anni inizia una buona istruzione lì oggi, c’è ancora speranza, ma è debole. Annientare un popolo non è ebraismo. Ma Hamas dovrebbe essere annientato, e tutti i soggetti coinvolti devono accettarlo. E sembra che ciò significhi tutti”. Quindi non ho capito bene cosa sia l’ebraismo: annientare tutti o non tutti? Annientarli o non annientarli?

The Hottest Place in Hell (Il Posto più Caldo all’Inferno), un sito Web di sinistra, ha pubblicato questa settimana, e l’IDF lo ha confermato, che un ufficiale della Brigata Nahal ha sparato e ucciso un palestinese prelevato dalle forze dell’IDF a Rafah. Dettagli dell’episodio: il palestinese è stato costretto a fungere da Scudo Umano, ovvero a esaminare gli edifici per vedere se ci sono trappole esplosive prima che i genieri si muovessero per farle brillare. Il comandante, ignaro delle circostanze in cui il palestinese si trovava lì, lo ha notato con i soldati e lo ha giustiziato. Quali livelli di crudeltà e brutalità sono necessari?, dove siamo arrivati?

E non si tratta solo delle forze di terra composte per la maggior parte da gruppi socio-economici inferiori, e non solo delle unità controllate da coloro che hanno sostituito la spada e l’insegna del ramoscello d’ulivo dell’IDF con la Corona dei Messianici. L’aviazione sta martellando incessantemente ciò che resta della Striscia di Gaza. Sempre più “attacchi” contro “obiettivi terroristici”. I piloti eseguono gli ordini, i comandanti li firmano come eseguiti e i giuristi forniscono il loro beneplacito.

La zona di uccisioni sistematiche che taglia in due la Striscia di Gaza è stata nominata come Corridoio Netzarim. Ma Netzarim era un piccolo insediamento temporaneo mentre la larghezza di questo Corridoio si misura in chilometri. Avete mai visto un “Corridoio” grande quanto una città? Esiste anche un termine di mascheramento tratto dal gergo scientifico, “perimetro”. Aspirano a allestirne uno anche in Libano e sulle Alture del Golan siriano. Ho ricevuto un video di soldati che cantavano e ballavano mentre portavano un rotolo della Torah in un avamposto militare siriano occupato. Nel cuore di Hanita, la prima comunità militarizzata di Torreggia e Fortifica (un metodo di insediamento utilizzato dai coloni sionisti nella Palestina del Mandato Britannico), si è tenuta una conferenza di fondazione per gli psicopatici che sognano di stabilirsi a Marj Ayun.

Da 15 mesi, Israele è ostaggio di se stesso e assuefatto alle sue politiche. Quello che è iniziato con un terribile trauma e una guerra difensiva giustificata si è trasformato in una campagna infinita di carneficina e vendetta. In che modo questo contribuisce alla sicurezza dello Stato e dei suoi cittadini? La perdita di ciò che ci rende umani (Creati a immagine di Dio), la cancellazione del valore della vita e la Disumanizzazione dell’arabo hanno anche un pesante prezzo interno, e non a causa delle decisioni dell’Aja, ma del sacrificio dei rapiti e dei soldati, e di ciò che diventeremo.

I tormenti morali e di coscienza delle generazioni passate sembrano ora essere un’allucinazione crepuscolare lontana e dimenticata. Questi pensieri sono stati espressi da poeti e romanzieri come Nathan Alterman, Yizhar Smilansky, Amos Oz, David Grossman, ma anche da generali come Amram Mitzna ed Eli Geva alla vigilia dell’ingresso a Beirut nella prima guerra del Libano. Questa è la vittoria assoluta dei nemici dell’israelità, dai morti Sinwar e Nasrallah, al vivo Smotrich, che ha spiegato questa settimana che “Nablus, Funduk e Jenin devono assomigliare a Jabaliya”.

Siamo come Hamas, siamo paragonabili alla Jihad.

Traduzione: Beniamino Rocchetto – Invictapalestina.org