Vigileremo sull’attuazione dell’accordo e, se ci saranno violazioni, massacri o attacchi da parte di Israele, saremo pronti a fornire supporto militare al popolo palestinese
Fonte: DropSiteNews
di Shuaib Almosawa- 18 gennaio2025
Immagine di copertina: sostenitori degli Houthi cantano slogan e portano armi e cartelli raffiguranti il leader Abdul Malik Al-Houthi durante una protesta del 3 gennaio a Sana’a, nello Yemen, contro Israele, gli Stati Uniti e il Regno Unito / Mohammed Hamoud / Getty Images
Con l’accordo di “cessate il fuoco” di Gaza programmato per iniziare domenica, la leadership degli Houthi nello Yemen ha dichiarato che fermerà i propri attacchi contro Israele se l’accordo reggerà. Per oltre un anno, gli Houthi hanno lanciato missili balistici e condotto attacchi con droni contro Israele, a volte eludendo con successo il tanto decantato sistema di difesa missilistica Iron Dome del paese. Gli Houthi hanno anche condotto una campagna di attacchi sostenuti nel Mar Rosso, prendendo di mira quelle che hanno detto essere navi mercantili collegate a Israele. Gli attacchi hanno interrotto il commercio regionale e danneggiato economicamente Israele.
In un discorso pronunciato giovedì, il leader del movimento Houthi, Abdulmalik al-Houthi, ha elogiato gli sforzi dei gruppi di resistenza palestinese a Gaza che combattono contro l’aggressione israeliana nel territorio assediato. Ha affermato che lo Yemen continuerà a “monitorare” gli sviluppi in Palestina sull’attuazione dell’accordo. Ma, ha aggiunto al-Houthi, gli Houthi sono pronti a continuare la loro campagna contro obiettivi israeliani e rotte di navigazione regionali se la situazione dovesse tornare alla violenza.
“Se il nemico israeliano continuerà i suoi massacri genocidi e l’escalation, noi persisteremo nelle nostre operazioni offensive e militari a sostegno del popolo palestinese”, ha detto al-Houthi nel suo discorso. “In qualsiasi fase in cui il nemico israeliano dovesse tornare all’aggressione e all’escalation, saremo pronti a fornire supporto”.
Il generale Yahya Saree, portavoce dell’esercito del governo Houthi nello Yemen, ha riecheggiato quei sentimenti. “Le forze armate yemenite confermano la loro prontezza per qualsiasi sviluppo o escalation americano-israeliano contro il nostro paese e continueremo a monitorare gli sviluppi della situazione a Gaza e a prendere le opportune opzioni di escalation nel caso in cui il nemico violi l’accordo o intensifichi le sue operazioni contro il popolo palestinese oppresso a Gaza”, ha detto in un discorso pubblico.
“L’obiettivo delle nostre operazioni militari è morale e mira a fermare il genocidio e porre fine all’assedio”, ha detto Muhammad al-Bukhaiti, governatore della provincia di Dhamar e membro del Politburo di Ansar Allah, il braccio politico degli Houthi, a Drop Site in un’intervista telefonica. “Speriamo in una tregua completa e permanente a Gaza e nella revoca dell’assedio ai suoi residenti il prima possibile. Le nostre operazioni militari a sostegno di Gaza servono da leva per Hamas e, quando verrà raggiunto un accordo, ci chiederanno di interrompere le operazioni militari”. Al-Bukhaiti ha aggiunto: “Sosteniamo una tregua, che è una richiesta condivisa tra noi e Hamas. In passato, ci hanno chiesto di interrompere le operazioni militari quando è stato raggiunto un cessate il fuoco e noi abbiamo rispettato la richiesta”.
Mentre Israele ha intensificato i suoi attacchi a Gaza dall’annuncio dell’accordo di cessate il fuoco, uccidendo più di 100 palestinesi solo negli ultimi due giorni, gli Houthi hanno continuato i loro attacchi contro Israele. Sabato, il generale Saree ha annunciato che Sana’a ha lanciato un missile balistico su Tel Aviv, prendendo di mira il ministero della Difesa israeliano. L’aeronautica militare israeliana ha affermato di aver intercettato il missile. I media israeliani hanno poi riferito che era scoppiato un incendio a Be’er Ya’akov, nel sud di Tel Aviv, a causa della caduta di detriti dell’intercettazione. Hanno anche riferito che il traffico aereo all’aeroporto Ben Gurion era stato interrotto. Alle 17:00, l’aeronautica militare israeliana aveva annunciato un’altra intercettazione di un lancio di missile dallo Yemen.
Durante i primi giorni dell’assalto, il coinvolgimento diretto degli Houthi nella guerra a Gaza aveva scioccato molti osservatori. Il conflitto a Gaza ha improvvisamente trasformato gli Houthi, che erano rimasti impantanati in una guerra civile durata anni all’interno dello Yemen e presi di mira da una campagna militare di lunga data sostenuta dagli Stati Uniti e guidata dall’Arabia Saudita e dagli Emirati Arabi Uniti, in un formidabile attore regionale in grado di colpire Israele e danneggiare gli interessi economici delle nazioni potenti che sostengono la sua guerra contro i palestinesi di Gaza.
A dicembre, gli Houthi hanno attaccato Israele, colpendo un’area all’interno di Tel Aviv e, a quanto si dice, ferendo più di una dozzina di persone con quello che hanno affermato essere un missile ipersonico. Oltre agli attacchi alle navi mercantili nel Mar Rosso che hanno effettivamente bloccato una delle principali rotte di navigazione globali e il principale porto israeliano di Eilat, gli Houthi hanno anche dimostrato capacità militari potenziate per i droni. Un attacco con drone, la scorsa estate, ha colpito un condominio vicino all’ambasciata statunitense a Tel Aviv, uccidendo una persona e ferendone dieci.
Questi attacchi riusciti hanno innescato numerose serie di rappresaglie israeliane, tra cui attacchi mortali a impianti petroliferi e di gas e a strutture portuali all’interno dello Yemen. Israele, una potenza nucleare sostenuta dagli Stati Uniti e dotata di un arsenale militare di gran lunga superiore, non è riuscita, fino ad oggi, a scoraggiare gli Houthi.

Nei suoi commenti, Abdulmalik al-Houthi ha citato quelle che ha definito tattiche e munizioni migliorate impiegate dal suo gruppo nel corso della guerra. In un rara dichiarazione, al-Houthi ha affermato che le navi della Marina degli Stati Uniti, così come le forze armate di alcuni stati arabi, avevano abbattuto con successo una “grande percentuale” di missili e droni lanciati dallo Yemen verso Israele durante i primi giorni di guerra. Tuttavia, dopo aver migliorato le loro capacità militari e le tattiche operative, ha affermato, le forze ostili, tra cui l’esercito statunitense, erano state successivamente “in gran parte neutralizzate da intercettazioni”. “Ci impegneremo inoltre costantemente per sviluppare le nostre capacità militari, se Dio vuole, per ottenere prestazioni più forti, maggiori e più efficaci nel supportare il popolo palestinese”, ha aggiunto. “Per noi, questo è un percorso continuo e continueremo a percorrerlo”.
Oltre agli attacchi israeliani contro le infrastrutture civili all’interno dello Yemen, gli aerei statunitensi e britannici hanno condotto la loro campagna militare cercando di colpire obiettivi associati agli Houthi. Questi attacchi sembrano aver avuto scarso successo nel degradare le capacità del gruppo o nel dissuadere la sua volontà di scontro.
Nel corso della guerra di Gaza, gli Houthi, che si ritiene ricevano un certo sostegno materiale e politico dall’Iran, hanno potenziato le loro capacità militari schierando droni e missili più avanzati in grado di aggirare le difese israeliane e colpire direttamente il suo territorio. Gli Houthi hanno anche condotto attacchi mirati contro navi da guerra statunitensi vicino allo Yemen, lanciando periodicamente missili balistici e missili antinave. A dicembre, due piloti della Marina degli Stati Uniti sono stati abbattuti nei pressi dello Yemen in un incidente che l’esercito americano ha attribuito al “fuoco amico” di una delle sue navi. Gli Houthi hanno poi affermato che il caccia F/A-18 è stato abbattuto mentre gli Stati Uniti tentavano di contrastare un attacco coordinato con missili e droni che le forze Houthi avevano lanciato contro le forze militari statunitensi, tra cui la portaerei USS Harry S. Truman.
“Ci impegneremo a sviluppare le nostre capacità militari, se Dio vuole, per ottenere prestazioni più forti, maggiori e più efficaci nel sostenere il popolo palestinese. Per noi, questo è un percorso continuo e continueremo a percorrerlo”.
Sebbene il movimento Houthi sia stato divisivo all’interno dello Yemen, la sua posizione attiva a sostegno dei palestinesi a Gaza ha raccolto il sostegno di molti yemeniti. Le dimostrazioni settimanali pro-palestinesi organizzate dal gruppo nelle aree sotto il suo controllo hanno attirato, secondo alcune stime, milioni di dimostranti.
Venerdì, nel mezzo delle notizie dell’imminente cessate il fuoco, gli yemeniti sono scesi di nuovo in piazza in massa per proteste di solidarietà. Un portavoce militare degli Houthi ha detto ai presenti che il gruppo aveva condotto quattro nuove operazioni militari contro obiettivi nelle città israeliane di Jaffa, Ashkelon e il porto di Eilat, oltre a un altro attacco con droni contro la USS Harry S. Truman.
Israele ha giurato di intensificare i propri attacchi contro gli Houthi, anche eseguendo uccisioni mirate contro i leader del movimento militante. Gli Houthi rimangono una parte fondamentale dell'”Asse della resistenza” sostenuto dall’Iran nella regione, che include altri gruppi armati come Hezbollah in Libano, Hamas nella Striscia di Gaza e una rete di milizie in Iraq. Ma mentre gli attacchi israeliani hanno inflitto gravi danni a Hezbollah e Hamas e hanno causato gravi danni alle infrastrutture energetiche e portuali vitali all’interno dello Yemen, gli Houthi ne sono finora usciti in gran parte indenni.
Venerdì, il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha annunciato nuove sanzioni contro la Yemen Kuwait Bank for Trade and Investment, un importante istituto finanziario del paese, sostenendo che la banca ha contribuito a facilitare le operazioni economiche del gruppo, tra cui “incanalare i proventi illeciti delle vendite di petrolio iraniano agli Houthi”. Nonostante queste misure, i leader Houthi affermano di essere impegnati a mantenere, e persino ad intensificare, la loro campagna contro Israele qualora il cessate il fuoco di Gaza non dovesse reggere. “Vigileremo sull’attuazione dell’accordo e, se ci saranno violazioni, massacri o attacchi da parte di Israele, saremo pronti a fornire supporto militare al popolo palestinese”, ha affermato al-Houthi.
Shuaib Almosawa è un giornalista Freelance con base in Yemen, nella capitale Sana’a
Traduzione di Grazia Parolari “Tutti gli esseri senzienti sono moralmente uguali” -Invictapalestina.org