Inchiesta delle Nazioni Unite verifica l’uso sistematico da parte di Israele della violenza sessuale e riproduttiva: il silenzio non è più un’opzione.

La sistematica violenza sessuale e di genere da parte di Israele contro i palestinesi è diffusa e costituisce Crimini di Guerra e Crimini contro l’Umanità

Fonte: English version

Dell’Osservatorio Euro-Mediterraneo per i Diritti Umani – 13 marzo 2025

Territorio Palestinese: la sistematica violenza sessuale e di genere da parte di Israele contro i palestinesi è diffusa e costituisce Crimini di Guerra e Crimini contro l’Umanità, secondo gli esperti delle Nazioni Unite.

Un nuovo Rapporto pubblicato dalla Commissione internazionale indipendente d’inchiesta sui Territori Palestinesi Occupati, tra cui Gerusalemme Est, e Israele, conclude inoltre che Israele è responsabile di atti di Genocidio nella Striscia di Gaza dall’ottobre 2023.

La consolidata impunità di cui gode Israele, che gli ha consentito di continuare i suoi Crimini sistematici contro i palestinesi, deve cessare immediatamente a causa della gravità dei contenuti del Rapporto.

Nel suo Rapporto; “Più di Quanto Un Essere Umano Possa Sopportare: Uso Sistematico da Parte di Israele Della Violenza Sessuale, Riproduttiva e di Altre Forme di Violenza Basata sul Genere dall’Ottobre 2023”, pubblicato il 13 marzo 2025, la Commissione internazionale d’inchiesta conclude che la frequenza, la gravità e la prevalenza dei Crimini sessuali e di genere contro uomini e donne palestinesi nei Territori Palestinesi Occupati dimostrano che Israele sta impiegando sempre più e sistematicamente la violenza sessuale e di genere come strategia deliberata per destabilizzare la società palestinese, affermare il controllo, perseguitare il suo popolo e contribuire alla sua distruzione.

Secondo il Rapporto, migliaia di donne sono morte a Gaza dal 7 ottobre 2023 a seguito di operazioni militari israeliane che hanno colpito in modo sproporzionato i civili, in particolare donne e ragazze palestinesi, molte delle quali sono state prese di mira direttamente.

La Commissione d’inchiesta afferma che le sistematiche violazioni di Israele nei confronti di donne e ragazze palestinesi hanno anche causato gravi danni di genere, tra cui la morte per complicazioni durante la gravidanza e il parto, nonché gravi danni fisici e psicologici. Ciò è dovuto alle deliberate politiche israeliane che hanno distrutto il sistema sanitario della Striscia di Gaza e impedito alle donne e alle ragazze in età riproduttiva di accedere all’assistenza sanitaria riproduttiva.

Israele ha preso di mira specificamente le strutture legate alla salute sessuale e riproduttiva, che hanno avuto effetti sia immediati che a lungo termine sul benessere fisico e mentale delle donne, nonché sulla loro capacità di procreare. Questi effetti avranno un impatto duraturo sulla fertilità dei palestinesi nella Striscia di Gaza nel suo complesso. Tutte le fasi della riproduzione, dalla gravidanza e dal parto al recupero post-parto e all’allattamento al seno, sono state influenzate negativamente dall’uso della fame come arma di guerra da parte di Israele, dal blocco degli aiuti umanitari e dallo sfollamento forzato dei palestinesi nella Striscia.

La Commissione d’inchiesta ha documentato modelli sistematici di violenza sessuale e di genere contro i palestinesi, tra cui Crimini come stupro, nudità forzata, umiliazione sessuale, tortura sessuale, violenza sui genitali e trattamento degradante. Come parte delle tattiche israeliane volte a degradare e terrorizzare i palestinesi, queste infrazioni sono state fotografate o registrate e condivise in Rete sulle piattaforme dei social media.

Il Rapporto ha anche rilevato che uomini, donne e bambini palestinesi sono stati sottoposti a violenza sessuale e di genere in tutto il Territorio Palestinese Occupato, sia durante l’arresto, nei centri di interrogatorio e nelle prigioni, sia durante lo sfollamento forzato a Gaza. Queste violazioni sono state sistematicamente commesse dalle forze di sicurezza israeliane, così come dai coloni israeliani in Cisgiordania.

La Commissione ha stabilito che i Crimini sessuali e riproduttivi commessi da Israele nei Territori Palestinesi dal 7 ottobre 2023 costituiscono Crimini di Guerra e/o Crimini contro l’Umanità. Ha inoltre concluso che alcuni di questi atti costituiscono Genocidio ai sensi dello Statuto di Roma, della Convenzione sul Genocidio e dello Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale.

La Commissione ha confermato che Israele ha sistematicamente preso di mira la capacità riproduttiva dei palestinesi di Gaza attraverso la deliberata distruzione di strutture sanitarie sessuali e riproduttive, tra cui ospedali per la maternità e centri di fecondazione in vitro, compromettendo significativamente il parto all’interno della comunità palestinese. Inoltre, Israele ha imposto un assedio completo, impedendo l’accesso agli aiuti umanitari essenziali, tra cui cibo, acqua e farmaci e attrezzature essenziali necessari per gravidanze, parti e cure neonatali sicuri. Queste azioni hanno provocato effetti irreversibili a lungo termine sulla salute mentale, sul benessere fisico e sulle prospettive riproduttive e di fertilità dei palestinesi di Gaza come gruppo.

Inoltre, Israele ha utilizzato la fame come metodo di guerra e ha sistematicamente negato permessi di uscita ai pazienti, in particolare alle donne affette da gravi malattie come il cancro ginecologico, aggravando le loro sofferenze e mettendo a grave rischio le loro vite. La Commissione ha concluso che queste politiche combinate equivalgono all’imposizione deliberata di condizioni di vita volte a provocare la distruzione fisica dei palestinesi, in tutto o in parte, un atto esplicitamente classificato come Genocidio ai sensi dell’Articolo 6 dello Statuto di Roma e della Convenzione sul Genocidio.

Il Rapporto della Commissione delle Nazioni Unite è del tutto in linea con la documentazione delle organizzazioni per i diritti umani, tra cui l’Osservatorio Euro-Mediterraneo, durante gli ultimi 17 mesi nella Striscia di Gaza. Nonostante il fatto che i Crimini israeliani contro i civili nella Striscia abbiano indubbiamente incluso elementi di Genocidio, la maggior parte dei membri della comunità internazionale non ha fatto nulla per fermare il Crimine o ritenere Israele e i suoi alleati responsabili.

L’Osservatorio Euro-Mediterraneo ha precedentemente documentato l’uso sistematico della violenza sessuale da parte di Israele, tra cui stupri e altre forme di Crimini sessuali. Queste violazioni sono una chiara parte di una più ampia Campagna israeliana di Violenza Genocida contro il popolo palestinese e Israele dovrebbe quindi essere aggiunto all’elenco delle organizzazioni che si impegnano in violenze sessuali in periodi di conflitto.

Nell’ottobre 2024, l’Osservatorio Euro-Mediterraneo ha pubblicato un Rapporto che documentava i vari elementi del Crimine di Genocidio, tra cui l’imposizione di misure volte a prevenire le nascite all’interno della comunità palestinese. Il rapporto ha rilevato che le Forze di Occupazione Israeliane hanno agito con intento precedente e specifico attraverso misure deliberate per prevenire le nascite a Gaza come parte del Crimine di Genocidio. Queste misure includono l’espansione dell’uccisione di individui in età riproduttiva, lo sfollamento forzato e la separazione delle famiglie palestinesi, la distruzione dei laboratori di conservazione degli embrioni, lo smantellamento del sistema sanitario e l’imposizione di dure condizioni di vita attraverso la fame e l’ostruzione deliberata degli aiuti umanitari.

Il Rapporto della Commissione Internazionale dovrebbe essere un campanello d’allarme per tutti gli Stati e le organizzazioni pertinenti affinché adottino misure immediate per adempiere alle proprie responsabilità ai sensi della Convenzione sul Genocidio, anziché limitarsi a restare sulla carta. La continua inazione di questi Stati ed entità riguardo ai Crimini israeliani ha contribuito direttamente o indirettamente al Crimine di Genocidio in corso nella Striscia di Gaza, ed è quindi legalmente e moralmente indifendibile.

Molte persone di coscienza hanno perso fiducia nel sistema internazionale e nei principi di giustizia e uguaglianza. Questa perdita è giustificata, dato il persistente disprezzo della comunità internazionale per i rapporti e le raccomandazioni di entità indipendenti competenti, nonché la sua preferenza per interessi e considerazioni politiche rispetto agli obblighi morali e legali. Ciò crea anche le condizioni necessarie affinché tensioni e conflitti continuino e si intensifichino.

In linea con i loro impegni internazionali, gli Stati devono emanare sanzioni economiche, diplomatiche e militari per costringere Israele a fermare i suoi Crimini, alla luce delle schiaccianti prove che ha commesso un Genocidio nella Striscia di Gaza. I beni finanziari dei funzionari implicati in Crimini contro i palestinesi devono essere congelati, i privilegi commerciali e gli accordi bilaterali sospesi, le esportazioni e gli acquisti di armi da Israele vietati e la cooperazione militare con Israele sospesa. Gli Stati devono inoltre astenersi dall’interferire in alcun modo con il lavoro della Corte Penale Internazionale e assisterla nelle sue indagini in corso sulla situazione in Palestina.

Per essere in conformità con il Diritto Internazionale, la comunità internazionale deve agire immediatamente per garantire il diritto del popolo palestinese a vivere in libertà e dignità, sostenere il suo diritto all’autodeterminazione e sradicare le cause sottostanti della sua sofferenza e continua oppressione negli ultimi 76 anni, ovvero Occupazione e Pulizia Etnica. Devono anche cercare di revocare il blocco illegale della Striscia di Gaza da parte di Israele, garantire la perseguibilità per i responsabili israeliani, garantire il diritto delle vittime palestinesi a risarcimento e indennizzo, porre fine all’Occupazione illegale israeliana e al violento Colonialismo dei coloni imposto al Territorio Palestinese Occupato e demolire il sistema di isolamento e Apartheid imposto da Israele e dai suoi alleati contro i palestinesi.

Traduzione: Beniamino Rocchetto – Invictapalestina.org

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