Come i media israeliani stanno normalizzando l’accaparramento coloniale di terre in Siria

Il mondo deve respingere i tentativi di Tel Aviv di annettere altro territorio, tra cui la cima strategica del Monte Hermon

Fonte: English version

Wesam Sharaf – 14 marzo 2025

Immagine di copertina: Soldati israeliani sul monte Hermon

Da quando Israele ha occupato le alture del Golan siriane nel 1967, ha considerato la zona come un’enorme roccaforte strategica .

Il Golan era ritenuto cruciale per la sicurezza di Israele, lo sviluppo delle risorse e l’approvvigionamento idrico, oltre a rappresentare un’importante carta negoziale per eventuali futuri colloqui di pace con la Siria.

Negli anni successivi, Israele tentennò sui colloqui di pace e sulla sua volontà di ritirarsi dalle alture del Golan occupate. Diversi primi ministri israeliani concordarono un piano di ritiro in cambio della pace e di relazioni diplomatiche normalizzate.

Ma l’occupazione continua ancora oggi e, dopo la caduta del regime di Assad , Israele ha conquistato ancora più terra.

Uno degli obiettivi chiave è sempre stato il monte Hermon . A dicembre, Israele ha conquistato la vetta più alta della Siria, che si eleva per oltre 2.800 metri sopra il livello del mare.

Molti media israeliani hanno discusso la terminologia da usare per descrivere il nuovo “premio”, indicando una chiara intenzione di annessione. Alcuni lo hanno definito “l’Hermon siriano”, prima di rendersi conto del loro errore.

Quando si sono resi  conto che la terminologia utilizzata doveva servire alle aspirazioni coloniali di Israele, sono emerse nuove proposte , come “la Corona di Hermon”, che fa riferimento a una poesia scritta un secolo fa dal leader sionista Zeev Jabotinsky, o addirittura “Sion”.

L’obiettivo era chiaro: separare il monte Hermon dalla sua identità siriana e confermare la presa di controllo sionista di questa vetta strategica.

Colonialismo ed espansionismo

Non sono solo i media a usare questo linguaggio. Le agenzie turistiche stanno vendendo biglietti per il trekking sulla “vetta più alta di Israele”, con una che aggiunge tra parentesi: “ex Hermon siriano”.

Colonialismo ed espansionismo sono le principali politiche dell’attuale governo israeliano. Ogni pezzo di terra occupato dall’esercito israeliano viene celebrato dai media e dal governo, senza alcun riguardo per i paesi e i popoli confinanti e con una totale negazione delle potenziali conseguenze.

Israele non si è nemmeno preoccupato di provare a giustificare la sua occupazione di nuovi territori siriani. Le affermazioni di autodifesa non sono valide, poiché Israele non ha subito attacchi da questa zona per decenni. Mentre Tel Aviv ha vagamente sostenuto che l’occupazione estesa è un meccanismo di difesa “preventiva”, la verità è che ha sfacciatamente provocato la Siria impossessandosi illegalmente di più terra.

Questa nuova occupazione non è il risultato di un nuovo conflitto armato, ma piuttosto della mentalità espansionistica di un governo estremista.

Il mese scorso, il Primo Ministro Benjamin Netanyahu ha dichiarato che Israele non avrebbe consentito alcuna attività da parte del neonato esercito siriano in nessun luogo a sud di Damasco, mentre si impegnava a far sì che il suo stesso esercito rimanesse lì a tempo indeterminato. Settimane prima, il Ministro della Difesa Israel Katz aveva affermato che l’esercito israeliano sarebbe rimasto sul Monte Hermon per un periodo di tempo non divulgato per “garantire la sicurezza”.

Queste dichiarazioni rivelano la chiara intenzione di occupare in modo permanente e poi annettere parti della Siria meridionale, in particolare il monte Hermon.

Sebbene il governo di transizione siriano non abbia risposto formalmente, molti leader regionali hanno esortato Israele a ritirarsi e a rispettare l’accordo di cessate il fuoco del 1974.

Le azioni di Israele, un’occupazione permanente unilaterale di un altro paese, sono illegali ai sensi del diritto internazionale. Questa nuova occupazione non è il risultato di un nuovo conflitto armato, ma piuttosto della mentalità coloniale ed espansionistica di un governo estremista.

Sebbene il nuovo governo siriano abbia esitato a confrontarsi con Israele, mentre il paese lotta per la ricostruzione dopo l’era post-Assad, le nuove acquisizioni di terre da parte di Israele sono una tattica di intimidazione illegale e la comunità internazionale deve respingere in toto queste mosse.

La stabilità della regione dipende dalla stabilità della “nuova Siria”. Il mondo deve sostenere tutti gli sforzi verso la pace e respingere qualsiasi forma di violazione straniera.

Wesam Sharaf è un avvocato di Ein Qiniyye nelle alture del Golan siriane occupate. Si è laureato presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Haifa.

Traduzione di Grazia Parolari “Tutti gli esseri senzienti sono moralmente uguali” -Invictpalestina.org