Un ufficiale dell’IDF ha affermato che non solo le truppe israeliane stanno uccidendo uomini in età militare: “Stiamo uccidendo le loro mogli, i loro figli, i loro gatti, i loro cani. Stiamo distruggendo le loro case e pisciando sulle loro tombe”.
Fonte: English version
Di Brett Wilkins – 7 aprile 2025
Lunedì un gruppo israeliano per i diritti umani ha pubblicato un rapporto in cui ufficiali e soldati delle Forze di Occupazione Israeliane che hanno preso parte alla creazione di una zona cuscinetto lungo il confine di Gaza con Israele hanno descritto presunti Crimini di Guerra, tra cui uccisioni indiscriminate, nonché la distruzione deliberata di massa di infrastrutture civili in quella che diversi informatori hanno definito una “Zona di Uccisione”.
Il nuovo rapporto di Breaking the Silence (Rompere il Silenzio) descrive in dettaglio come Israele, che per decenni ha fatto affidamento in modo discutibile su zone cuscinetto difensive nei territori che conquista o controlla, abbia deciso di adottare una politica di “distruzione diffusa e deliberata” per creare un perimetro di sicurezza che si estendeva tra gli 800 e 1.600 metri di larghezza sul lato di Gaza del confine israelo-palestinese.
“Per creare questa zona, Israele ha lanciato una grande operazione di ingegneria militare che, tramite distruzione di massa, ha completamente rimodellato circa il 16% della Striscia di Gaza, un’area che in precedenza ospitava circa il 35% dei terreni agricoli di Gaza”, afferma il rapporto. “Il perimetro si estende dalla costa a Nord al confine egiziano a Sud, tutto all’interno del territorio della Striscia di Gaza e al di fuori dei confini riconosciuti a livello internazionale di Israele”.
“La missione assegnata ai soldati sul campo, come rivelato nelle loro testimonianze, era quella di creare una distesa vuota e completamente pianeggiante di circa un chilometro di larghezza lungo il lato di Gaza della recinzione di confine”, continua la pubblicazione. “Questo spazio non avrebbe dovuto avere raccolti, strutture o persone. Quasi ogni materiale, installazione infrastrutturale e struttura all’interno del perimetro sono stati demoliti”.
“Ai palestinesi è stato negato del tutto l’ingresso nell’area, un divieto che è stato imposto usando fuoco vivo, tra cui mitragliatrici e colpi di carri armati. In questo modo, l’esercito ha creato una Zona di Uccisione di enormi proporzioni”, aggiunge il rapporto. “I luoghi in cui le persone avevano vissuto, coltivato e avviato attività sono stati trasformati in una vasta landa desolata, una striscia di terra sradicata nella sua interezza”.
“Le testimonianze dimostrano che ai soldati è stato dato l’ordine di annientare deliberatamente, metodicamente e sistematicamente tutto ciò che si trovava all’interno del perimetro designato, inclusi interi quartieri residenziali, edifici pubblici, istituti scolastici, moschee e cimiteri, con pochissime eccezioni”, afferma il documento. “Le zone industriali e le aree agricole che servivano l’intera popolazione di Gaza sono state devastate, indipendentemente dal fatto che tali aree avessero o meno un collegamento con i combattimenti”.
Anche i palestinesi che osavano entrare nel perimetro, anche accidentalmente, venivano presi di mira, tra cui uomini, donne, bambini e anziani civili. Gli ufficiali e i soldati intervistati da Breaking the Silence hanno faticato a spiegare se i non combattenti fossero informati dei limiti della zona proibita, con uno che ha detto che i civili sapevano di dover stare alla larga quando hanno visto che “abbastanza persone venivano uccise o ferite” attraversando il confine non segnalato.
Alcune persone che sono entrate nel perimetro per pura disperazione sono state prese di mira. Il Blocco di Gaza da parte di Israele ha alimentato una Carestia diffusa e talvolta mortale, e i palestinesi sono entrati nella “Zona di Uccisione” per raccogliere Hubeiza, una pianta selvatica nutriente, dopo che i terreni agricoli della zona sono stati sradicati.
“L’IDF sta davvero esaudendo i desideri del pubblico, che affermano: ‘Non ci sono innocenti a Gaza. Gliela faremo vedere'”, ha spiegato un ufficiale riservista. “Le persone sono state incriminate per avere delle borse in mano. Un tizio si è presentato con una borsa? Incriminato, terrorista. Credo che siano venuti a raccogliere Hubeiza, ma… boom,” i proiettili dei carri armati gli sono stati sparati da 800 metri di distanza.
In un’intervista separata con il Guardian, lo stesso ufficiale ha detto che all’inizio, il suo atteggiamento nei confronti dell’invasione di Gaza era: “Sono andato lì perché ci hanno ucciso e ora uccideremo loro”.
“E ho scoperto che non stiamo solo uccidendo loro, li stiamo uccidendo tutti, stiamo uccidendo le loro mogli, i loro figli, i loro gatti, i loro cani”, ha aggiunto. “Stiamo distruggendo le loro case e pisciando sulle loro tombe”.
Un altro ufficiale riservista delle IDF ha detto di essere stato informato che “non c’è popolazione civile” nella zona, dove i palestinesi sono “tutti terroristi”. Alla domanda su come appariva la zona dopo l’operazione di sgombero delle IDF, l’ufficiale ha risposto: “Hiroshima”.
Un capitano di una divisione corazzata delle riserve dell’IDF ha detto che “il confine è una Zona di Uccisione” dove “non ci sono chiare regole di ingaggio” o “una corretta procedura di combattimento”.
“Chiunque oltrepassi una certa linea, che abbiamo definito, è considerato una minaccia e viene condannato a morte”, ha aggiunto il capitano.
Il rapporto segue un’inchiesta pubblicata lo scorso dicembre da Haaretz, il più antico quotidiano israeliano, in cui soldati e veterani dell’IDF hanno descritto una “Zona di Uccisione” nel Corridoio Netzarim nel cuore di Gaza, dove alle truppe è stato ordinato di sparare “a chiunque entri”.
“Le forze sul campo la chiamano ‘la linea dei cadaveri'”, ha detto un comandante. “Dopo le sparatorie, i corpi non vengono raccolti, attirando branchi di cani che vengono a mangiarli. A Gaza, la gente sa che ovunque vedi questi cani, è lì che non devi andare”.
Il nuovo rapporto arriva mentre le forze israeliane stanno portando avanti una Campagna di Pulizia Etnica in cui centinaia di migliaia di palestinesi vengono espulsi con la forza dalle aree di Gaza, tra cui il Sud e un perimetro di confine ampliato. L’Associated Press ha riferito lunedì che Israele “ora controlla più del 50% del territorio e sta stipando i palestinesi in lande di terra sempre più piccole”.
Le truppe israeliane si stanno muovendo per sequestrare ampie zone della Striscia di Gaza per una cosiddetta “zona di sicurezza” e la ri-Colonizzazione ebraica. I membri del governo di estrema destra del Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu hanno affermato che la Campagna è coordinata con l’amministrazione del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che a febbraio ha affermato che gli Stati Uniti avrebbero “preso il controllo” di Gaza, rimosso tutta la popolazione palestinese e trasformato l’enclave mediterranea nella “Riviera del Medio Oriente”.
Lunedì, Netanyahu è arrivato a Washington, D.C. dall’Ungheria per colloqui con Trump e altri funzionari statunitensi su argomenti tra cui un cessate il fuoco a Gaza, il rilascio degli ostaggi rimasti detenuti da Hamas, la politica iraniana e i dazi. Netanyahu è un ricercato dalla Corte Penale Internazionale, che l’anno scorso ha emesso mandati di arresto per lui e l’ex Ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant per presunti Crimini di Guerra e Crimini contro l’Umanità a Gaza, tra cui lo Sterminio e l’uso della fame come arma di guerra.
Israele sta anche affrontando un caso di Genocidio presso la Corte Internazionale di Giustizia per la sua condotta in una guerra che ha lasciato più di 180.000 palestinesi morti, mutilati o dispersi a Gaza e sfollato con la forza quasi tutti gli oltre 2 milioni di persone della Striscia, spesso più volte.
I bombardamenti e l’invasione di Gaza da parte di Israele sono continuati lunedì. Un attacco mattutino delle IDF su una tenda dove numerosi giornalisti dormivano fuori dall’Ospedale Nasser nella città meridionale di Khan Younis ha ucciso il corrispondente di Palestine Today Hilmi al-Faqaawi e un altro uomo, che sono stati bruciati vivi mentre testimoni indifesi non sono stati in grado di spegnere le fiamme o di salvare le vittime.
Altre nove persone sarebbero rimaste ferite nell’attacco, che secondo le IDF aveva come obiettivo un membro di Hamas che si spacciava per giornalista. Più di 230 giornalisti sono stati uccisi da bombe e proiettili israeliani dall’ottobre 2023.
Traduzione: Beniamino Rocchetto – Invictapalestina.org