Mentre la guerra israeliana a Gaza entra nella sua seconda estate, il viaggio annuale in Israele, tutto compreso, è più popolare che mai.
Fonte: English version
Di Georgia Gee – 10 giugno 2025
Ogni anno, agli studenti universitari ebrei americani viene offerto un viaggio di 10 giorni in Israele, tutto compreso, grazie alla Fondazione Birthright (Diritto di Nascita). I viaggi, curati nei minimi dettagli, li portano in giro per il Paese, dalle nuotate nel Mar Morto alla visita alle tombe dei soldati caduti combattendo a Gaza, il tutto accompagnato dai loro colleghi dell’esercito israeliano.
Quest’estate ricorre il 25° anniversario del programma e, nonostante i continui bombardamenti, la fame e le sparatorie contro i palestinesi a Gaza da parte di Israele, si prevede che sarà il gruppo più numeroso di sempre.
Trentamila studenti, di età compresa tra i 18 e i 26 anni, viaggeranno gratuitamente in Israele quest’estate, con il costo del loro viaggio di 5.000 dollari finanziato dall’organizzazione senza scopo di lucro.
Birthright si dichiara “pluralista, inclusiva e non appoggia alcuna linea ideologica, partitica o religiosa”. Tuttavia, l’organizzazione riceve il 27% dei suoi finanziamenti dal governo israeliano e il resto in gran parte da donatori di destra. Il principale finanziatore è la famiglia miliardaria Adelson, tra i maggiori donatori del Presidente Donald Trump.
I viaggi includono conferenze su geopolitica, storia e difesa di Israele. The Intercept ha ottenuto registrazioni di un viaggio di Birthright nel 2024 che ne chiariscono la missione ideologica.
“Si sente dire che i palestinesi sono il popolo nativo, ma gli ebrei sono i veri nativi di questa Regione”, ha dichiarato Ido Aharoni, un diplomatico israeliano di lungo corso, in un discorso al gruppo di Birthright lo scorso anno a Gerusalemme. “Israele ha molti problemi, ma anche Chicago ha molti problemi, e New York ha molti problemi, e la resilienza di Israele sarà messa alla prova”.
E sebbene l’organizzazione si dichiari apolitica, si è scoperto che ha un grande impatto sui suoi partecipanti, avvicinandoli a Israele e sminuendo l’esperienza palestinese.
Uno studio pubblicato a maggio dall’Università Brandeis e finanziato da Birthright ha rilevato che il gruppo dello scorso anno è “molto più legato a Israele e molto più propenso a identificarsi con la destra politica”. I partecipanti a Birthright erano anche “più propensi a fornire una controargomentazione alle affermazioni secondo cui Israele sta commettendo un Genocidio” dopo il viaggio.
Questa scoperta arriva in un momento in cui i giovani ebrei americani stanno diventando più scettici nei confronti di Israele rispetto ai loro genitori o nonni. Uno studio del Centro di Ricerca Pew dello scorso anno ha rilevato che i giovani adulti tendono a esprimere atteggiamenti molto più negativi nei confronti di Israele rispetto agli americani più anziani. Gli adulti ebrei sotto i 35 anni erano divisi sulla risposta militare di Israele al 7 ottobre.
Birthright sta cercando di fermare questa tendenza. Pur presentandosi ancora come un luogo di vacanza divertente, tra nuotate nel Mar Morto, visite ai locali notturni e ai mercati di Tel Aviv, dal 7 ottobre 2023 organizza escursioni nei luoghi associati alla devastazione dell’attacco di Hamas.
Il viaggio dell’anno scorso includeva visite a una cantina vinicola, yoga, rafting e giri in quad, secondo un itinerario ottenuto da The Intercept, ma anche incontri sulle relazioni internazionali con ex capi militari, diplomatici e dirigenti di Birthright. Nel complesso, secondo le registrazioni ottenute da The Intercept, i relatori sottolineano l’importanza della responsabilità dei partecipanti nell’essere solidali con Israele.
“C’è un motivo per cui sono qui. È perché Birthright è il mio partecipe in questo, giusto?”, ha detto Aharoni nel suo discorso ai partecipanti dello scorso anno. “Voglio che capiate una cosa: Israele deve investire miliardi, non milioni, nella sua reputazione”.
I sociologi sostengono che i programmi Birthright siano incredibilmente efficaci. “Non avevano alcuna idea dei palestinesi, nessuna”, ha affermato Judith Taylor, professoressa associata di sociologia all’Università di Toronto, che in precedenza ha condotto uno studio indipendente sulle percezioni dei partecipanti a Birthright. “È una delle elusioni più riuscite, a livello di immaginazione, che abbia mai visto come sociologa”.
Né Birthright né Aharoni hanno risposto a una richiesta di commento.
Birthright è stato creato solo relativamente di recente, giusto in tempo per catturare l’attenzione dei più anziani della generazione dei millennial. Nel 1998, durante il suo primo mandato da Primo Ministro, Benjamin Netanyahu ha garantito per la prima volta un finanziamento da parte del governo israeliano. Birthright è stata poi fondata nel 1999 da due miliardari americani, Michael Steinhardt e Charles Bronfman. La sua fondazione è nata “da una crisi nel mondo ebraico”, quando gli ebrei della diaspora si stavano allontanando dal loro patrimonio, dalle loro tradizioni e dalla loro comunità, secondo l’organizzazione.
Da allora, è diventata la più grande organizzazione di turismo educativo al mondo e ha portato oltre 900.000 persone in Israele. Per gli ebrei americani, è un rito di passaggio: il 70% dei partecipanti ai viaggi proviene dagli Stati Uniti. A partire dal 2016, gli studenti universitari potevano persino ottenere crediti accademici partecipando ai viaggi Birthright.
Birthright ha dovuto affrontare pesanti critiche nel corso degli anni, tra cui picchetti di protesta contro le sue presentazioni presso le università statunitensi e comizi intineranti, in particolare da parte di attivisti ebrei che hanno affermato che i viaggi sono simili a propaganda e contribuiscono alla Cancellazione dei palestinesi e delle loro esperienze di vita sotto Occupazione.
Una parte importante del viaggio è il contatto con i soldati israeliani che accompagnano i viaggi. Nel 2017, Netanyahu ha detto a migliaia di studenti di Birthright che venendo in Israele “ci si unisce ai soldati israeliani per contribuire a garantire il futuro di Israele”.
Sam Stein ha lavorato come accompagnatore turistico di Birthright nel 2016 e nel 2017, ma da allora è diventato un attivista che lavora con le comunità palestinesi in Cisgiordania. Ricorda come i partecipanti al viaggio abbiano stretto un legame con i soldati. “È geniale perché è davvero qualcosa che funziona in automatico”, ha detto Stein. “Parlano ai partecipanti di quanto amino essere nell’esercito. E poi ci sono molti che piangono quando se ne vanno”.
Nel corso del viaggio, le aree annesse con la forza da Israele vengono “completamente e totalmente normalizzate”, ha detto. “Si va a Gerusalemme Est, si va nella Città Vecchia, si va sulle Alture del Golan”.
“Il tema comune era l’identificazione con i soldati israeliani”.
Ella Ben Hagai, professoressa associata di psicologia all’Università Statale della California di Fullerton, ha ottenuto risultati simili quando ha condotto uno studio indipendente sui partecipanti a Birthright nel 2018. “Il tema comune era l’identificazione con i soldati israeliani”, ha detto Hagai. “Ti rendi conto, oh, i soldati israeliani hanno la mia età e sono proprio come me. Vogliono far festa, vogliono ballare, a volte riesco a fraternizzare con loro”.
Le attività di Birthright si sono interrotte dopo il 7 ottobre 2023, ma sono riprese poco dopo, nel gennaio 2024. A quel punto, il bilancio delle vittime a Gaza aveva superato le 25.000. Secondo i documenti di Birthright a New York, nel 2023 l’organizzazione ha registrato un fatturato di 85 milioni di dollari (73.348.000 euro) e un numero incredibile di donatori che si sono riversati in risposta agli attacchi.
Mentre Birthright si prepara per il suo anno più importante, 800 ex studenti di Birthright visiteranno Israele per celebrare il 25° anniversario dell’organizzazione questo mese. L’organizzazione ha persino lanciato una nuova applicazione per connettere la sua comunità.
Funzionerà come “una ‘Cupola di Ferro’ educativa e comunitaria”, secondo l’amministratore delegato di Birthright, Gidi Mark. “Un’infrastruttura strategica a lungo termine che rafforza i nostri ex studenti e l’identità ebraica e la resilienza in tutto il mondo”.
The Intercept ha ottenuto le registrazioni del viaggio dell’anno scorso da un organizzatore di comunità americano che aveva partecipato a un viaggio con Birthright lo scorso giugno e aveva chiesto l’anonimato per timore di ritorsioni. Avevano lavorato a campagne di solidarietà con i palestinesi e avevano programmato di fare volontariato in Cisgiordania dopo il viaggio per aiutare a proteggere le comunità dalla violenza dei coloni.
“Ero curioso di sapere come veniva inquadrata la narrazione in quel momento”, ha detto. “E poi ci sono arrivato, ed è stato molto più folle di quanto fossi preparato. Per quanto riguarda Gaza, si diceva solo che fosse il posto dove si trovano i terroristi, e che Israele fosse l’esercito più morale del mondo”.
Il viaggio è stato fittissimo di avvenimenti, dalle visite a Piazza degli Ostaggi, la piazza di Tel Aviv dove le famiglie degli israeliani presi in ostaggio il 7 ottobre sono ancora accampate per chiedere il ritorno dei loro cari, al confine di Gaza con un ex Tenente Colonnello israeliano, seguite da visite a cantine e sessioni di yoga, con “poca considerazione”, hanno detto. Hanno registrato audio e video durante il viaggio delle conferenze e delle conversazioni.
“L’ultima cosa che mi passa per la testa sono le garanzie per il popolo palestinese in termini di sicurezza”, ha detto il loro capogruppo americano su un autobus in un video visionato da The Intercept. “Non mi interessa in questo momento. Non me ne frega proprio niente”.
Tra le altre attività, un seminario sulla difesa di Israele, in cui i coloni armati in Cisgiordania venivano definiti “volontari locali” per Israele, e venivano trasmessi video di combattenti arabi che gridavano “morte agli ebrei”, sebbene la fonte abbia messo in dubbio la traduzione in arabo. C’era anche una visita al Monte Herzl, il cimitero nazionale israeliano, dove si rendeva omaggio ai soldati solitari, che avevano compiuto “un altro tipo di coraggio trasferendosi dall’America e lo facevano per scelta”, ha detto il capo del gruppo.
In un discorso, Aharoni, il diplomatico israeliano, ha parlato di come portare le persone in un viaggio di Israele, correttamente e scorrettamente, usando i politici americani come riferimenti. Jamaal Bowman, l’ex rappresentante degli Stati Uniti a New York che ha perso nel 2024 in parte a causa delle pressioni filo-israeliane contro di lui, “è andato esattamente nella direzione opposta”, ha detto Aharoni. “Invece di fare quello che abbiamo fatto con Ritchie Torres, lo hanno portato a vedere i palestinesi e la Cisgiordania, e lui è tornato completamente per i palestinesi al punto da dimenticare di rappresentare gli americani al Congresso”.
Alla fine dei 10 giorni, i partecipanti si sono seduti per parlare dei momenti salienti del viaggio. Uno ha detto di “aver acquisito molto più rispetto per i soldati dell’IDF” e di essersi reso conto che non erano “esseri vecchi, grossi e spaventosi”.
Un altro ha detto: “Sarà davvero interessante tornare a casa e dire a tutti che Israele sembra, onestamente, più sicuro degli Stati Uniti”.
Georgia Gee è una giornalista investigativa che vive tra New York e Londra. I suoi articoli sono apparsi su USA Today, Slate e il Daily Beast. È produttrice associata di documentari e podcast per HBO e Project Brazen.
Traduzione a cura di: Beniamino Rocchetto
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