Titolo: Storia della Palestina moderna.
Sottotitolo: Una terra, due popoli
Autore: Pappé Ilan
A cura di: Arlorio P.
Casa editrice: Einaudi
Genere: Saggistica
Lingua: Italiano
  
Adottabile: Si
Disponibilità: no
Formato: cartaceo
  
Settore: Palestina

[Rif. 242] Stampato anno: 2005 - Num. pagine: 383 - Costo: 25 Euro

Affrontare in maniera critica il concetto di modernità può essere un modo di decostruire entrambe le narrazioni senza privilegiare l’una o l’altra. Bisogna fare i conti, se non addirittura lottare, con due versioni radicalmente diverse della storia del paese profondamente radicate nella mente della maggior parte di chi lo abita. Intendo le due storiografie nazionali contrapposte, israeliana e palestinese, che si esprimono ovviamente meglio in libri distinti. Qui sono invece riunite in un unico libro, per essere talvolta respinte per le loro pretese inaccettabili e criticate per il carattere etnocentrico ed elitario, ma anche per essere accolte con rispetto per l’epicità che le contraddistingue.


DAL DOMINIO OTTOMANO ALLA PRIMA GUERRA MONDIALE, DAI PRIMI SIONISTI AL MANDATO BRITANNICO, DALLA PARTIZIONE DELL’ONU ALL’OCCUPAZIONE MILITARE ISRAELIANA. DUECENTO ANNI DI STORIA E DI CONFLITTI VISTI CON GLI OCCHI DI CHI LI HA SUBITI.
In questo libro Ilan Pappe racconta la storia della Palestina, una terra per due popoli. E’ un racconto forte, che “cerca di affiancare le narrazioni degli sfruttatori e degli sfruttati, degli invasori e di chi è invaso, degli oppressori e degli oppressi.” Un libro accurato, basato su documenti scritti in ebraico, arabo e nelle lingue europee, che ha creato un dibattito internazionale infuocato sull’interpretazione del nodo più vulnerabile della politica mondiale.

Ilan Pappe – nato ad Haifa nel 1954 da genitori ebrei scampati alla persecuzione nazista, si è laureato alla Hebrew University e ha svolto dottorato di ricerca alla Università di Oxford. Ha insegnato Scienze politiche all’Università di Haifa ed è uno dei principali “nuovi storici” israeliani: un gruppo eterogeneo di studiosi che da circa quindici anni ha rivisitato in chiave non-sionista la storia di Israele.Nel 2005 ha sostenuto il boicottaggio ( incluso quello accademico ) di Israele. Per questo motivo si è recentemente trasferito all’Università di Exeter (UK).Tra le sue opere tradotte in italiano: Parlare con il nemico ( con Jamil Hilal) , Storia della Palestina moderna. Una terra due popoli.