Titolo: Re Churchill
  
Autore: Ahmad Rafiq Awad
A cura di: Odeh Amarneh e Diab Haitali
  
Genere: Teatro
Lingua: Italiano
  
Adottabile: Si
Disponibilità: no
Formato: cartaceo
  
Settore: Palestina

[Rif. 426] Stampato anno: 2013 - Num. pagine: - Costo: Euro

Era l’estate del 1921 quando una piccola delegazione, nominata dal Congresso Arabo-Palestinese, partiva dall’Egitto diretta per la prima volta in Europa.

Destinazione Londra, centro del nuovo potere politico coloniale, per incontrare Winston Churchill, all’epoca ministro delle Colonie dell’Impero britannico.

Era stato lui, infatti, il protagonista della Conferenza che lo stesso anno, al Cairo, era stata organizzata per discutere i nuovi assetti territoriali del Medio Oriente dopo gli sconvolgimenti della prima Guerra mondiale, e definire i punti rimasti in sospeso negli accordi di Sykes-Pikot e nella Dichiarazione Balfour, tentando di delineare una politica unificata sulle aree sottoposte al Mandato britannico.

Al centro della Conferenza, alla quale partecipano leader britannici e amministratori regionali, il futuro dell’Iraq e della Palestina, alla luce degli impegni assunti del '17, con il via libera alla creazione di un 'focolaio nazionale' per il popolo ebraico a Gerusalemme.

"Con un tratto di penna" venivano delineati nuovi Stati, tracciando frontiere che, da Londra, avrebbero ridisegnato il Medio Oriente, con ripercussioni sulla storia e sul futuro di tutta la regione.

Preoccupato dal costante aumento nei flussi di immigrazione ebraica, e dal continuo rafforzarsi del movimento Sionista, il Congresso palestinese decide di inviare nella capitale britannica una delegazione ufficiale: il suo scopo è parlare a nome degli arabi, cristiani e musulmani, per ripudiare le decisioni assunte con la Dichiarazione Balfour e chiedere che la Palestina rimanga il paese dei palestinesi, attraverso la creazione di un governo e di un Parlamento eletti dal popolo che abitava quella terra prima della Grande guerra.

E’ questa la storia che racconta "Re Churchill", opera teatrale in 5 atti di Ahmad Rafiq Awad, noto scrittore palestinese originario di Jenin, autore poliedrico e conosciuto in tutto il mondo arabo.

Che, attraverso la sua composizione, racconta con dolcezza la storia della delegazione che nel ’21 partì alla volta dell’Europa per perorare la causa del suo popolo.

Negli atti vengono descritte le difficoltà che sarà costretta ad affrontare, le attese estenuanti per avere udienza, ma soprattutto le delusioni.

È l'ultimo, in particolare, a descrivere l’incontro tra i delegati arabi e 're Churchill', rappresentato in torni farseschi e ironici, ma capace di farsi paradigma di tutta la storia dei rapporti internazionali che da quel momento in avanti avranno al centro la Palestina e il suo popolo dimenticato.

Nel corso di quell’incontro la delegazione non sarà ascoltata, e nessuna delle richieste palestinesi verrà accolta. Churchill, stratega degli equilibri geopolitici dell’area, si limiterà a ribadire che non è possibile venire meno agli impegni assunti con il popolo ebraico, proseguendo quella politica ambigua verso la popolazione palestinese che segnerà le relazioni mandatarie fino alla loro fine, nel 1947.

Un incontro "inconcludente e paradossale", al centro del libro che arriva per la prima volta in Italia nella sua versione tradotta (edito da Camenia), e accompagnato dall’autore.

Awad infatti sarà a Roma, Firenze, Bari e Perugia per partecipare ai tanti incontri culturali organizzati dalla Comunità palestinese in Italia per celebrare il 65° anniversario della Nakba, la 'catastrofe' del 1948.

"Re Churchill" è il secondo libro dell’autore tradotto in italiano, dopo il successo de Il paese del mare, che racconta la storia della Palestina lungo diversi periodi storici. Il protagonista del romanzo, in una dimensione quasi onirica, si muove tra le diverse fasi di occupazione di questa terra: dagli assedi medievali dei crociati all’avvento del movimento Sionista, fino alle Intifadah e all’attuale lotta per la sopravvivenza della popolazione.

Guerre e militarizzazioni, da un lato; indissolubile legame con la terra, dall’altro, in un racconto che ha permesso di conoscere e apprezzare l’arte narrativa di Rafiq Awad anche in Italia.

Giornalista e scrittore, attualmente membro del Consiglio superiore della Cultura palestinese, negli anni è stato insignito di numerosi premi internazionali, ed ha avuto un ruolo centrale nel movimento culturale del suo paese e nella sua diffusione oltre i confini nazionali.

Una produzione letteraria, la sua, che spazia dalla narrativa alla saggistica, dal giornalismo alla politica, passando per opere teatrali capaci di raccontare il passato e il presente della storia di Palestina.

Docente presso l'Università Al Quds di Gerusalemme dal 2001, Ahmad Rafiq Awad sarà presente anche a Roma, all’iniziativa organizzata il 4 maggio prossimo presso l’Ambasciata Palestinese, cui interverranno, tra gli altri, l’ambasciatore Sabri Ateyeh e Luisa Morgantini, già vice presidente del Parlamento Europeo.

Un incontro aperto al pubblico, che offrirà uno sguardo sulla vasta produzione culturale contemporanea palestinese, ricordando insieme la storia della Nakba.



Cecilia Dalla Negra - 21 aprile 2013

nb. a parte i dati pubblicati stiamo cercando di risalire alla distribuzione del libro perché attualmente è introvabile.