Due articoli selezionati : Per Vittorio



Data: 14 Aprile 2011
Autore: Associazioni




Per Vittorio.

“A Gaza solo i morti hanno visto la fine della guerra. Per i vivi non c’è tregua che tenga alla battaglia quotidiana per la sopravvivenza.” Vittorio, noi ti ricorderemo con queste tue parole e andremo avanti, verso la giustizia, accompagnati dalla tua esortazione, restiamo umani!

Vorremmo sapere da chi è stata armata la mano dei fanatici integralisti che t’hanno prima rapito e poi ucciso. Ma nessuno, se non la realtà che tu descrivevi, ci fornirà le prove dei mandanti. Noi lo sappiamo quanto dava fastidio la tua voce senza moneta o ricatto che potesse zittirla! Sappiamo quanto l’assedio criminale e i bombardamenti quasi quotidiani che Israele somministra a Gaza, uscivano dal silenzio grazie alla tua voce, per ciò tanto fastidiosa all’orecchio dell’assediante e dei governi suoi amici e complici.

Il dolore non ci renderà immobili, né muti. Leggeremo ovunque le tue parole, ricorderemo ovunque il tuo esempio e le tue testimonianze. Se Israele pensa di essersi liberato di te per mano di folli integralisti, e se il governo italiano, amico dichiarato e sostenitore dello stato dell’apartheid pensa altrettanto, presto sarà chiaro anche a loro che la tua vita stroncata fisicamente ora si è espansa in ognuno di noi e verrà decuplicata e centuplicata nel nostro agire.

“I crimini di cui si sta macchiando Israele in queste ore vanno oltre l’immaginabile………….Qualcuno deve fermare questa carneficina…” Così scrivevi mentre le bombe al fosforo martoriavano i corpi dei gazaui, ma poi aggiungevi “Le manifestazioni in tutto il mondo dimostrano che esistono persone in cui credere, ma non sono ancora in grado di esercitare la pressione necessaria sui governi occidentali perché fermino i crimini di Israele.”

Vittorio, le tue parole echeggeranno ovunque, e il tuo viso diverrà familiare anche a chi ignorava la tua esistenza. Il tuo obiettivo è il nostro e cammineremo verso la fine dell’assedio e dell’occupazione sionista sapendoti accanto, come un amico che non aveva paura della morte e che la morte non potrà più offendere.

Amici della Mezzaluna Rossa Palestinese

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Vittorio Arrigoni è stato ucciso. Che logica c'è dietro a questo orrore? Quale ragione sta dietro a questa irragionevole crudeltà? E' difficile capirlo, ma dobbiamo riuscire a farlo per poter sconfiggere l'aberrazione che ha mosso i suoi assassini. Uccidendo questo uomo buono, intelligente e generoso, chiunque essi siano stati, i suoi assassini hanno inferto un colpo duro alla causa per la quale egli si spendeva, come hanno fatto del resto coloro che hanno ucciso Juliano qualche giorno prima. Due omicidi, lo stesso effetto. Cui prodest?
Ed ora? Ora non è vero che ora non ci resti che piangere inorriditi/e. Per conseravre in noi la sua memoria, abbiamo da moltiplicare l'impegno per sostenere la lotta di liberazione del popolo palestinese restando umani; abbiamo da battere l'inumanità dilagante in questo conflitto asimmetrico di Israele contro i palesinesi con un di più di umanità. Avrà senso così pensare che Vittorio, come Juliano, conitnui a lottare insieme a noi.
Ieri sera abbiamo improvvisato un presidio - che è durato tutta la notte - in p.za Montecitorio per dar forza all'appello inviato al governo tramite un fax al sottosegretario Letta "perché attivi ogni canale possibile e si metta in relazione con i gruppi responsabili del rapimento di Vittorio e con l'autorità palestinese di Gaza per l'immediata liberazione del nostro concittadino". L'appello purtroppo non è servito. Malgrado le rassicurazioni pervenute da più parti - che ci avevano fatto sperare che avremmo potuto festeggiare oggi la liberazione del nostro compagno ed amico - è accaduto il peggio. Ci ritroveremo perciò egualmente alle 10 al presidio in piazza Montecitorio per onorare Vittorio riprendendo subito la sua e la nostra lotta e per chiedere con forza al governo ed al parlamento un cambio radicale della politica italiana neiconfronti della Palestina e di Israele, poiché il rapimento e l'uccisione di Vittorio Arrigoni, comunque siano andate le cose, rientrano nel quadro degli innumerevoli e gravissimi frutti dell'illegittima occupazione di Israele dei territori palestinesi.

La Rete Romana di Solidarietà con il Popolo Palestinese.