La biblioteca Khalidi: un gioiello nascosto.

La biblioteca Khalidi: un gioiello nascosto che a Gerusalemme conserva l’identità palestinese

di Vittoria Volgare, 25 maggio 2017

Camminando per la Città Vecchia di Gerusalemme si trova un’importante istituzione che potrebbe facilmente passare inosservata: la Biblioteca Khalidi. La fondazione è un tesoro nascosto ospitato in un palazzo Mamluk del XIII secolo nel cuore della città. È la più grande biblioteca privata in Palestina, con una delle più grandi collezioni di manoscritti arabi e islamici al mondo. Davanti alla continua minaccia di cancellazione portata avanti dal governo israeliano, la Biblioteca Khalidi è una manifestazione fisica e intellettuale dell’identità palestinese nella città santa.

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La guerra dei sei giorni sembra un secolo…

http://www.haaretz.com/israel-news/six-day-war-50-years/.premium-1.793553

La guerra dei sei giorni – Il 5 di giugno del 1967 il governo di Israele – allora diretto da Levi Eshkol del partito sionista socialdemocratico MAPAI, già fondato da David Ben Gurion e da cui quest’ultimo era uscito alcuni anni prima – lanciò l’improvviso attacco militare all’Egitto, Giordania e Siria, che portò alla conquista della penisola del Sinai, della striscia di Gaza, di Gerusalemme orientale, della Cisgiordania e delle alture del Golan.

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Saluti ironici a Diana Buttu dal “pacifista” israeliano Uri Avnery.

Uri Avnery

In un suo post su Facebook Susan Abulhawa, l’autrice palestinese del bellissimo “Ogni mattina a Jenin” definisce Uri Avnery, il pacifista israeliano e autore dell’articolo che segue  “uomo stupido che disperatamente cerca di rimanere rilevante.”  Lo definisce anche razzista con un disprezzo per i palestinesi pari forse al suo disprezzo per ” milioni di lavoratori cinesi”, altre “entità non umane”  che israele potrebbe portare dalla Cina per farli lavorare.

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