Arabia Saudita: il palestinese Abbas deve approvare il piano degli Stati Uniti o lasciare

Il principe ereditario dell’Arabia Saudita, Mohamed Bin Salman, ha detto al presidente palestinese Mahmoud Abbas che deve sostenere l’accordo di pace israelo-palestinese di Donald Trump o dimettersi.

FOTO – Mohammad Bin Salman Al Saud, principe ereditario dell’Arabia Saudita (1S) [Bandar Algaloud / Anadolu Agency]

14 novembre 2017

Secondo fonti israeliane, ad Abbas è stato offerto un ultimatum dopo essere stato convocato a Riyadh la scorsa settimana per un incontro con Bin Salman nei giorni successivi alla visita del consigliere della presidenza degli Stati Uniti, Jared Kushner – visita fatta senza preavviso nella capitale saudita per incontrare il giovane principe ereditario. E’ stato riferito che i due hanno approntato un piano in cui Abbas non sembra non avere alcuna voce in capitolo.

Riyadh si era offerta di normalizzare i rapporti con Israele nel 2002, a condizione che accettasse la formula dei due stati che sempre più israeliani, tra cui il primo ministro Benjamin Netanyahu, avevano respinto.

Non è ancora chiaro quale accordo di pace sia stato offerto ad Abbas, ma i palestinesi verranno interessati dalla disponibilità di Bin Salman a unirsi al presidente degli Stati Uniti, descritto da stretti collaboratori come il presidente più filo-israeliano da anni. Si dice che Trump stia abbozzando un accordo messo insieme da suo genero, Kushner, forte sostenitore di Israele e il cui appoggio al paese, dicono i critici, è strano anche per gli standard americani. Kushner ha dato soldi per gli insediamenti israeliani e la sua famiglia ha rapporti stretti di amicizia con Benjamin Netanyahu.

Fonti israeliane hanno anche detto che Abu Mazen è stato incaricato di fermare qualsiasi ulteriore ravvicinamento con Hamas; un ultimatum che potrebbe compromettere il processo di riconciliazione tra i due principali rivali palestinesi. Se bisogna credere a fonti israeliane, l’ultimatum dato da Bin Salman sembra essere identico a quello fatto da Netanyahu, anche lui fortemente contrario ad una unità di governo palestinese.

Il presidente palestinese Mahmoud Abbas partecipa ad una riunione del comitato centrale del Fatah Movimento a Ramallah, in Cisgiordania il 13 settembre 2017.(Issam Rimawi – Agenzia Anadolu)

Anche se Abbas ha respinto le affermazioni fatte dall’israeliano Channel 10, dettagli dell’incontro sembrano essere in linea con la visione saudita, di Emirati Arabi Uniti, Israele e Stati Uniti per la regione concordata prima dell’insediamento di Trump.

È stato ampiamente riferito che gli Stati Uniti hanno dato il proprio sostegno al giovane imprevedibile principe, mentre avallavano un piano regionale che includeva un appoggio senza riserve alle monarchie del Golfo, una revisione del contratto nucleare iraniano e un nuovo piano di pace israelo-palestinese.

I sauditi sembrano essere in tutto e per tutto dietro questo accordo il cui progetto è stato redatto da membri d’alto livello dell’amministrazione straordinariamente filo-israeliana di Trump.

Dalla sua elezione, Trump ha continuato a descrivere l’Arabia Saudita come un “magnifico paese”, compiendo il passo senza precedenti di visitare lo stato del Golfo nella sua prima visita ufficiale, dopo averne condannato i capi durante la sua campagna elettorale. Trump ha anche raggiunto un accordo multimiliardario con i reali sauditi in maggio.

La nuova predilezione di Trump per i sauditi lo ha visto sostenere l’assalto dei media sauditi e degli Emirati contro il Qatar e, il mese scorso, ha annunciato di stare rivedendo l’accordo nucleare iraniano. La scorsa settimana, quando l’Arabia Saudita ha arrestato decine di principi e uomini d’affari in una purga “anti-corruzione”, il presidente ha anche twittato il suo sostegno.

I palestinesi senza dubbio avevano sperato che un principe ereditario saudita sarebbe stato un alleato fidato che potesse quantomeno presentare la loro causa con simpatia. Saranno preoccupati per l’ultimatum di Bin Salman, che sembra essere stato coordinato con persone che sostengono la visione di Netanyahu per la regione, che non è altro che un “state-minus” per i palestinesi.

 

Traduzione Simonetta Lambertini – invictapalestina.org

Fonte: https://www.middleeastmonitor.com/20171114-saudi-palestinian-abbas-must-endorse-us-plan-or-leave-resign/

 

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