3 ottobre 2016
L’omaggio reso da Abbas ai funerali di Shimon Peres è la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
I giovani di Fatah dell’Università di Birzeit (vicino a Ramallah) manifestano e chiedendo le sue dimissioni.
Non sono solo tutti gli altri partiti palestinesi (PFLP, Hamas ….) ad avere considerato le sue condoglianze al criminale di guerra come una “umiliazione” e un “tradimento”, ma anche Fatah.
Abbas non è riuscito a far tacere la popolazione nonostante sabato abbia fermato e imprigionato un poliziotto palestinese che aveva ricordato i massacri commessi per ordine di Peres e criticato sulla propria pagina Facebook il suo viaggio a Gerusalemme – città annessa illegalmente da Israele, inaccessibile agli altri palestinesi della Cisgiordania e Gaza, dove le case appartenenti ai palestinesi sono quotidianamente demolite –
Gli studenti di Fatah hanno ricordato che chi si era appena mosso per i funerali di Peres, “non si preoccupa di partecipare a quelli dei palestinesi assassinati da Israele e si fa beffe della sofferenza dei palestinesi imprigionati nelle carceri dell’occupante”.
Le loro critiche, hanno sottolineato, si rivolgono a Abbas come leader di Fatah, dell’OLP e come presidente dell’Autorità palestinese.
In qualità di leader di Fatah, ha violato l’articolo 12 del partito “il cui obiettivo è la completa liberazione della Palestina e la fine dell’occupazione economica, politica, militare e culturale.”
Come leader dell’Olp, ha “commesso un crimine contro il popolo palestinese mettendo carnefice e vittima su un piano di parità.”
Infine come presidente della AP, ha fatto “un gesto assurdo che non porta a nessun progresso politico futuro”, hanno concluso gli studenti di Fatah che gli chiedono di scusarsi e di dimettersi.
Fonti:
http://www.europalestine.com/spip.php?article12298
Maan News Agency
trad. Simonetta Lambertini.