Regole dettate dai media: Menziona contemporaneamente massacro israeliano e bambini palestinesi e puoi dire addio alla tua carriera

Festeggiare che cosa? Sarà sostituito da un altro macellaio a sangue freddo di bambini palestinesi. La sostituzione di Netanyahu rappresenta precisamente progressi zero per i diritti dei palestinesi.

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Donald Johnson, 19 settembre 2019

FOTO – Matt Seaton, di New York Review of Books

Molti anni fa ho conosciuto un imprenditore illuso che sosteneva di aver inventato un algoritmo di compressione che poteva prendere un romanzo e ridurlo a quattro o cinque parole. Beh, chiunque poteva farlo. Basta buttare via la maggior parte delle parole. Ecco “Guerra e pace”: il principe Andrei, Pierre, la battaglia di Borodino, Massoni.

Il trucco sta nella decompressione. In realtà non puoi ricostruire un intero romanzo con poche parole. Il mio conoscente pensava che si potesse e si sbagliava.

O almeno così credevo, fino a questa settimana. Si scopre che con solo due parole, che apparentemente si riferiscono ai crimini reali di due persone, è possibile ricostruire l’intera storia dell’antisemitismo europeo. L’uomo istruito che, all’inizio di questa settimana, ha dimostrato l’uso di questo algoritmo di decompressione è Matt Seaton. Osservate il maestro al lavoro. Lunedì, Matt Seaton, un editore di The New York Review of Books (in precedenza opinionista di Guardian e New York Time) ha stabilito le regole in risposta a un tweet di Ali Abunimah:

Questo viene segnalato come sanguinosa diffamazione di antisemitismo. Ciao ciao, Ali

Così Ali Abunimah deve aver detto qualcosa di veramente terribile. Giudicate voi stessi. In risposta alle elezioni israeliane, dove il partito di Benny Gantz ha ottenuto più seggi di quello di Benjamin Netanyahu, Ali Abunimah ha detto:

Festeggiare che cosa? Sarà sostituito da un altro macellaio a sangue freddo di bambini palestinesi. La sostituzione di Netanyahu rappresenta precisamente progressi zero per i diritti dei palestinesi.

Come è stato rapidamente sottolineato da numerose persone, aveva ragione. Netanyahu e Gantz sono entrambi responsabili della morte di centinaia di bambini a Gaza. Seaton non contesta i fatti. Allora, dov’è esattamente l’antisemitismo? Fortunatamente, Seaton, che per sua stessa ammissione è assai preparato in materia, ha deciso di rispondere:

Probabilmente non lo stai chiedendo in buona fede, ma farò come se lo fossi. ‘Macellaio’, in un contesto ebraico o musulmano, evoca il massacro rituale. ‘Bambini’ aggiunti a questo fanno riferimento al mito antisemita medievale (sanguinosa diffamazione) del sacrificio rituale ebraico dei bambini (cristiani). 1/2

È un tropo del tutto ovvio, comune in forme simili a decine di fumetti antisemiti che raffigurano ebrei come sanguinari assassini di bambini. Ciò rientra nella definizione IHRA come “lanciare accuse mendaci, disumanizzanti, demonizzanti o stereotipate contro gli ebrei”. 2 / 2a

Se non conosci i tropi di antisemitismo, allora non capisci l’antisemitismo. E se non ti interessa preoccuparti di conoscerli e riconoscerli, probabilmente vuol dire che in realtà non ti interessa l’antisemitismo. 2 / 2b”

Quindi, come sottolineato dal suo interlocutore, tutto si riduce a due parole: ‘macellaio’ e ‘bambini’.

Quel thread di Twitter è pieno di persone che cercano (con vari gradi di gentilezza che gradualmente sfumano in derisione) di far notare a Seaton l’assurdità di questo argomentare. Lui non l’accetta. Sa quello che dice. Certo, Netanyahu e Gantz potrebbero essere criminali di guerra colpevoli di aver ucciso centinaia di, diciamo, palestinesi che non sono ancora adulti. Uno di questi due criminali di guerra potrebbe diventare di nuovo Primo Ministro. Seaton non si preoccupa di contestare il punto. Ciò che gli importa è questo: molte volte nella storia europea ebrei innocenti sono stati falsamente accusati del massacro rituale dei bambini cristiani.

Quindi, per questo, se due autorità nell’autoproclamato stato ebraico sono effettivamente colpevoli di aver ucciso bambini, non puoi usare la parola ‘massacro’ e non puoi usare la parola ‘bambini’ vicino a quella di ‘massacro’, perché solo un feroce antisemita potrebbe fare una cosa del genere.

Quindi è un tropo. Se vuoi criticare la morte prematura di palestinesi non ancora completamente cresciuti, causata da azioni di autorità di un particolare stato, è meglio se lo fai in una maniera che eviti di utilizzare qualsiasi parola mai usata in una falsa accusa contro ebrei da antisemiti.

Sarà difficile. Il problema è che gli antisemiti spesso accusavano ebrei innocenti di crimini terribili, quindi cosa dovresti dire se nella realtà un qualche ebreo commette effettivamente un crimine di guerra?

Per inciso, come ha sottolineato qualcuno nel thread, ecco Ali Abunimah che critica Obama e il suo aiutante Ben Rhodes per l’aiuto dato ai sauditi – aspetta, aspetta, che arriva – a ‘massacrare’ i ‘bambini’ yemeniti. Non c’è mai fine al suo vizioso utilizzo del tropo?

È per questo che tu e Obama avete aiutato il vostro non alleato Arabia Saudita a massacrare i bambini yemeniti?

Seaton si è scavato la fossa così in profondità che solo un grande uomo a questo punto sarebbe in grado di scusarsi. Lui può solo convincersi di essere semplicemente più preparato e sensibile dei suoi critici su Twitter. Il punto è questo. Guarda la sua carriera. Quest’uomo è un guardiano. Se vuoi sapere perché il razzismo anti-palestinese negli americani che sostengono Israele non viene mai evidenziato, mentre l’antisemitismo (sia reale che immaginario) è spesso reso centrale nelle discussioni sui diritti dei palestinesi, guarda la mentalità di Seaton.

Per quanto tempo uno può criticare Israele nei termini che merita prima che qualcuno affermi che le sue critiche sono antisemite? E una volta che ciò accade, il tema dei diritti umani palestinesi semplicemente svanisce, come per magia.

Guarda tutte le persone di colore che negli ultimi anni sono state accusate di antisemitismo, in parte a causa della loro posizione riguardo la Palestina: Linda Sarsour, Tamika Mallory, Ilhan Omar, Alice Walker, Elijah Cummings e Marc Lamont Hill. Ce ne sono parecchie (anche se c’è un po’ di giustizia nel caso di Walker).

Ora provate e nominare qualcuno sul lato pro Israele senza dubbio colpevole di bigottismo anti-palestinese che per questo sia stato al centro di polemiche. Basta guardare il New York Times, che l’anno scorso ha pubblicato quattro pezzi che hanno difeso le sparatorie israeliane sui manifestanti palestinesi. Dov’è stata la contestazione per quella decisione editoriale? Da nessuna parte, per quanto riguarda la stampa mainstream. Quando vedi l’atteggiamento di Matt Seaton, hai un assaggio del pensiero che sta dietro questo lampante pregiudizio.

Traduzione: Simonetta Lambertini – invictapalestina.org

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