Perché il nuovo primo ministro italiano ha alleati israeliani

Perché gli ebrei, che hanno sofferto sotto il nazismo, la peggiore forma di fascismo, dovrebbero esultare per l’elezione di un partito di estrema destra con radici fasciste?

Fonte: english version

Hanin Majadli – 29 settembre 2022

Immagine di copertina: Giorgia Meloni, leader diFratelli d’Italia, parla nella sede del partito la notte delle elezioni, a Roma, 26 settembre 2022.Credit: GUGLIELMO MANGIAPANE/REUTERS

Giorgia Meloni è il presidente del Consiglio entrante in Italia. Non conoscevo il suo nome fino a ieri e probabilmente non le avrei prestato molta attenzione, se non fosse stato per il clamore che la notizia del suo trionfo elettorale ha suscitato in Israele.

Reazioni di panico sono arrivate dalla sinistra israeliana, che si sente collegata alla sinistra internazionale. Ma la destra ha accolto la notizia con grande entusiasmo. Il che fa sorgere la domanda: perché gli ebrei, che hanno sofferto sotto il nazismo, la peggiore forma di fascismo, dovrebbero esultare per l’elezione di un partito di estrema destra con radici fasciste?

Hanno forse dimenticato cosa fanno i partiti di estrema destra con radici fasciste nazionaliste? Dopotutto, mattina, mezzogiorno e sera ci parlano dell’ascesa dell’antisemitismo in Europa, quindi come è potuto accadere?

La semplice risposta è nascosta nei discorsi di Meloni. Oltre a usare le parole chiave che la destra di tutto il mondo ama sentire – Dio, religione, nazione, famiglia e normalità – ha affermato: “Il secolarismo di sinistra e l’Islam radicale minacciano le nostre radici”. Sì, è proprio qui che si trova la risposta alla domanda della destra israeliana e dei fascisti: l’odio per gli arabi. Non appena ha sentito le parole in codice “Islam radicale”, la destra israeliana ha deciso di abbracciare Meloni.

Questa non dovrebbe essere una grande sorpresa. Negli ultimi anni, da quando la nuova destra europea ha sostituito l’islamofobia al suo classico antisemitismo, Israele ha trovato nuovi alleati tra i partiti conservatori e populisti di destra, anche di estrema destra, in tutto il mondo. Per alcuni della destra israeliana, Viktor Orban non è un esempio di un sovrano autoritario che sta distruggendo la democrazia, è un modello.

Questo processo sta avvenendo nonostante il fatto che molti di questi partiti nazionalisti siano nati dal fascismo e dal neonazismo sorti dopo la seconda guerra mondiale. Ma nella destra israeliana ci sono persone pragmatiche; sono ben consapevoli che la cooperazione con fascisti e nazionalisti non riguarda il fatto che questi partner siano o meno filo-israeliani, o perché si preoccupano del tipo di unità familiari consentite e proibite dalla Torah, o perché sono d’accordo con il credo anti-aborto dell’organizzazione Efrat. La destra mainstream in Israele abbraccia la comunità LGBT e consente famiglie alternative e certamente non ha problemi con l’aborto.

La questione è molto più ristretta e specifica: sostengono i fascisti perché odiano gli arabi. L’odio dei fascisti per gli ebrei ha poca importanza in questo momento. Attraverseremo quel ponte quando ci arriveremo.

In ogni caso, è sempre commovente vedere come l’odio per gli arabi non unisca solo gli ebrei con altri ebrei, ma anche gli ebrei con altri gruppi nel mondo. L’ascesa al potere di Meloni è prima di tutto una reazione all’immigrazione nera e musulmana in Europa, in particolare alla luce dei problemi economici che il continente sta attraversando.

Se ascoltate attentamente i discorsi di Meloni, potrete sentire le voci di Itamar Ben-Gvir e Bezalel Smotrich. Ben-Gvir non sarà il prossimo primo ministro israeliano, ma la sua ascesa in prima linea nella mappa politica ricorda il percorso  di Meloni e di altri leader della nuova destra neofascista in Europa. E abbiamo ancora una sesta, settima e ottava elezione a cui guardare con impazienza.

 

Traduzione di Grazia Parolari  “Tutti gli esseri senzienti sono moralmente uguali” – Invictapalestina.org