Israele concede pieni poteri al suprematismo ebraico sui territori occupati e si avvicina all’annessione della Cisgiordania

Il nuovo governo di coalizione israeliano si avvicina all’annessione della Cisgiordania. Il ministro entrante per la sicurezza interna Itamar Ben Gvir è noto per i suoi commenti anti-arabi e ha precedenti penali per razzismo, è un sostenitore del defunto rabbino ultranazionalista Meir Kahane, la cui organizzazione è stata bandita in Israele e designata come gruppo terroristico dagli Stati Uniti. Chiede l’applicazione della pena di morte per i “terroristi” e la piena immunità per i soldati che uccidono palestinesi.

Fonte: Versiòn española

Mykel Ayestaran – 25 novembre 2022

“Abbiamo fatto un grande passo verso un accordo di coalizione totale, verso la formazione di un governo totalmente di destra”. Queste sono state le parole di Itamar Ben Gvir per annunciare ciò di cui nessuno dubitava, il suo sostegno a Benyamin Netanyahu. Il leader ultranazionalista diventa il più forte alleato del leader del Likud e sarà il nuovo ministro della sicurezza nazionale. I negoziati sono ancora aperti, ma non ci sono più dubbi che il Sionismo Religioso, la coalizione radicale guidata da Bezalel Smotrich e Ben Gvir, farà parte di quello che i media locali hanno già definito il governo “più radicale” della storia dello Stato con l’obiettivo di portare avanti l’annessione della Cisgiordania.

L’ingresso di Ben Gvir in prima linea in politica premia i 14 deputati ottenuti dalla coalizione radicale alle ultime elezioni. Il ministero a lui assegnato si adegua alle sue richieste e assumerà il controllo della Polizia di Frontiera, che fino ad ora era di competenza della Difesa. Questo è il corpo paramilitare che opera nelle aree occupate, quelle che interessano di più a un politico che vive in un insediamento e che è uno strenuo difensore dell’annessione della Cisgiordania. Le organizzazioni israeliane per i diritti umani come Peace Now hanno avvertito che il potere dato al suprematismo ebraico sulla Cisgiordania “potrebbe innescare un’eventuale completa annessione del territorio palestinese occupato”.

Il prossimo Ministro della Sicurezza Nazionale è noto per i suoi commenti anti-arabi e ha precedenti penali per razzismo. Ben Gvir, 46 anni, di origini ebraiche del Kurdistan iracheno, è un seguace del defunto rabbino ultranazionalista Meir Kahane, la cui organizzazione è stata bandita in Israele e designata come gruppo terroristico dagli Stati Uniti.

Proposte elettorali

Il suprematismo ebraico ha permeato la società israeliana ed è diventato la terza forza politica. Nell’Israele del XXI secolo gli elettori hanno optato per un programma che comprende proposte come l’applicazione della pena di morte per i “terroristi”, l’immunità totale per i soldati, la deportazione dei “cittadini sleali” e il carcere per i richiedenti asilo.

Sebbene non sia ancora in carica, Ben Gvir è già responsabile della sicurezza ed è stato uno dei politici che mercoledì ha visitato i luoghi dove due esplosioni hanno ucciso un ragazzo di 16 anni a Gerusalemme. L’inchiesta è ancora aperta e nessun gruppo ha rivendicato questo duplice attentato che riporta la città santa agli anni della Seconda Intifada. Il leader del Sionismo Religioso non ha esitato ad incolpare i palestinesi per quanto accaduto e ha detto che è urgente localizzare gli autori “anche se in Cisgiordania, assediarli e andare di casa in casa alla ricerca delle loro armi, per restaurare il nostro potere di deterrenza”.

 

Traduzione di Grazia Parolari “Tutti gli esseri senzienti sono moralmente uguali” -Invictapalestina.org