Gli estremisti kahanisti prendono il potere nel nuovo governo israeliano

Itamar Ben-Gvir, che ha studiato alla yeshiva di Kahane a Gerusalemme, è un suprematista razzista che gode di un’enorme popolarità tra i giovani del Paese, e sta per diventare una parte importante del prossimo governo israeliano.

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Di Miko Peled – 15 novembre 2022

Immagine di copertina: Il legislatore israeliano di estrema destra Itamar Ben-Gvir parla ai giornalisti fuori dal quartier generale del Partito Likud dopo aver incontrato il vincitore delle elezioni del 1 novembre Benjamin Netanyahu sulla formazione di un governo, a Tel Aviv, Israele, lunedì 7 novembre 2022. Maya Alleruzzo | AP

Durante i suoi precedenti mandati, Benjamin Netanyahu ha supervisionato alcuni dei più brutali attacchi a Gaza, attacchi che hanno causato migliaia di vittime civili. Fu anche incriminato per corruzione, eppure abbastanza israeliani lo trovarono adatto a tornare alla carica di Primo Ministro, ed è stato eletto con una larga maggioranza.

Negli Stati Uniti, Netanyahu è rispettato nonostante la sua apparizione nel 2002 alla Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti affermando che: “Se fosse stato eliminato il regime di Saddam, ci sarebbero state enormi ritorni positivi sulla regione”. La guerra in Iraq è costata innumerevoli vite e miliardi di dollari e ha causato ripercussioni disastrose nella regione.

I discepoli di Kahane al potere

La cosa più inquietante è che Netanyahu deve il suo ritorno al potere ai seguaci dell’estremista razzista e anti-arabo Meir Kahane. Kahane ha fondato la Lega di Difesa Ebraica (Jewish Defense League), che l’FBI ha classificato come un’organizzazione terroristica. Kahane predicò la deportazione forzata della maggior parte degli arabi dalla Palestina e la creazione di spiagge, scuole e città per soli ebrei. Molto di ciò che ha predicato è già realtà nello Stato di Israele, ma l’impudenza del suo progetto era troppo, anche per gli israeliani.

Kahane fu eletto alla Knesset nel 1984, ma fu completamente isolato, e anche se all’epoca c’era un governo di destra, non aveva alcuna possibilità di ottenere un posto al tavolo. Un incarico di governo per lui non avrebbe potuto nemmeno essere preso in considerazione. Tornando al 2022 e agli stessi discepoli di Kahane, non solo praticano la stessa ideologia ma agiscono allo stesso modo, e ora parteciperanno al governo. Itamar Ben-Gvir, che ha studiato alla yeshiva di Kahane a Gerusalemme (sì, Kahane aveva una yeshiva a Gerusalemme dove insegnava odio e violenza ai giovani ebrei israeliani) è un suprematista razzista che gode di un’enorme popolarità tra i giovani del Paese, e sta per diventare una parte importante del prossimo governo israeliano.

In un recente evento per commemorare Kahane, Ben-Gvir ha detto: “È grazie a lui che sono diventato un uomo religioso”. Il tipo di religione che Kahane insegnava era l’odio, il razzismo e la violenza. E questo è esattamente ciò che Ben-Gvir e i suoi adepti portano al governo. È esigente ed è probabile che riceva l’incarico di Ministro della Sicurezza Interna e un seggio nel sensibile Gabinetto di Sicurezza Interna. Altri incarichi che lui e il suo alleato Bezalel Smotrich richiedono includono il Ministero della Difesa e del Tesoro. Non è ancora chiaro quale sarà l’accordo finale, ma saranno in posizioni importanti, potenti e sensibili.

Andrà peggio di così?

Sarebbe ingenuo affermare che Ben-Gvir e Smotrich sono peggio di quello che Israele aveva in qualsiasi governo precedente. Benny Gantz e Netanyahu sono responsabili dell’uccisione di così tanti palestinesi che Ben-Gvir e Smotrich potrebbero metterci una vita per pareggiarli. Tuttavia, la loro collocazione in posizioni chiave e sensibili peggiorerà senza dubbio le cose per i palestinesi. Il loro successo dà licenza a linguaggi e politiche più crudeli, violenti e più apertamente razzisti. Non è improbabile che la Knesset vari un’agenda legislativa anti-palestinese ancora più audace e radicale rispetto al passato.

Un altro aspetto del successo di Ben-Gvir che dovrebbe sollevare serie preoccupazioni è il rafforzamento del movimento dei coloni. Si tratta di una popolazione particolarmente criminale, razzista e violenta che sta già prendendo d’assalto la Palestina e terrorizzando i palestinesi ovunque. Non sono stati quasi mai ritenuti responsabili, ma ora sono legittimati a un punto in cui la loro violenza anti-araba potrebbe raggiungere nuovi livelli.

Quindi la risposta alla domanda: “sarà peggio?”, è un “sì” categorico. Sarà peggio sia da un punto di vista politico-legislativo che dal lato della violenza che i palestinesi subiranno da parte delle bande nazionaliste anti-arabe.

L’ipocrisia americana

Anche se c’erano tensioni tra Netanyahu e l’amministrazione Obama, quando Joe Biden ha visitato lo Stato di Israele ha stretto la mano molto calorosamente a Netanyahu, e possiamo aspettarci che l’amministrazione Biden lo accoglierà altrettanto calorosamente. Ciò che è già chiaro è che l’amministrazione Biden non è così a suo agio con gli alleati di coalizione di Netanyahu. Le persone che detengono i Ministeri della Difesa e della Sicurezza Interna nel governo israeliano mantengono stretti legami con l’amministrazione americana e la squadra di Biden non è entusiasta di lavorare con Ben-Gvir e Smotrich, entrambi nella lista dei candidati per questi incarichi.

I giornali israeliani riferiscono che l’amministrazione Biden ha dichiarato ufficiosamente il proprio dispiacere per questa possibilità e la speranza che Netanyahu unisca le forze con il Criminale di Guerra Benny Gantz, che trovano meno offensivo. Anche il Presidente israeliano, legalmente obbligato a rimanere neutrale, ha espresso il desiderio di vedere Gantz e l’attuale Primo Ministro Yair Lapid formare un governo con Netanyahu, piuttosto che con Ben-Gvir.

La lealtà ripaga

I vari gruppi che compongono il cosiddetto “Blocco Netanyahu” sono partiti politici che hanno tenuto duro e sono rimasti fedeli a Netanyahu fino in fondo. Ora è giunto il momento per loro di raccogliere la loro ricompensa. Si sono seduti all’opposizione e hanno aspettato pazientemente il ritorno del loro benefattore, e ora riceveranno ingenti aumenti di bilancio per i loro elettori, posizioni di governo che consentiranno loro di perseguire le loro agende politiche e sociali e un posto al tavolo dove vengono prese le decisioni.

Con il suo comodo vantaggio, Netanyahu non ha bisogno di includere nessuno tranne coloro che gli sono più fedeli. Sederà nell’ufficio del Primo Ministro e violenteranno e saccheggeranno la Palestina a loro piacimento.

Al-Aqsa 

Ho scritto e detto in molte occasioni che la Moschea di Al-Aqsa è in grave pericolo. Ora, con al governo le stesse persone che vogliono vederla bruciare e sostituita da un cosiddetto tempio ebraico, il pericolo è imminente. Lo scorso agosto ho partecipato a una visita organizzato dal cosiddetto “Movimento del Monte del Tempio” nel complesso di Al-Aqsa. Fu durante la festa ebraica di Tish’a Be’av quando gli ebrei commemorarono la distruzione del tempio, un evento che ebbe luogo duemila anni fa.

Dopo aver camminato con questi suprematisti ebrei pieni di odio e anti-palestinesi e aver seguito le loro attività e le loro dichiarazioni, non si può non vedere il pericolo imminente per la Moschea di Al-Aqsa. Questo magnifico sito di millecinquecento anni che è stato conservato e curato dai palestinesi e dove innumerevoli musulmani vengono a pregare, è minacciato da decenni. Ora, con il nuovo governo Netanyahu, quella minaccia è più reale che mai.

Miko Peled è uno scrittore e attivista per i diritti umani, nato a Gerusalemme. È autore di “The General’s Son. Journey of an Israeli in Palestine” (Il Figlio del Generale. Viaggio di un Israeliano in Palestina) e “Injustice, the Story of the Holy Land Foundation Five” (Ingiustizia, Storia dei Cinque Della Fondazione Terra Santa).

Traduzione: Beniamino Rocchetto – Invictapalestina.org