Le conseguenze catastrofiche della pesca illegale in Libano

“Da quando è iniziata la pesca con gli esplosivi, è un disastro; il numero di pesci che eravamo soliti catturare con canne e ami è diminuito molto. Gli esplosivi distruggono tutto nell’acqua”-

Fonte: English version

English Environment LIBANO – 20 febbraio 2023

“Da quando è iniziata la pesca con gli esplosivi, è un disastro; il numero di pesci che eravamo soliti catturare con canne e ami è diminuito molto. Gli esplosivi distruggono tutto nell’acqua”- Mohammad, originario della città libanese meridionale di Adloun , racconta a Raseef22 dei danni della pesca con esplosivi.

Molte sono le minacce riguardanti i pesci nelle acque libanesi, ma il più grave è sicuramente  ‘uso di materiali esplosivi nella pesca. La pesca con esplosivi, ovvero la pesca con la dinamite o con le granate, è una pratica di pesca illegale e distruttiva che utilizza dinamite o altri esplosivi per stordire o uccidere interi banchi di pesci. Nel secolo scorso, alcuni pescatori utilizzarono gli esplosivi al fine di ottenere la maggior quantità possibile di pesce, ma negli anni l’utilizzo i questo metodo illegale era diminuito grazie ai controlli effettuati dai servizi di sicurezza e dalla guardia costiera. Tuttavia, con il Libano entrato in una grave crisi politica ed economica, questo fenomeno è tornato alla ribalta in molte zone costiere, rappresentando una vera minaccia per la vita marina e per l’uomo

 “Il numero di pesci che catturavamo con le canne da pesca è diminuito molto. Gli esplosivi distruggono tutto”

Una persona che ha familiarità con la fabbricazione di esplosivi usati nella pesca, riferisce che sono i pescatori stessi a fabbricarli, usando fertilizzanti chimici, mescolandoli e poi cuocendoli in modo specifico (ci asteniamo dal darne spiegazione). E quando i candelotti sono pronti, vengono legati a delle pietre perché affondino il più possibile. Quando raggiungono il fondo ed esplodono, uccidono un numero enorme di pesci e animali marini, che finiscono per galleggiare sulla superficie dell’acqua, dove  i pescatori li raccolgono con facilità.

Gli esplosivi sono un grave pericolo

L’articolo 25 della legge libanese sul controllo della pesca costiera del 1929 vieta la pesca con sostanze esplosive, droghe e tutti i tipi di sostanze destinate ad avvelenare i pesci, il che significa che la legge libanese ha esplicitamente rilevato il pericolo di questo tipo di pesca.

Idriss Atris, presidente dell’Associazione dei pescatori nell’area di Jnah e Ramlet el-Bayda a Beirut, racconta a Raseef22 del pericolo dell’uso di esplosivi nella pesca, poiché questo processo uccide pesci di tutte le dimensioni e ne distrugge le uova. ” Questo fenomeno ha un grande impatto negativo sulla ricchezza dei pesci Con gli esplosivi i  pescatori uccidono tutti i tipi e le dimensioni di pesci, piccoli e grandi, così come quelli che si trovano nella fase dell’ovulazione e della riproduzione”, afferma

Photo di  Bilal Qashmar – A Raseef22 exclusive

Da parte sua, il direttore della Riserva naturale della costa di Tiro e ricercatore di scienze marine, il dott. Ali Badreddine, sottolinea che l’uso di dinamite o esplosivi di qualsiasi tipo è pericoloso per la fauna ittica, poiché viene distrutto l’intero ecosistema e la diversità ecologica. Parlando con Raseef22, sottolinea che l’ottanta per cento della costa libanese è rocciosa, caratteristica molto particolare, perché è un luogo adatto alla riproduzione e alla proliferazione della fauna marina, così che l’uso di esplosivi rappresenta una grave minaccia per la biodiversità marina.

Secondo Badreddine, gli esplosivi sono più pericolosi delle reti tubolari o a strascico, vietate dalla legge, in quanto distruggono la ricca fauna marina e la biodiversità nella sua interezza, dalle più piccole creature del mare alle più grandi. Colpiscono e mettono in pericolo anche le tartarughe marine, oltre a eliminare il loro approvvigionamento alimentare.

Grandi perdite di stock ittici

Molti altri fattori rappresentano una minaccia per le risorse ittiche del Libano. Secondo Atris, le acque fognarie che vengono scaricate in mare senza alcun trattamento adeguato, quindi con tutte le sostanze chimiche e le tossine che trasportano, scorrono tutte sulla spiaggia rocciosa, che è il luogo in cui i pesci vengono a deporre le uova, e così i pesci e le uova sono colpiti da questo inquinamento. Inoltre, la grande quantità di plastica in mare, soprattutto con la presenza di discariche su alcune spiagge come quella di “Costa Brava” a sud di Beirut, rappresenta un grande pericolo per la vita marina.

 La pesca con esplosivi o altri materiali proibiti è tornata alla ribalta negli ultimi anni dopo che a causa dell’alto prezzo del carburante, le imbarcazioni della guardia costiera non sono più state in grado di pattugliare le coste.

Atris aggiunge: “Non dimentichiamo le quantità di sabbia che arriva con le acque reflue dai pozzi di sabbia e terra, così come l’aggressione fatta a danno delle spiagge da parte delle piscine, che seppelliscono le rocce naturali del mare con il cemento,  impedendo ai pesci di deporre le uova.. Tutti questi motivi hanno portato alla perdita di habitat ittici e, di conseguenza, al declino della ricchezza ittica in Libano”.

Riferendosi all’entità di questo declino e alle perdite, in assenza di cifre o statistiche ufficiali il pescatore Mohammad afferma che in passato pescava molti chilogrammi di pesce che erano sufficienti per la sua famiglia, mentre oggi non ne pesca più di due chilogrammi al massimo, e che conseguentemente  le sue condizioni di vita sono peggiorate.

C’è anche il problema dei pescatori che utilizzano i  fucili da pesca, e secondo Atris anche questo fucile avrebbe bisogno di una licenza. Alcuni sommozzatori uccidono il pesce mentre sta entrando nella sua tana per deporre le uova,  mettendo in pericolo la continuità della specie, così come accade con l’uso di una rete a “pala” manuale che intrappola un gran numero di pesci.

Consapevolezza e responsabilità sono indispensabili

Badreddine sottolinea che è necessario educare i pescatori e informarli delle leggi e dell’importanza della diversità ecologica e degli ecosistemi, poiché la maggior parte dei pescatori attualmente conosce il mare solo perché vi sono pesci, ma non si rende conto dell’importanza di altre creature per le quali il mare libanese è famoso. In questo contesto parla dell’importanza delle campagne di sensibilizzazione rivolte ai pescatori condotte dalla direzione della riserva, in collaborazione con il comune di Tiro. Dice: “Stiamo già vedendo i risultati di queste campagne, poiché il pescatore oggi a Tiro è diventato consapevole dell’importanza di preservare la continuità delle specie marine attraverso l’adozione di metodi legali nella pesca. Seguire metodi illegali minaccia queste specie e la loro sopravvivenza, e quindi minaccia il sostentamento di questi pescatori che non hanno altra fonte di guadagno che il mare.”

Foto di Bilal Qashmar – Un’esclusiva di Raseef22

“Le leggi devono essere applicate: esse vietano l’uso di dinamite, reti e sostanze dannose per la ricchezza marina, e impediscono la pesca di alcune creature come gli squali, le tartarughe e i delfini, ma oggi, con l’assenza di controlli e responsabilità, vediamo molte violazioni”, aggiunge.

A sua volta, Atris ha sottolineato il ruolo delle forze dell’ordine e della guardia costiera nel contrastare il fenomeno della pesca con esplosivi o veleni. Secondo lui, le barche da pesca dovrebbero essere ispezionate periodicamente e assicurarsi che siano prive di queste sostanze proibite, oltre a impedire alle barche di trasportare generatori d’aria, che i pescatori utilizzano per collegarvi un tubo che fornisce loro aria per lunghi periodi sott’acqua , in modo che possano catturare i pesci con un fucile.

Chiede inoltre di affrontare il problema delle acque reflue, in quanto non dovrebbe essere consentito scaricarle come avviene attualmente, aggiungendo che occorrerebbe attivare gli impianti di depurazione esistenti e svilupparne altri per trattare le acque prima di scaricarle direttamente in mare, nonché impedendo la creazione di discariche sulle spiagge responsabili di danni catastrofici  non solo ai pesci, ma anche agli esseri umani.

 Gli esplosivi sono più pericolosi delle reti tubolari o a strascico, vietate dalla legge, in quanto distruggono la ricca fauna marina e la biodiversità nella sua interezza, dalle più piccole creature del mare alle più grandi. Colpiscono e mettono in pericolo anche le tartarughe marine, oltre a eliminare il loro approvvigionamento alimentare.

Una fonte della sicurezza racconta a Raseef22 che la pesca con esplosivi o altri materiali proibiti è tornata alla ribalta negli ultimi anni, dopo che a causa dell’alto prezzo del carburante la guardia costiera non ha più potuto coprire le zone più al largo, o raggiungere in alcuni casi le barche dei pescatori, cosa che ha reso più facile per alcuni di loro pescare con gli esplosivi.

La fonte aggiunge che le cose non sono però ancora fuori controllo,  e che le unità di sicurezza incaricate di combattere queste violazioni svolgeranno i loro compiti nonostante la crisi che il Libano sta attraversando, facendo rispettare le leggi e punendo i trasgressori.

Il pericolo di esplosivi e veleni per l’uomo

Esplosivi e veleni rappresentano una minaccia non solo per la vita marina e la biodiversità, ma anche per gli esseri umani. Decine di pescatori sono stati uccisi quando candelotti di dinamite sono esplosi mentre li stavano preparando o lanciando. Secondo quanto riferito da una fonte privata a Raseef22, dal 1992 otto pescatori della città di Tiro sono stati uccisi a causa dell’uso di tali esplosivi, oltre al ferimento di molti altri.

Foto di Bilal Qashmar – Un’esclusiva di Raseef22

Gli esplosivi rappresentano un pericolo anche per chi si trova nelle vicinanze mentre vengono lanciati, in quanto possono causare la  morte o il grave ferimento delle persone.

Per quanto riguarda i veleni, il loro pericolo sta nel fatto che eliminano un gran numero di pesci e altre creature, ma anche nell’intossicare le persone che se ne nutrono, causandone a volte la morte.

 

Traduzione di Grazia Parolari “Tutti gli esseri senzienti sono moralmente uguali” -Invictapalestina.org