Lo Stato colono-militare di Israele: Non ci sono “civili” ebrei in Cisgiordania

ll terrorismo dei coloni israeliani è una strategia impiegata da Israele per promuovere le sue conquiste territoriali e la Pulizia Etnica dei palestinesi.

Fonte: English version
Di Robert Inlakesh – 14 luglio 2023Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha recentemente definito il governo di Benjamin Netanyahu il “più estremista” che abbia mai visto e ha indicato gli alleati di coalizione del Primo Ministro israeliano come “parte del problema”.

Le sue osservazioni hanno immediatamente attirato l’attenzione sul Ministro delle Finanze di estrema destra israeliano, Bezalel Smotrich, insieme al Ministro della Sicurezza Nazionale israeliano, Itamar Ben Gvir, e ai coloni illegali della Cisgiordania in generale.

Ma l’estremismo dei coloni israeliani non è limitato alla Cisgiordania, né agli attuali ministri del governo israeliano di estrema destra come Ben Gvir e Smotrich. I coloni israeliani occupano le posizioni più alte nell’esercito e nel governo, mentre gli estremisti gestiscono milizie speciali all’interno dell’esercito israeliano, con la sua approvazione, e inoltre ricevono fondi da organizzazioni di beneficenza statunitensi.

Gli attacchi dei coloni israeliani contro i palestinesi sono in costante aumento negli ultimi anni, con una media di tre episodi violenti al giorno nel 2023, rispetto ai due del 2022 e uno nel 2021, secondo le Nazioni Unite.

Uno dei peggiori attacchi registrati quest’anno è avvenuto il 26 febbraio, quando una milizia di coloni, composta da almeno 400 persone, è scesa su diversi villaggi che circondano la città palestinese di Nablus, incluso il villaggio di Huwara.

L’attacco dei coloni, descritto persino come un Pogrom dall’alto Generale israeliano Yehuda Fuchs, ha provocato l’uccisione di un palestinese, oltre all’incendio di almeno 30 case e 100 automobili.

A sostegno dell’assalto dei coloni, il Ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich ha dichiarato apertamente: “Ritengo che il villaggio di Huwara debba essere spazzato via. Penso che lo Stato di Israele dovrebbe farlo”.

A metà giugno, altri 400 coloni israeliani armati hanno attaccato Turmusaya e i villaggi circostanti, incendiando 30 case e circa 60 auto, provocando inoltre oltre 100 feriti e l’omicidio di un palestinese che cercava di mettere in salvo i figli.

I due membri di estrema destra più noti dell’attuale governo di coalizione israeliano sono i Ministri Smotrich e Ben Gvir, che vivono entrambi in insediamenti illegali ed hanno a lungo militato come attivisti nel Movimento dei Coloni.

Ben Gvir, che ha affrontato una lunga lista di accuse penali che vanno dall’affiliazione a gruppi terroristici all’incitamento al razzismo, risiede nell’insediamento estremista di al-Khalil (Hebron). Smotrich attualmente risiede a Kedumim, un insediamento situato a breve distanza da Yitzhar, l’altra famigerata comunità di coloni.

La loro lista unificata, che correva sotto il nome di Partito del Sionismo Religioso, si è assicurata il terzo maggior numero di voti dal pubblico israeliano e ora detiene la posizione di secondo partito nell’attuale governo di coalizione.

Non “poche mele marce”

Dror Sadot, portavoce di B’Tselem, la principale organizzazione israeliana per i diritti umani, sottolinea che non possiamo sottovalutare il più ampio supporto e sostegno che consente tali azioni. Dice che: “Anche se non fosse l’attuale governo di Ben Gvir e Smotrich, ci sarebbe comunque un regime di Apartheid”.

“Quando è avvenuto il Pogrom di Huwara, avremmo dovuto prestare attenzione al tipo di sostegno che i coloni hanno ricevuto da quei politici. Quello che dicono rivela la verità, rivela i meccanismi in atto che sono sempre stati presenti sotto i governi precedenti”.

Sadot continua: “Non dovremmo parlare della violenza dei coloni come se si trattasse di poche mele marce, o di estremisti, o qualcosa del genere, perché, alla fine, è Israele a permettere tutto ciò”.

Mentre l’attenzione è stata focalizzata su figure come Ben Gvir e Smotrich, la verità è che i coloni della destra radicale occupano posizioni significative all’interno del governo e dell’esercito israeliani.

La recente decisione di lanciare un’invasione di Jenin, ad esempio, è stata fortemente influenzata dalle pressioni delle comunità di coloni. Yossi Dagan, capo del Consiglio Regionale per gli Insediamenti nella Cisgiordania settentrionale, ha svolto un ruolo di primo piano nell’incoraggiare il violento attacco a Jenin, che gli esperti delle Nazioni Unite hanno definito un crimine di guerra.

Tuttavia, le ambizioni di Dagan non si sono fermate qui. Ha invitato il governo a “ordinare all’IDF di lanciare immediatamente un’operazione più ampia, più estesa, più completa e approfondita”.

Radicali nei corridoi del potere

Anche il membro israeliano della Knesset (Parlamento) per il Partito al governo Likud, Avichai Boaron, ha rilasciato dichiarazioni allarmanti. Dopo l’operazione militare a Jenin, Boaron ha suggerito: “Dobbiamo espandere l’operazione militare per includere anche Nablus e Ramallah”.

In particolare, lo stesso Boaron è un attivista dei coloni che ha suscitato clamore per aver usato eufemismi per riferirsi ai palestinesi mentre proponeva i campi di sterminio come soluzione.

Nel 2018, Netanyahu ha pubblicato un post sui social media per celebrare il successo di Avichai Boaron con l’insediamento di Amihai, che è stato costruito nel 2017 come alternativa all’avamposto evacuato dei coloni di Amona, sviluppato illegalmente su terra palestinese, che si era trasformato in una “crisi” interna a Israele.

L’insediamento di Amihai è stato aggiunto all’insediamento illegale di Shiloh, accompagnato dagli avamposti dei coloni di Adei Ad, Geulat Zion e altri, che guarda caso circondano Turmusaya, insieme ad altri villaggi palestinesi che sono stati recentemente bersaglio di numerosi attacchi da parte di milizie di coloni.

Boaron si è recentemente assicurato una posizione nel Partito Likud per sostituire David Amsalem, promosso da Netanyahu a Ministro della Cooperazione Regionale Israeliana. Amsalem è anche un colono della Cisgiordania, della colonia illegale di Ma’alei Adumim, ed è attualmente incaricato di “promuovere i partenariati con gli Stati della regione (il bacino del Mediterraneo) e l’Autorità Palestinese”.

Inoltre, lo stesso Comando dell’esercito israeliano non è immune da questa influenza. Herzi Halevi, l’attuale Capo di Stato Maggiore, risiede nella colonia illegale di Kfar Ha-Oranim in Cisgiordania. La sua nomina a questo ruolo chiave è stata approvata lo scorso anno sotto il governo di Yair Lapid, senza grandi obiezioni.

Avi Moaz, viceministro e capo del Dipartimento Nazionale per l’Identità Ebraica presso l’Ufficio del Primo Ministro, risiede in una roccaforte di insediamenti illegali situata nell’area di Silwan nella Gerusalemme Est Occupata. La sua posizione ha un peso significativo ed è una figura di spicco nel Partito Noam.

Il Direttore Esecutivo del Centro di Ricerca e Sviluppo Bisan, Ubai al-Aboudi, afferma che: “I coloni sono una milizia, questi non sono gruppi civili, la maggior parte di loro sono ideologi, si considerano incaricati di sostituire i palestinesi abitanti dei villaggi palestinesi, appropriarsi delle loro case, e lo chiedono apertamente”.

Le due roccaforti dei gruppi terroristici dei coloni sono situate intorno alle città palestinesi di Al-Khalil e Nablus. La Yeshiva (scuola religiosa ebraica) Od Yosef Hai, nell’insediamento di Yitzhar, è il centro di indottrinamento per molti dei coloni più radicali ed estremisti, dove vengono inculcate loro idee, come, che gli arabi sono un “cancro” e che uccidere bambini non ebrei è lecito.

L’esercito collude con i coloni

Secondo le conclusioni di un rapporto del 2022 pubblicato da B’Tselem sulla violenza dei coloni, gli attacchi non sono perpetrati da “bande di fuorilegge” o “mele marce”, né sono semplicemente “scatti di violenza” o “incidenti insoliti”, ma piuttosto sono una “strategia impiegata dal regime di Apartheid israeliano”.

Un’indagine del 2021 condotta congiuntamente da The Intercept e Local Call ha rilevato che almeno quattro degli 11 palestinesi uccisi in Cisgiordania il 14 maggio di quell’anno erano dovuti ad attacchi congiunti deliberati effettuati da coloni e soldati israeliani.

Nell’attacco congiunto colono-soldati del maggio 2021 contro i palestinesi nel villaggio di Urif, l’esercito israeliano ha confermato in una dichiarazione che uno dei coloni mascherati ripresi nel video mentre sparava contro i palestinesi, insieme ai soldati, proveniva, in realtà, dall’insediamento di Yitzhar ed è lui stesso un soldato israeliano in servizio attivo.

Zvi Sukot, che era un portavoce dell’insediamento di Yitzhar e membro della “Gioventù delle Colline”, ha elogiato l’esercito israeliano per gli attacchi congiunti contro i palestinesi in quel momento. Sukot, che ora è membro della Knesset israeliana come parte dell’attuale governo, si è fatto un nome facendo una campagna per il rilascio di un gruppo di coloni che nel 2015 ha bruciato vivo un bambino palestinese.

I coloni israeliani sono stati colti in flagrante da un video trapelato mentre ballavano a un matrimonio, celebravano l’omicidio del bambino di 18 mesi Ali Dawabsheh e accoltellavano le fotografie della famiglia palestinese che avevano ucciso insieme a lui. Presente al matrimonio anche il legale rappresentante dei coloni terroristi, Itamar Ben Gvir.

Fino al 24 giugno, è stato documentato che i coloni israeliani hanno usato fucili d’assalto forniti dall’esercito israeliano, Colt M4 fabbricati negli Stati Uniti, per sparare ai palestinesi nel villaggio di Umm Safa.

A maggio si è scoperto che i coloni estremisti, pur non avendo conosciuto organizzazioni armate strutturate, sono stati integrati in una speciale unità militare israeliana. I coloni radicali appartenenti alla Gioventù delle Colline sarebbero stati ingaggiati nell’Unità “Frontiera del Deserto” dell’esercito israeliano di recente creazione, dove rappresentano la maggioranza dei componenti dell’Unità e stanno compiendo gravi abusi in tutta la Cisgiordania.

La portavoce di B’Tselem, Dror Sadot, afferma che la sua organizzazione ha “documentato centinaia di casi di violenza dei coloni, durante molti dei quali i soldati erano presenti, e in cui nei casi migliori non intervenivano, e nei casi peggiori si univano ai coloni contro i palestinesi”.

In uno sviluppo spaventoso, il Ministro della Sicurezza Nazionale israeliano Ben Gvir ha ottenuto il permesso di costruire la nuova “Guardia Nazionale” di Israele, che si appresta a diventare una milizia ultranazionalista finanziata con fondi pubblici per servire gli obiettivi estremisti del Movimento dei Coloni israeliani. Uno dei colonnelli israeliani che sta aiutando Ben Gvir a formare la Guardia Nazionale è Efraim Laor, che ha fatto il seguente commento durante una conferenza nel 2019:

“Un nemico deve essere ucciso, non si spara alle cellule terroristiche, gli si spara tra gli occhi, chi non riesce a farlo, 15 cm più in basso. Compresi quelli che sono lì e non partecipano all’attacco. Ma davanti al nemico, non ci si sta a chiedere se è coinvolto o meno, lo è, e deve essere eliminato”.

Enti di beneficenza statunitensi che finanziano gli insediamenti illegali

Il gruppo di coloni appartenenti alla Gioventù delle Colline, spesso descritto come “bande di fuorilegge”, ha collegamenti diretti con il governo israeliano e riceve persino donazioni dagli Stati Uniti. Nel 2008, la Gioventù delle Colline ha inaugurato una nuova era di quella che è stata chiamata violenza “Price-Tag” (Occhio per Occhio), in cui i coloni avrebbero attaccato i civili palestinesi, insieme alle loro moschee, scuole, raccolti e case, per “far pagare un caro prezzo ai palestinesi locali o alle forze di sicurezza israeliane per qualsiasi azione intrapresa contro la loro impresa di insediamento”.

Una di queste figure all’interno di questo contesto è Itay Zar, noto come il primo dei coloni della Gioventù delle Colline, che fondò l’avamposto dei coloni di Havat Gilad nel 2002. È importante notare che gli avamposti degli insediamenti, comprese le “fattorie” dei coloni, sono considerati illegali secondo la legge israeliana.

Tuttavia, molti vengono infine riconosciuti dalle autorità israeliane, come nel caso di Havat Gilad nel 2018. La vicinanza di Havat Gilad all’insediamento di Yitzhar, che ospita una notoriamente radicale Yeshiva, illustra come i sistemi di credenze estremiste siano trasmessi all’interno di queste istituzioni educative religiose.

Si è scoperto che un ente di beneficenza con sede negli Stati Uniti chiamato Fondo Centrale di Israele (Central Fund of Israel – CFI) ha finanziato una Yeshiva estremista, insieme al gruppo Honenu che fornisce fondi legali e sostegno finanziario ai coloni terroristi. CFI opera ancora come ente di beneficenza negli Stati Uniti, nonostante abbia incanalato decine di milioni di dollari a gruppi estremisti radicali nei Territori Palestinesi Occupati.

Secondo Ubai al-Aboudi, esiste una preoccupante rete di enti di beneficenza registrati e con sede negli Stati Uniti, che forniscono sostegno finanziario diretto alle organizzazioni che guidano il Movimento per gli Insediamenti. Questo continuo sostegno finanziario consente a queste organizzazioni di ricevere fondi, perpetuando l’espansione degli insediamenti israeliani.

Il Fondo Terra di Israele (Israel Land Fund – ILF), ad esempio, sostiene l’acquisizione di proprietà immobiliari per i coloni israeliani, fornendo loro assistenza legale e pubblicizzando proprietà nei Territori Occupati. Il finanziatore del Fondo Terra di Israele è il suddetto Fondo Centrale di Israele, che è un ente di beneficenza registrato a New York, ed è anche finanziatore di Regavim, che lavora per espandere il controllo israeliano sulla terra palestinese esercitando pressioni sulle autorità israeliane competenti.

Il Fondo Hebron, registrato direttamente a New York, svolge un ruolo nel finanziamento del progetto di insediamento illegale ad al-Khalil (Hebron). Il finanziatore della Fondazione Ir David, che utilizza le rivendicazioni archeologiche per spostare i palestinesi da Gerusalemme Est, si chiama Friends of (Amici di) Ir David ed è anch’esso registrato a New York.

Allo stesso modo, Ateret Cohanim, che lavora per stabilire una maggioranza demografica ebraica nella Gerusalemme Est Occupata sostituendo le famiglie palestinesi con coloni israeliani, ha il suo finanziatore chiamato Friends of (Amici di) Ateret Cohanim, anch’esso registrato a New York.

Due facce della stessa moneta

I coloni israeliani hanno recentemente attaccato le proprietà dei palestinesi con cittadinanza statunitense, il che, secondo le severe leggi sulla proprietà degli Stati Uniti, dovrebbe costringerli a intervenire e proteggere i propri cittadini. Secondo la legge statunitense, dal 1854 è visto come un obbligo per il Presidente in carica intervenire per proteggere le vite e le proprietà dei cittadini minacciati da potenze straniere.

Anche nei casi di cittadini statunitensi assassinati, non vi è alcuna protezione o pressione significativa applicata al governo israeliano. Nei casi di Shireen Abu Akleh, Omar Asad, Ourwa Hamad e Mahmoud Shalan, tutti cittadini statunitensi, nessuno è stato accusato delle loro uccisioni dalle autorità israeliane.

La concessione di tali finanziamenti da parte dell’amministrazione Biden, unita alla sua incapacità di salvaguardare i propri cittadini, crea una contraddizione in quanto condanna il Movimento per gli Insediamenti mentre inavvertitamente lo incoraggia.

Nel frattempo, il suo governo continua a stanziare finanziamenti per sovvenzionare l’estremismo dei coloni israeliani, mentre il Movimento per gli Insediamenti non fa nulla per proteggere i cittadini americani dalla criminalità israeliana.

La critica pubblica della Casa Bianca all’estremismo israeliano è inconcludente. In realtà, sono poche le misure punitive che Washington è disposta a prendere contro le feroci aggressioni di Israele. Questo, nonostante la crescente evidenza che oggi non c’è separazione tra il governo israeliano e il Movimento dei Coloni.

Robert Inlakesh è un analista politico, giornalista e regista di documentari. È stato corrispondente e residente nei Territori Palestinesi Occupati e ha lavorato con The New Arab, RT, Mint Press, MEMO, Quds News, TRT e Al-Mayadeen English.

Traduzione: Beniamino Rocchetto – Invictapalestina.org