Gaza: Israele intensifica gli omicidi premeditati e gli attacchi dei cecchini contro i civili palestinesi

Dall’inizio dell’attacco militare israeliano alla Striscia di Gaza, insieme alle incursioni terrestri iniziate alla fine dello scorso ottobre, centinaia di civili palestinesi sono stati uccisi o feriti dai cecchini israeliani e dai droni quadricotteri.

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Dell’Osservatorio Euro-Mediterraneo per i Diritti Umani – 11 febbraio 2024

Ginevra – L’esercito israeliano ha intensificato gli omicidi premeditati, le esecuzioni sommarie e le uccisioni extragiudiziali contro civili palestinesi attraverso il fuoco diretto con cecchini e droni in varie regioni della Striscia di Gaza, come parte della sua Guerra Genocida, in corso dal 7 ottobre.

Israele sta decimando la popolazione palestinese in massa attraverso attacchi aerei e di artiglieria e accelerando l’esecuzione di uccisioni extragiudiziali. Queste azioni costituiscono Crimini di Guerra e Crimini contro l’Umanità ai sensi dello Statuto di Roma, Legge fondamentale della Corte Penale Internazionale.

L’Osservatorio Euro-Mediterraneo ha documentato numerose operazioni di tiro, uccisioni ed esecuzioni israeliane che hanno preso di mira principalmente i civili nei centri di accoglienza, negli ospedali, nelle strade e nelle aree residenziali popolate.

Uno di questi episodi è avvenuto il 4 febbraio, quando un drone israeliano “quadricottero” ha sparato e ucciso il cittadino palestinese di 49 anni, Jihad Muhammad Al-Dardasawi del quartiere di Al-Turkman nella zona di Shuja’iya a Est della Città di Gaza. L’analisi preliminare del corpo di Al-Dardasawi ha rivelato che era stato il bersaglio del fuoco diretto, riportando molteplici ferite da proiettile, di cui almeno quattro alla schiena e una alla coscia.

Akram Al-Dardasawi ha informato la squadra dell’Osservatorio Euro-Mediterraneo che suo fratello Jihad è stato ucciso da colpi di arma da fuoco israeliani mentre si dirigeva in bicicletta da casa sua al complesso medico al-Shifa nella Città di Gaza per consegnare cibo al fratello ferito. Ha aggiunto che Jihad è stato successivamente sepolto nel cortile di una delle scuole-rifugio a Est della Città di Gaza.

Almeno otto palestinesi sono stati uccisi da cecchini israeliani in operazioni di tiro in varie parti della città di Khan Yunis, nel Sud della Striscia di Gaza, durante le prime ore di venerdì 9 febbraio.

Giovedì pomeriggio è giunta una notizia riguardante il recupero dei corpi di sei persone e il loro trasferimento al complesso medico Nasser a Khan Yunis, nel Sud della Striscia di Gaza, dopo che erano stati uccisi da cecchini dell’esercito israeliano mentre tentavano di procurarsi acqua potabile vicino a all’ospedale.

Lo stesso giorno,sono pervenuti rapporti sulla morte di due palestinesi e del grave ferimento di un terzo dopo che un drone quadricottero israeliano ha aperto il fuoco contro una scuola per rifugiati vicino al complesso scolastico Al Awda, a Est di Khan Yunis.

Mercoledì mattina, le squadre dell’Osservatorio Euro-Mediterraneo hanno documentato la morte di una ragazza di 14 anni, Ru’a Atef Qadeeh, che è stata colpita da cecchini dell’esercito israeliano davanti al cancello dell’Ospedale Nasser a Khan Yunis. L’adolescente stava cercando di andare a prendere l’acqua in una zona vicina.

Inoltre, martedì 4 febbraio, poco prima di mezzogiorno, Muhammad Diab Abdel Qader Barhoum, è stato colpito e ucciso da un drone quadricottero mentre si dirigeva verso la città di Al-Nasr, a Nord della città di Rafah, per nutrire le sue pecore.

Il 2 febbraio, quattro palestinesi, tra cui la direttrice del Dipartimento Giovani e Volontari, Hadaya Hamad, sono stati uccisi da cecchini dell’esercito israeliano posizionati intorno alla Mezzaluna Rossa Palestinese a Khan Yunis.

Il 31 gennaio, la guardia di sicurezza dell’Ospedale Al-Amal di Khan Yunis, gestito dalla Mezzaluna Rossa, è stata uccisa, colpita da cecchini israeliani mentre si trovava vicino alla porta sul retro dell’ospedale.

Dall’inizio dell’attacco militare israeliano alla Striscia di Gaza, insieme alle incursioni terrestri iniziate alla fine dello scorso ottobre, centinaia di civili palestinesi sono stati uccisi o feriti dai cecchini israeliani e dai droni quadricotteri.

L’esercito israeliano ha iniziato a utilizzare i droni quadricotteri in modo sistematico e diffuso per effettuare esecuzioni premeditate ed extragiudiziali di civili palestinesi. Questi droni vengono utilizzati in particolare contro i civili che tentano di rientrare e di ispezionare le proprie case dopo che l’esercito israeliano si è ritirato dall’area dove si sono verificate incursioni e rastrellamenti.

Secondo il Ministero della Sanità palestinese, gli operatori sanitari hanno notato che i corpi della maggior parte delle vittime di esecuzioni e uccisioni sul campo mostravano segni di colpi di arma da fuoco insoliti, diversi dai normali colpi di arma da fuoco in quanto lasciano una forma diversa sul corpo della vittima quando vi penetrano, poiché sono non proiettili sparati da armi tipo fucile ma da droni quadricotteri.

L’esercito israeliano ha convertito questo drone, originariamente progettato per la fotografia, in un’arma aerea per la raccolta di informazioni e successivamente l’ha utilizzato per l’esecuzione deliberata e diretta di obiettivi civili.

Sviluppati dalle industrie militari israeliane, i droni quadricotteri sono droni di un metro di diametro con varie caratteristiche e funzioni tattiche. Sono facili da programmare e da utilizzare elettronicamente da remoto, con una linea simile a quella degli elicotteri.

Questi droni sono dotati di strumenti di ascolto molto precisi e di videocamere di alta qualità. Possono svolgere compiti militari aggiuntivi come sparare e trasportare bombe e possono essere modificati per diventare droni suicidi.

In un rapporto presentato ai Relatori Speciali delle Nazioni Unite e al Procuratore della Corte Penale Internazionale, l’Osservatorio Euro-Mediterraneo ha documentato, lo scorso dicembre, dozzine di casi di esecuzioni sul campo effettuate dall’esercito israeliano nella Striscia di Gaza, e chiesto un’indagine immediata su questi crimini e che i responsabili siano ritenuti responsabili per rendere giustizia a tutte le vittime.

L’Osservatorio Euro-Mediterraneo ha invitato le suddette parti a prendere posizione contro le diffuse operazioni di uccisione effettuate dalle forze israeliane contro i civili palestinesi, in particolare le esecuzioni sul campo e le eliminazioni fisiche nella Striscia di Gaza.

L’Osservatorio Euro-Mediterraneo chiede inoltre la creazione di una squadra legale internazionale, l’impegno a garantirne l’ingresso nella Striscia di Gaza e l’avvio di un’indagine su questi e altri casi di civili palestinesi uccisi dalle forze israeliane.

L’Osservatorio Euro-Mediterraneo ha ribadito che i Relatori Speciali delle Nazioni Unite e il Procuratore della Corte Penale Internazionale devono istituire commissioni internazionali che visitino la Striscia e documentino l’entità dei crimini di Israele contro i civili palestinesi.

Va sottolineato che queste esecuzioni israeliane violano gli standard internazionali e il diritto alla vita sancito dall’Articolo 3 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, oltre all’Articolo 6 del Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici, che stabilisce: “Ogni essere umano ha il diritto intrinseco alla vita. Questo diritto è protetto dalla legge. Nessuno potrà essere arbitrariamente privato della propria vita”.

Traduzione: Beniamino Rocchetto – Invictapalestina.org
 
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