La definizione di antisemitismo dell’IHRA mette a tacere la solidarietà

La solidarietà globale con la Palestina è minacciata da una definizione di antisemitismo che fonde il liguaggio critico nei confronti di Israele con il fanatismo contro gli ebrei.

Fonte – English version

Di Rowan Gaudet – 29 Settembre 2020

La recente adozione della controversa definizione di antisemitismo dell’IHRA per mettere a tacere il dibattito politico sulla Palestina mostra quanto sia un’arma pericolosa.

Approvata originariamente dall’Alleanza Internazionale per la Memoria dell’Olocausto (International Holocaust Remembrance Alliance – IHRA) nel 2016, la definizione effettiva all’interno della Definizione Pratica di Antisemitismo (Working Definition of Anti-Semitism) dell’IHRA è vaga ma non particolarmente controversa.

La minaccia del linguaggio critico nei confronti di Israele sorge con gli 11 esempi asserviti al modo in cui la definizione dovrebbe essere applicata.

Molti di questi esempi estendono l’antisemitismo alle discussioni su Israele, come negare al popolo ebraico il diritto all’autodeterminazione.

Qualsiasi dichiarazione considerata delegittimante verso Israele, come definirla un’istituzione razzista, è quindi considerata antisemita per impostazione predefinita.

La definizione pratica di antisemitismo dell’IHRA contiene un paragrafo che consente la critica di Israele.

Nonostante ciò, l’associazione canadese Voci Ebraiche Indipendenti (Independent Jewish Voices Canada) ha documentato più di due dozzine di casi in cui la definizione dell’IHRA viene utilizzata per zittire il Movimento per la Difesa dei Diritti Palestinesi in Europa e Nord America.

Studenti presi di mira

Alla fine del 2019, Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo che fonde le critiche a Israele con il fanatismo antiebraico, adottando il linguaggio della definizione dell’IHRA.

Poco dopo, il Dipartimento dell’Istruzione degli Stati Uniti ha iniziato a indagare sull’Università della California a Los Angeles per aver ospitato la conferenza nazionale degli Studenti per la Giustizia in Palestina l’anno precedente.

La denuncia contro l’Università della California, presentata da un’organizzazione  sionista riconosciuta, afferma che l’associazione Studenti per la Giustizia in Palestina è un “fronte terroristico” e che la conferenza era un “attacco contro gli studenti ebrei”.

Nel frattempo, nel Regno Unito, la studentessa di giurisprudenza Malaka Shwaikh ha subito attacchi per i commenti che ha fatto su Israele dopo essere stata eletta nel sindacato studentesco dell’Università di Exeter nel febbraio 2017.

I giornali sono stati costretti a rettificare, modificare i titoli e scusarsi per le false affermazioni fatte su Shwaikh.

Shwaikh, che in precedenza aveva contribuito a organizzare una marcia contro l’antisemitismo, ha affermato che “l’obiettivo di questi attacchi è intimidire coloro che difendono i diritti dei palestinesi, al fine di scoraggiare chiunque dall’attivismo pro-palestinese”.

Due anni dopo, un consiglio di Londra ha rifiutato lo spazio per la raccolta fondi dell’associazione “The Big Ride for Palestine” per acquistare attrezzature sportive destinate ai bambini di Gaza. Le richieste di libertà di informazione hanno rivelato che i funzionari temevano che l’evento potesse contravvenire alla definizione dell’IHRA a causa dei riferimenti all’apartheid e alla pulizia etnica presenti sul sito web di The Big Ride for Palestine.

Solidarietà messa a tacere

La Definizione Pratica dell’IHRA è stata usata per colpire la solidarietà degli afroamericani con la Palestina poiché i gruppi sionisti percepiscono la lotta intersezionale come una minaccia strategica.

Nel 2018, Emory Douglas, che ha lavorato come Ministro della Cultura per il Black Panther Party, è stato accusato di fomentare l’odio antisemita per aver mostrato un’immagine raffigurante il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu e Hitler con il testo “colpevole di genocidio” durante una conferenza ospitata presso l’Università del Michigan.

Nel frattempo in Germania, il filosofo post-coloniale camerunese Achille Mbembe è stato accusato di antisemitismo per aver tracciato somiglianze tra l’apartheid israeliano e quello sudafricano, mettendo in discussione la “legittimità” di Israele.

La solidarietà ebraica con la Palestina non è stata risparmiata dall’essere diffamata come antisemita.

Dopo la sparatoria di massa in una sinagoga a Pittsburgh e il mortale bombardamento israeliano a Gaza nel 2018,   Students for Justice in Palestine and Jewish Voice for Peace hanno pianificato una veglia congiunta presso l’Università della California, nel campus di Berkeley.

Gli organizzatori hanno dovuto affrontare una reazione ostile, tra cui una denuncia presentata al Dipartimento dell’Istruzione degli Stati Uniti sostenendo, tra le altre cose, che la veglia avrebbe ritratto Israele come una nazione razzista, azione che rientra nella definizione di antisemitismo dell’IHRA.

Di fronte a questa pressione la veglia pubblica fu cancellata e l’evento si tenne privatamente fuori dal campus universitario.

In Germania, la Banca per l’Economia Sociale ha indagato e alla fine ha chiuso il conto di  Jewish Voice for a Just Peace in the Middle East, un gruppo che sostiene il Movimento di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS) a sostegno dei diritti dei palestinesi.

La banca aveva subito pressioni da parte del governo israeliano e dei suoi sostenitori locali, ritrovandosi nell’elenco dei 10 peggiori episodi antisemiti mondiali del Centro Simon Wiesenthal per il 2018 per aver inizialmente mantenuto il conto deposito di  Jewish Voice for a Just Peace in the Middle East.

Secondo Iris Hefets di Jewish Voice, la banca si è basata sulla definizione dell’IHRA nella sua decisione di chiudere il conto del gruppo, la prima chiusura di un conto appartenente a un’organizzazione ebraica nella Germania del dopoguerra.

Quasi 30 paesi hanno adottato la definizione IHRA, tra cui Francia, Italia, Argentina, Grecia e Canada. Anche molti governi locali l’hanno adottata. La definizione di antisemitismo dell’IHRA è una grave minaccia per il Movimento di Solidarietà Palestinese in tutto il mondo.

Rowan Gaudet è membro di Independent Jewish Voices Canada e conduce ricerche per la sua campagna No IHRA lanciata nel 2019.

Trad: Beniamino Rocchetto – Invictapalestina.org

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