Israele richiede che gli agricoltori di Gaza, se vogliono esportare i pomodori, debbano rimuoverne le corone.

I palestinesi nell’enclave assediata affermano che rimuovere la corona richiederà più tempo e porterà il frutto a marcire più rapidamente

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di Mustafa Abu Sneineh – 23 giugno 2021

Immagine di copertina: Un palestinese lavora in una fabbrica di pasta di pomodoro nel campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza (File pic/AFP)

Le autorità israeliane hanno posto una nuova restrizione ai coltivatori di pomodori palestinesi nella Striscia di Gaza assediata, che porterà a marcire più rapidamente le loro spedizioni di verdura destinate ai mercati della Cisgiordania occupata e dei paesi arabi.

Il ministero dell’Agricoltura della Palestina ha detto mercoledì che Israele ha chiesto agli agricoltori di rimuovere la corona del pomodoro – vale a dire il sepalo e il pedicello di ogni pomodoro che cresce dal fiore e che mantiene  il frutto attaccato allo stelo – prima di consentire ai camion di passare attraverso il valico di Karm Abu Salem.

Non c’è stata alcuna spiegazione immediata da parte delle autorità israeliane sul motivo per cui hanno chiesto la rimozione.

Israele ha imposto un blocco terrestre, aereo e marittimo contro la Striscia di Gaza dal 2007, controllando il movimento dei camion in transito verso Israele e la Cisgiordania attraverso al-Mintar, Awdeh e Karm Abu Salem, tre valichi amministrati dall’esercito israeliano riservati  al commercio.

Il ministero ha affermato che mercoledì 110 tonnellate di vari ortaggi e frutta sono stati autorizzati a passare dalla Striscia di Gaza alla Cisgiordania, dopo che negli ultimi 43 giorni i valichi erano rimasti chiusi.

Il ministero ha affermato che la nuova regola israeliana per i pomodori è “impossibile” da rispettare e ha affermato di aver respinto “i nuovi ostacoli posti dall’occupazione israeliana e la sua condizione di cambiare gli standard di commercializzazione di alcuni prodotti agricoli per poter attraverso il valico di Karm Abu Salem”.

Ha anche aggiunto che i clienti preferiscono acquistare i pomodori con la corona, singolarmente o in maggiore quantità.

In un video pubblicato sui social media, un agricoltore palestinese di Gaza si è lamentato del fatto che rimuovere la corona richiederebbe tempo extra e porterebbe il pomodoro a deteriorarsi più velocemente.

Ha detto che per essere spedito a Ramallah, Nablus, Jenin e Hebron, il suo raccolto di pomodori avrebbe dovuto aspettare al valico tre giorni nei camion prima di poter passare.

“E quando finalmente passerà, dal momento in cui abbiamo tolto il sepalo, il pomodoro comincerà a deteriorarsi  e a marcire… Quando consegneremo il pomodoro, sarà già marcio e nessuno lo comprerà, ” ha detto, aggiungendo che avrebbe avuto anche bisogno di lavoratori extra per soddisfare le nuove restrizioni israeliane.

“Uso improprio di pesticidi”

Israele aveva precedentemente bloccato la spedizione di pomodori in Cisgiordania e nei mercati arabi citando “un uso improprio di pesticidi”.

Le fazioni armate palestinesi, tra cui Hamas e la Jihad islamica, hanno combattuto contro Israele  per 11 giorni a maggio dopo il violento assalto israeliano alla moschea al-Aqsa e la repressione dei manifestanti palestinesi in Cisgiordania, Gerusalemme Est occupata e città miste all’interno di Israele.

Gli agricoltori palestinesi di Gaza, che dipendono finanziariamente dalla spedizione dei loro raccolti, in particolare fragole, fiori, pomodori e ciliegie, ai mercati palestinesi e arabi, affermano di aver subito una perdita totale di oltre 16 milioni di dollari da maggio a seguito della chiusura dei valichi da parte di Israele.

Da maggio, Israele ha bloccato l’ingresso a Gaza di quasi 6.500 camion che trasportavano carichi di oli, pneumatici e parti di automobili tra le altre merci, mentre ad altri 300 camion carichi di verdure, vestiti e mobili è stato negato il permesso di uscire dall’enclave, secondo la Camera di Commercio del Distretto di Gaza.

I palestinesi nella Striscia di Gaza assediata soffrono già per la mancanza di materiali essenziali per l’edilizia , scopi medici, infrastrutture e manifattura.

 

Trad: Grazia Parolari “Tutti gli esseri senzienti sono moralmente uguali” -Invictapalestina.org