AMNESTY INTERNATIONAL DEVE ESSERE MESSA A TACERE!

I pannelli luminosi che riportano la denuncia di Amnesty e la condanna dell’Apartheid israeliano devono spegnersi a Torino e mai accendersi a Milano.

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Immagine di copertina: Manifesto previsto per l’esposizione di MILANO censurato.

Per la seconda volta, dopo Firenze, affissioni realizzate da gruppi solidali con la popolazione palestinese che denunciano il sistema di apartheid israeliano, come fatto da Amnesty International in un rapporto del febbraio 2022, vengono contestate o censurate, unitamente a espressioni di condanna e sconcerto per l’uso di tale termine del diritto internazionale, come se s’ignorasse che proprio in Israele di ciò si parla e da anni.

Tina Marinari – responsabile nazionale campagne Amnesty International – Italia.

 

Roma 30 dicembre 2022 – REDAZIONE INVICTAPALESTINA

aggiornamento ore 21 venerdì 30 dic.

Comunicato Stampa (Press release in English follows)

Provvedimenti adottati come quello dell’azienda dei trasporti torinesi, con la scusa che si tratterebbe di messaggi di connotazione politica, sono un tipico sostegno all’impunità di cui lo stato d’Israele beneficia da decenni. Ma non è rimuovendo la parola apartheid o applicando il silenzio che la situazione dei diritti umani dei palestinesi migliorerà.

I pannelli luminosi che riportano la denuncia di Amnesty e la condanna dell’Apartheid israeliano devono spegnersi a Torino e mai accendersi a Milano.

TORINO: Piazza XVIII Dicembre pannello illuminato il 21 dicembre 2022 e spento il 29 dicembre 2022

I contratti stipulati sono stati rescissi unilateralmente.

l’Azienda Trasporti GTT, proprietaria degli impianti a Torino, non ammette messaggi di “connotazione politica”  e  Mondadori  a MILANO inibisce il caricamento di messaggi con richiamo ad “attività politiche”.

Eppure l’agenzia incaricata della pubblicità prima della conclusione del contratto aveva interpellato il suo ufficio legale di fiducia ed anche il Consiglio dell’Ordine dei giornalisti come sempre fa quando il messaggio non è meramente  commerciale. Il parere era stato a favore della conclusione del contratto avendo gli esperti constatato che si riportavano brani della pubblica denuncia di Amnesty.

Poi, evidentemente, qualcosa e qualcuno sono intervenuti. E’ facile immaginare pressioni, minacce, ricatti, disdette di più lucrosi contratti. Così il parere giuridico soccombe dinanzi alla forza del ricatto.

nb. In mattinata (30/12/2022) L’azienda pubblicitaria si è dichiarata disponibile a trovare altre forme per pubblicizzare il nostro messaggio indipendentemente dai gestori degli spazi precedentemente concordati, noi siamo disponibili chiaramente a proseguire la nostra campagna con le nuove opportunità che saranno proposte.

Auspichiamo un intervento di Amnesty International dinanzi a questo ennesimo sopruso (Arrivato puntuale, vedere inizio articolo a firma di Tina Marinari) .

Per i sionisti e chi li sostiene la violazione dei diritti umani deve essere denunciata e condannata se realizzata in Iran e in Afghanistan ma no se in Israele e in Palestina.

Per i sionisti la battaglia per i capelli sciolti ( e il loro significato) e per il diritto allo studio e al lavoro è più importante della battaglia per il diritto alla vita e alla libertà.

In Palestina si può uccidere, espropriare, arrestare e discriminare senza che possa alzarsi una voce di protesta, sia essa internazionale ( Human Rights Watch e Amnesty International) sia essa israelo-palestinese ( B’Tselem e Al Aq).

Ringraziamo tutti/e coloro che hanno contribuito che, siamo certi, continueranno più decisi che mai nella lotta per la liberazione del popolo palestinese.

Seguiranno indicazioni sullo sviluppo della situazione e su come procederà la “CAMPAGNA APARTHEID IN PALESTINA” perchè non sarà certamente la censura a TORINO e MILANO a fermarci!

Press release

Rome December 30th, 2022 – INVICTAPALESTINA EDITORIAL BOARD updated at 12 p.m. on Friday 30th of December.

The lightboxes displaying Amnesty’s denunciation and condemnation of Israeli apartheid are to be switched off in Turin and to never be lit in Milan. The contracts entered into were unilaterally terminated. The reason provided for this is that both the GTT Company, the public transport provider in Turin, and the Mondadori Group, in Milan, do not support any political advertising.

Yet, the agency in charge of the advertisement, before stipulating the contract, had consulted with its trusted Legal Office and also with the Council of the Italian Journalists’ Association, as it usually does when the message of the advertisement is not merely commercial.

The experts gave the go-ahead for such contract as the advertisement included passages from Amnesty International official report alleging apartheid in Israel. Then, eventually, something – or better someone- intervened. It is plausible to imagine pressures, threats, and blackmails to cancel more lucrative contracts. Thus, the legal opinion succumbs to the force of blackmailing.

N.B. In the morning (30/12/2022), the advertising company declared its willingness to find other ways to advertise our message, regardless of the decision taken by the managers of the previously agreed spaces. We are clearly open to continue our campaign with the new opportunities that will be proposed.

Our hope is that Amnesty International will intervene to deal with this latest abuse. For the Zionists and those who support them, human rights violations must be denounced and condemned if they are perpetrated in Iran and Afghanistan, but not if they are perpetrated in Israel and Palestine. For the Zionists, the hair cutting protest (and its meaning) and women’s right to study and work are more important than the Palestinian people’s struggle for life and freedom.

For the Zionists, in Palestine it is acceptable to murder, dispossess, arrest, and discriminate people and thus, both international (Human Rights Watch and Amnesty International) and Israeli-Palestinian (B’Tselem and Al-Haq ) human rights organisations are prevented from raising voices of protest. We thank all those who contributed who will surely be more determined than ever in continuing to support the Palestinian people’s struggle for freedom.

More details on the development of the situation and on how the “APARTHEID IN PALESTINE CAMPAIGN” will proceed will follow.

It won’t certainly be the censorship in TURIN and MILAN to stop us!

 

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