La Guardia Nazionale di Ben-Gvir: un esercito privato nelle mani di un estremista

Al suprematista ebreo di estrema destra è stata promessa una Guardia Nazionale armata gerarchicamente indipendente dalla polizia israeliana.

Fonte: https://www.newarab.com

Di Jessica Buxbaum – 4 aprile 2023

Domenica scorsa, il Parlamento israeliano ha approvato l’istituzione di una forza armata che potrebbe essere sotto il controllo del Ministro della Sicurezza Nazionale di estrema destra Itamar Ben-Gvir.

Con un potenziale di 2.000 uomini tra cui agenti della Polizia di Frontiera, riservisti dell’esercito e civili, la cosiddetta “Guardia Nazionale” mira ad affrontare la “criminalità nazionalista” con una forte attenzione alle città con una numerosa popolazione palestinese.

Mentre l’istituzione di una tale forza potrebbe richiedere mesi, l’opposizione ad essa è stata immediata e diffusa con sia i palestinesi che gli israeliani che vedono la controversa unità come una grave minaccia.

Il precedente governo israeliano ha compiuto i primi passi nella creazione di una forza di polizia ausiliaria in risposta alle proteste filo-palestinesi contro l’assalto di Israele alla Moschea di Al-Aqsa e alla Striscia di Gaza assediata nel maggio 2021. Il governo è caduto prima che l’iniziativa si concretizzasse.

Attivisti e gruppi della società civile hanno condannato la rinascita della Guardia Nazionale da parte di Ben-Gvir, descrivendola come una milizia che incoraggerà i coloni israeliani e aumenterà la violenza contro i palestinesi.

“Questo non solo approfondisce la disuguaglianza, ma costruisce due sistemi di applicazione della legge paralleli, uno solo per i palestinesi”, ha detto Adi Mansour, un avvocato di Adalah, il Centro Legale per i Diritti delle Minoranze Arabe in Israele.

Durante la rivolta palestinese del maggio 2021, civili israeliani armati hanno attaccato i palestinesi e le loro proprietà sotto la protezione delle forze dell’ordine. Ora, i critici affermano che la forza armata di Ben-Gvir opererà in modo simile alla violenza del maggio 2021, ma con molta più potenza.

“Immaginate quello che è successo nel maggio 2021 su una scala completamente nuova sostenuto dallo Stato, e civili armati con autorità di polizia che garantisse loro l’immunità totale per fare tutto ciò che vogliono fare”, ha detto Mansour.

I dettagli sulla portata della milizia di Ben-Gvir rimangono oscuri, ma i resoconti dei media suggeriscono che il Ministro della Sicurezza Nazionale potrebbe reclutare da organizzazioni come HaShomer HaChadash (I Nuovi Guardiani), un gruppo sionista che opera come milizia e ha il compito di difendere i terreni agricoli.

 

 Un manifesto elettorale mostra il leader del partito israeliano di estrema destra Otzma Yehdit (Potere Ebraico) Itamar Ben-Gvir, nella città di Katzrin, nelle alture del Golan annesse a Israele, il 19 ottobre 2022. (Getty)

“Stiamo parlando di individui ideologicamente fanatici che saranno equipaggiati come un esercito”, ha detto Sally Abed, responsabile dello sviluppo di Standing Together (Restare Uniti), un movimento pacifista congiunto ebraico-palestinese.

Non prevede che Ben-Gvir ordini alla sua guardia di uccidere i palestinesi, ma prevede che provocherà attacchi: “Ben-Gvir cercherà di incitare una violenza superiore a quella del maggio 2021”, ha detto Abed.

La brutalità della polizia in Israele ha raggiunto livelli terrificanti durante gli eventi del maggio 2021, con segnalazioni di torture e percosse da parte delle forze dell’ordine contro manifestanti e passanti. L’aggressione non si è placata, con alcuni che sostengono che la nuova coalizione di estrema destra israeliana stia intensificando la violenza della polizia.

Sul quotidiano israeliano Haaretz, l’ex deputato beduino Taleb Al-Sana, ha descritto il recente e fatale omicidio da parte della polizia del beduino Mohammed Khaled Alasibi:  “la continuazione della politica di incitamento perseguita da Ben-Gvir contro i palestinesi e contro la comunità araba, e arrivata anche agli agenti di polizia”.

Palestinesi e israeliani sotto minaccia

Mentre i palestinesi sono l’obiettivo più visibile della forza, anche le associazioni della società israeliana temono di essere a rischio.

Il dottor Yair Wallach, uno storico israeliano, ha spiegato che tra le manifestazioni antigovernative di massa che stanno investendo Israele, i manifestanti temono che la forza di Ben-Gvir possa essere usata anche contro di loro.

Nelle ultime settimane, la polizia ha usato la forza per reprimere i manifestanti durante le manifestazioni contro le modifiche giudiziarie proposte dal governo. Inoltre, gli estremisti di destra a favore della revisione giudiziaria hanno condotto contromanifestazioni, spesso con l’obiettivo di attaccare i manifestanti.

“Legittima la violenza che continuiamo a vedere contro i manifestanti a Tel Aviv e Gerusalemme Est”, ha detto Wallach. “Normalizza quel tipo di violenza da vigilante”.

Abed di Standing Together ha sottolineato che le comunità già bersaglio della brutalità della polizia in Israele, come etiopi, ebrei ultraortodossi ed ex cittadini dell’Unione Sovietica, potrebbero subire una maggiore aggressione sotto una milizia agli ordini di Ben-Gvir.

Il Parlamento israeliano ha approvato la riduzione del bilancio di oltre 40 ministeri dell’1,5% per finanziare la forza di Ben-Gvir con un costo stimato di un miliardo di shekel (circa 255.000 euro). Questi tagli ad ampia portata, aggiunge Abed, andranno anche a scapito delle comunità minoritarie.

“Chi saranno i più danneggiati da questi tagli? Le persone emarginate”, ha detto Abed.

Le preoccupazioni relative alla nuova forza di Ben-Gvir non sono riservate solo a coloro che vivono a ovest della Linea Verde, il confine che di fatto separa Israele dalla Cisgiordania occupata. Anche i palestinesi nei Territori Occupati lanciano l’allarme sulla nuova forza armata.

Younes Arar, direttore delle pubbliche relazioni internazionali e dei media per la Commissione per la Colonizzazione e la Resistenza al Muro dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina, ha affermato che le precedenti condanne penali di Ben-Gvir rendono il suo processo decisionale e la sua dirigenza instabili e imprevedibili.

“Non si può prevedere come gestirà questa milizia”, ​​ha detto Arar, sostenendo che l’unità sarà usata contro i palestinesi in Israele e in Cisgiordania.

“L’obiettivo principale è esercitare la massima pressione sui palestinesi, sia lì che qui, usando atti terroristici contro i cittadini per sottometterli”, ha detto Arar. “Riguarda ogni palestinese. Ogni palestinese è un bersaglio”.

Jessica Buxbaum è una giornalista corrispondente da Gerusalemme per MintPress News che copre Palestina, Israele e Siria. Il suo lavoro è apparso su Middle East Eye, The New Arab e Gulf News.

Traduzione: Beniamino Rocchetto – Invictapalestina.org