Gli Stati Uniti coinvolti nell’operazione israeliana a Nuseirat che ha ucciso oltre 200 palestinesi

Quattro prigionieri rilasciati e portati in ospedale mentre le bombe israeliane colpiscono il centro di Gaza

Fonte: English version

di Staff di MEE, 8 giugno 2024Immagine di copertina: Soldati delle forze speciali israeliane salgono a bordo di un elicottero militare CH-53 Sea Stallion prima di partire dall’eliporto del centro medico Sheba Tel-HaShomer a Ramat Gan l’8 giugno 2024 (Jack Guez/AFP)

L’esercito israeliano ha avuto il sostegno degli Stati Uniti per salvare quattro prigionieri di Gaza in una “complessa operazione diurna” a Nuseirat che ha ucciso oltre 200 palestinesi.

Un funzionario statunitense ha dichiarato ad Axios che la cellula statunitense in Israele ha “sostenuto” lo sforzo per salvare i prigionieri.
In seguito, la CNN ha riferito che un funzionario statunitense ha affermato che la cellula americana è una squadra che dal 7 ottobre supporta Israele nella raccolta di informazioni.

L’agenzia di stampa ha riferito che “una fonte che ha familiarità con la questione” ha detto che non c’erano “scarponi statunitensi sul terreno” durante l’operazione di sabato.

In precedenza, sabato, l’esercito aveva dichiarato di aver “preso di mira le infrastrutture terroristiche nell’area di Nuseirat”, a nord della città di Deir al-Balah, nel centro dell’enclave assediata.
L’ufficio stampa del governo palestinese a Gaza ha dichiarato che il bilancio delle vittime dell’attacco israeliano al centro di Gaza ha raggiunto almeno 210, con altri 400 feriti.

Il ministero della Sanità palestinese ha confermato che un gran numero di morti e feriti palestinesi è arrivato all’ospedale Al-Aqsa Martyrs. La maggior parte di loro erano bambini e donne.

“L’occupazione ha annientato il campo profughi di Nuseirat. Civili innocenti e disarmati sono stati bombardati nelle loro case. Non ho mai visto nulla di simile. È una catastrofe”, ha raccontato Nidal Abdo a Middle East Eye.

“Sono venuto dal campo fino a qui, in ospedale, a piedi. Non posso descrivere come siamo fuggiti. Ho visto bambini morti e parti di corpi sparsi ovunque mentre fuggivamo. Nessuno era in grado di soccorrerli. Ho visto un uomo anziano ucciso su un carro trainato da animali.

“Nuseirat veniva annientata. Era un inferno”.

Sabato Hamas ha rilasciato una dichiarazione in cui condanna la complicità degli Stati Uniti nell’operazione.
Ha dichiarato: “La partecipazione americana all’operazione criminale che è stata condotta oggi dimostra ancora una volta il ruolo complice dell’amministrazione americana, la sua piena partecipazione ai crimini di guerra commessi nella Striscia di Gaza, e la falsità delle sue posizioni dichiarate sulla situazione umanitaria e la sua preoccupazione per le vite dei civili”.

Hamas ha affermato che l’annuncio del “rilascio di un certo numero di suoi prigionieri” a Gaza, riferendosi ai prigionieri israeliani salvati, non cambierà il “fallimento strategico di Israele nella Striscia di Gaza” dopo otto mesi di “massacri, genocidio, assedio e fame”.
“La nostra valorosa resistenza mantiene ancora il maggior numero di prigionieri in suo possesso ed è in grado di aumentarne la resa”, si legge nella dichiarazione.

I quattro prigionieri israeliani salvati si chiamano Noa Argamani, Almog Meir Jan, Andrey Kozlov e Shlomi Ziv.
I quattro, che secondo quanto riferito sono in buona salute, sono stati portati all’ospedale di Tel Hashomer per ulteriori valutazioni.
Tutti e quattro erano stati catturati da Hamas il 7 ottobre al festival musicale Supernova.
Le immagini di sabato sembravano mostrare Argamani che abbracciava il padre dopo essere stata liberata.

“L’eroica operazione dell’esercito israeliano che ha liberato e riportato a casa Noa Argamani, Shlomi Ziv, Andrey Kozlov e Almog Meir Jan è un trionfo miracoloso”, ha dichiarato in un comunicato il Forum delle famiglie degli ostaggi e dei dispersi.

L’attacco del 7 ottobre ha causato 1.171 morti e centinaia di israeliani sono stati portati a Gaza; si ritiene che 116 dei 251 sequestrati siano ancora detenuti a Gaza.

All’inizio di questa settimana, l’esercito israeliano ha annunciato di aver verificato la morte di quattro israeliani detenuti da Hamas, sulla base di nuove informazioni acquisite.

Secondo il quotidiano israeliano Haaretz, l’esercito israeliano stava verificando se fossero stati uccisi dal gruppo. Tutti e quattro i prigionieri erano vivi quando sono entrati a Gaza.

Si ritiene che Chaim Peri, 79 anni, Amiram Cooper, 84 anni, Yoram Metzger, 80 anni, e Nadav Popplewell, 51 anni, si trovassero insieme nell’area di Khan Younis e fossero morti insieme diversi mesi fa.

A dicembre, Hamas ha pubblicato un video che ritraeva Peri, Cooper e Metzger vivi e a marzo ha dichiarato che i tre erano stati uccisi da attacchi israeliani.
L’esercito israeliano ha dichiarato che i corpi di tutti e quattro sono in mano ad Hamas.

Il numero totale di prigionieri la cui morte è stata confermata è ora di 43.

Traduzione: Simonetta Lambertini – invictapalestina.org