Condannando il massacro israeliano di Nuseirat, L’Osservatorio Euro-Mediterraneo chiede un’indagine sull’uso del molo statunitense per scopi militari

Secondo la radio dell’esercito israeliano, “la squadra statunitense ha svolto un ruolo decisivo nella liberazione degli ostaggi”

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Dell’Osservatorio Euro-Mediterraneo per i Diritti Umani – 9 giugno 2024

Territori palestinesi – L’Osservatorio Euro-Mediterraneo condanna fermamente il massacro compiuto sabato 8 giugno, dall’esercito israeliano nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. Grave preoccupazione viene espressa anche per le notizie secondo cui Israele potrebbe aver utilizzato per scopi militari il molo americano destinato al trasporto di aiuti umanitari a Gaza.

Oggi più di duecento palestinesi sono stati uccisi e altre centinaia sono rimasti feriti, la maggior parte dei quali donne e bambini. Si tratta di una cifra preliminare che potrebbe aumentare man mano che procedono le attività di soccorso. Gli attacchi sono avvenuti durante intensi bombardamenti aerei, terrestri e marittimi dell’esercito israeliano, durati due ore, nell’area del Mercato Centrale, dove si riuniscono quotidianamente migliaia di persone provenienti dal campo di Nuseirat e dai suoi dintorni. Anche la maggior parte della Striscia di Gaza centrale è stata oggetto di attacchi.

Dopo l’assalto su vasta scala, l’esercito israeliano ha dichiarato che quattro ostaggi israeliani erano stati liberati in un’operazione condotta da forze speciali nel campo di Nuseirat, in coordinamento con la polizia israeliana (Al-Yamam) e il servizio di sicurezza interno (Shin Bet).

Durante l’operazione l’esercito israeliano ha lanciato massicci e indiscriminati attacchi aerei e di artiglieria per coprire il ritiro delle forze israeliane. Ciò ha causato un numero impressionante di vittime civili e ingenti danni alle proprietà civili, oltre a violare numerosi principi del Diritto Internazionale Umanitario, come quelli relativi all’umanità, alla distinzione, alla necessità militare, alla proporzionalità e alla dovuta diligenza.

Nasser Ghaben, un rifugiato di 45 anni di Gaza Città trasferitosi nel campo di Nuseirat, ha riferito che gli spari durante l’attacco al campo sono stati straordinariamente pesanti e intensi. Ha osservato che l’attacco includeva bombardamenti aerei e di artiglieria contro numerosi edifici residenziali e appartamenti.

Miracolosamente, è sopravvissuto agli intensi bombardamenti israeliani mentre si trovava nella zona del mercato di Nuseirat per comprare cibo per la sua famiglia. Lasciando la zona, vide decine di corpi distesi sulla strada, alcuni smembrati, tra i quali bambini.

Un altro giovane, identificandosi solo come “Faisal” per ragioni di sicurezza, ha dichiarato che droni e aerei da guerra israeliani avevano iniziato con pesanti attacchi sull’area Nord-occidentale del campo di Nuseirat. Questi attacchi si sono successivamente diffusi ad altre parti del campo, compresa l’area Nord-orientale di Al-Awda Street e l’ingresso del campo di Al-Bureij.

Migliaia di civili hanno tentato di fuggire dal campo di Nuseirat a causa dei gravi, diffusi, indiscriminati e intensi bombardamenti israeliani, ha continuato. Tuttavia, molti sono stati colpiti dal fuoco dell’artiglieria e di droni quadricotteri, che hanno provocato molti morti e feriti sparsi per le strade, in particolare nella zona di Jules Street, al centro del campo.

Secondo un funzionario americano citato dal sito web americano Axios, una “squadra speciale” statunitense avrebbe appoggiato i tentativi israeliani di liberare i quattro ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza. I media israeliani hanno riferito che un camion israeliano che trasportava le forze speciali israeliane che conducevano l’operazione per recuperare i quattro ostaggi è partito dalle vicinanze del molo statunitense al largo della costa della Striscia di Gaza, con il pretesto di trasportare aiuti umanitari.

Altre fonti hanno indicato che il veicolo che trasportava le forze israeliane era un camion civile camuffato per sembrare destinato al trasporto di aiuti umanitari, mentre altri hanno indicato che il camion sembrava trasportare sfollati civili e i loro averi nell’area.

Secondo la radio dell’esercito israeliano, “la squadra statunitense ha svolto un ruolo decisivo nella liberazione degli ostaggi”, con “una tecnologia americana ad alta precisione che non era mai stata utilizzata prima nel processo di liberazione di ostaggi”. Prima dell’operazione erano state rilasciate riprese video del camion e di un furgone.

Le norme del Diritto Internazionale Umanitario stabiliscono che è illegale ottenere la fiducia di un avversario attraverso azioni che lo portano a credere di avere diritto alla protezione o di doverla fornire, con l’intento di tradire tale fiducia, provocandone la morte o il ferimento.

Ciò include la simulazione dello status civile, l’uso di mezzi di trasporto civili o veicoli designati per l’aiuto umanitario, o l’uso di abiti civili o abiti di operatori umanitari come copertura. Lo Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale classifica l’uccisione, il ferimento a il tradimento come Crimini di Guerra.

Washington ha annunciato di essere pronta a portare aiuti umanitari nella Striscia di Gaza il 17 maggio attraverso il suo molo, per poi dichiararlo inservibile pochi giorni dopo. Dovrebbe essere immediatamente aperta un’indagine per verificare se il molo americano sia stato utilizzato per scopi militari e abbia contribuito all’uccisione di civili palestinesi.

L’Osservatorio Euro-Mediterraneo denuncia inoltre l’uso continuato da parte dell’esercito israeliano di una varietà di armi e munizioni, così come l’uso indiscriminato della forza distruttiva, contro i civili palestinesi e le loro proprietà. Da quando l’esercito israeliano ha iniziato la sua offensiva militare sulla Striscia di Gaza lo scorso ottobre, i massacri sono stati effettuati quotidianamente senza motivo né spiegazione.

Gli effetti devastanti degli attacchi militari israeliani alla Striscia di Gaza, insieme al numero allarmante di vittime e all’entità della distruzione, confermano che Israele ha commesso e continuerà a commettere Crimini di Guerra e Crimini contro l’Umanità che fanno tutti parte del Genocidio che sta perpetrando contro il popolo palestinese nella Striscia di Gaza da nove mesi. Tutti i meccanismi internazionali, legali e giudiziari disponibili devono essere messi in atto diligentemente per ritenere i leader e i soldati israeliani responsabili, garantire che affrontino le conseguenze e fornire un risarcimento alle vittime e alle loro famiglie in conformità con il Diritto Internazionale.

Per il sostegno militare, logistico, operativo e finanziario fornito a Israele durante l’attacco alla Striscia di Gaza, gli Stati Uniti devono essere ritenuti responsabili in quanto principali collaboratori nel commettere Crimini contro il popolo palestinese nella Striscia, compreso il Crimine di Genocidio. Ciò include la responsabilità di tutti i funzionari statunitensi che hanno preso parte a decisioni che potrebbero avere conseguenze penali.

Come parte dei loro obblighi internazionali, tutti i Paesi dovrebbero sottoporre Israele a severe sanzioni, sospendere tutta l’assistenza finanziaria, politica e militare e sospendere immediatamente tutti i trasferimenti di armi verso Israele, compresi i permessi di esportazione e il sostegno militare.

Traduzione: Beniamino Rocchetto – Invictapalestina.org