S.Nasrallah invita gli ebrei a lasciare la Palestina, la fine di Daesh è questione di tempo

Nel discorso fatto in questa occasione davanti a centinaia di migliaia di persone, il numero uno di Hezbollah Sayed Hassan Nasrallah (foto) ha invitato il popolo israeliano a lasciare la Palestina per non essere il combustibile della guerra.

1 ottobre 2017

Il segretario generale di Hezbollah, Sayed Hassan Nasrallah ha partecipato domenica mattina scorsa al lutto dell’Ashoura (martirio del nipote del profeta Maometto, della sua famiglia e dei suoi compagni a Kerbala), nella periferia sud di Beirut. Nel discorso fatto in questa occasione davanti a centinaia di migliaia di persone, il numero uno di Hezbollah ha invitato il popolo israeliano a lasciare la Palestina per non essere il combustibile della guerra. Se Netanyahu provoca una guerra nella regione, questi ebrei non avranno il tempo di fuggire.

Per quanto riguarda la battaglia contro Daesh, S.Nasrallah ha invitato a rendere noti tutti coloro che hanno finanziato e sostenuto questo gruppo ispirato al pensiero wahabita, chiedendo all’Umma di far fronte a questo fenomeno in modo che non procrei un nuovo tipo di Daesh.

Ecco i punti principali del suo discorso:

Porgiamo le nostre condoglianze al profeta Maometto, al principe dei credenti l’imam Ali, a Sayeda Fatima Zahraa, all’imam atteso l’imam Mahdi, alla guida suprema l’Ayatollah Sayed Ali Khamenei, a tutti i musulmani e a tutti gli oppressi in occasione dell’Ashura che rappresenta la rivolta e il sacrificio presentati dall’imam Hussein, dalla sua famiglia e dai suoi compagni.

Ieri alla vigilia dell’Ashura abbiamo intonato che non abbandoneremo Hussein e oggi avete riempito le strade e le piazze per dirgli in nome dei nostri martiri, dei nostri feriti e dei nostri mujahideen: Noi non ti abbandoneremo O Hussein. (La folla intona: Fedeltà a te O Hussein).

In questa occasione, riaffermiamo il nostro impegno preso verso l’imam Hussein di dire la verità in questo giorno, anche se sconvolgerà alcuni.

La battaglia contro Daesh

Daesh costituisce uno dei peggiori fenomeni nella nostra regione. Guardate come questo fenomeno ha danneggiato l’immagine dell’Islam e del profeta e servito i nemici dell’Islam.

Dobbiamo continuare la battaglia contro Daesh per mettere fine al suo pericolo. Bisogna soprattutto svelare chi ha sostenuto, finanziato Daesh che ha causato la morte di migliaia di persone e ha danneggiato l’immagine del profeta Maometto. Tutti coloro che hanno finanziato e sostenuto questo gruppo devono essere svelati all’opinione pubblica mondiale e giudicati per i loro crimini. Se la loro sanzione è impossibile a livello internazionale, i popoli e i musulmani devono far fronte a questo fenomeno che trae origine dal pensiero wahabita. L’Umma (nazione) deve affrontare questo pensiero in modo che non produca un nuovo tipo di Daesh.

 

Netanyahu vi porta alla distruzione

Israele continua a minacciare di distruggere il Libano e prosegue la sua aggressione in Siria con il pretesto di impedire il trasferimento di armi a Hezbollah.

In questo giorno dell’Ashura vorrei dire agli israeliani che nella nostra resistenza abbiamo detto sin dal primo giorno che la nostra lotta non è diretta contro gli ebrei, ma contro gli invasori che hanno occupato la Palestina e la nostra regione. Gli ebrei devono sapere che il movimento sionista ha sfruttato gli ebrei e la religione ebraica per mettere a punto un progetto per occupare la Palestina e la regione al servizio dei britannici come parte del loro piano di insediamento …, e oggi gli ebrei sono il combustibile dei progetti bellici americani rivolti contro i popoli della regione. Dico agli ebrei, fatti arrivare da tutte le parti,… che vogliono distruggervi e i vostri dignitari religiosi lo sanno; questo è iscritto nei vostri libri sacri.

Sarete voi a pagare caro per la stupidità della politica di Netanyahu che vuole condurre la regione verso una guerra con la Siria e il Libano. Il governo di Netanyahu vi porta alla distruzione e all’annientamento. Se Netanyahu, il suo governo e i capi militari provocheranno una guerra, non sapranno come questa guerra andrà a concludersi. Inoltre, non hanno un quadro chiaro di ciò che li attenderà e come questa guerra finirà.

Invito tutti coloro che sono stati portati in Palestina a lasciarla e tornare nei loro paesi d’origine affinché non siano i combustibili di una guerra innescata dal loro stupido governo. Altrimenti, non avrete il tempo di fuggire.

Chiamo gli ebrei, non sionisti, a prendere le distanze dai piani sionisti che li portano a morte certa. Sapete che tutto quello che i vostri leader politici dicono sulle loro capacità in una guerra futura sono menzogne e illusioni, perché conoscete molto bene i loro difetti. Non permettete a un governo stupido di gettarvi nell’avventura.

Il governo nemico deve rendersi conto che i tempi sono cambiati e che le parti su cui punta hanno bisogno di aiuto più di lui. I popoli arabi sanzioneranno i crimini commessi da Israele, la sua collaborazione con Daesh e i suoi complotti per dividere la regione.

Se gli iracheni, siriani e libanesi avessero aspettato l’amministrazione americana e la coalizione internazionale, Daesh sarebbe sempre esistito e si sarebbe esteso. Ma hanno contato sulle loro proprie forze e sui loro veri alleati: iraniani, russi, combattenti pakistani e afghani, resistenza irachena e la resistenza libanese di Hezbollah, ed è per questo che hanno cambiato il corso del conflitto.

La divisione è il progetto vero degli Stati Uniti nella regione. Se conterete sugli Stati Uniti per fermare la divisione dell’Iraq, sappiate che regnerà la divisione. È inammissibile scommettere sul vero cospiratore? Contate su di voi, come avete fatto nella lotta contro Daesh.

Oggi il popolo iracheno e i governi della regione sono chiamati a scoprire i rivali degli amici e affidarsi ai loro veri amici, anche se avete delle divergenze con loro su determinati argomenti.

Gli Stati Uniti sono la fonte delle disgrazie nella nostra regione e guidano il mondo intero verso la guerra: la Corea del Nord, le tensioni con la Cina, il Venezuela e Cuba.

I Sauditi non raggiungeranno i loro obiettivi nello Yemen

In questo giorno è nostro dovere condannare l’aggressione americano-saudita contro lo Yemen e i massacri quotidiani commessi dai bombardamenti sauditi. Chiediamo di mettere fine a questa guerra ingiusta. I sauditi non hanno ancora capito che questa guerra è senza orizzonte e non potranno realizzare i loro obiettivi nello Yemen.

Il sangue puro degli Yemeniti perseguiterà i leader sauditi nella vita qui e nell’aldilà. Gli Yemeniti sanno molto bene che la loro unica scelta sono la tenacia e la perseveranza che conducono alla vittoria finale. D’altra parte, se si dà un’occhiata al sud dello Yemen, che ha fatto un’altra scelta, si può vedere che è diventata una terra occupata, privata delle sue ricchezze.

Il regime del Bahrain apre ai sionisti

Si devono anche ricordare al mondo le politiche oppressive esercitate in Bahrain. Nel momento in cui il regime vieta ai cittadini di esprimere la propria opinione, li reprime e assedia l’onorevole dignitario religioso sheikh Issa Qassem, apre le sue porte ai sionisti. Questo piccolo tiranno, che vede la conservazione del suo trono in queste scelte, ha torto.

Birmania: Avvertimento contro una guerra tra musulmani e buddisti

Riaffermiamo la nostra solidarietà con i musulmani di Myanmar. Fino ad oggi, mezzo milione di Rohingya sono fuggiti in Bangladesh dalle persecuzioni del regime razzista e fascista della Birmania. I paesi musulmani devono agire in modo che non sia troppo tardi. Mettiamo in guardia contro una guerra islamico-buddista, gli americani possono sfruttare le loro controversie con la Cina per raggiungere questo fine.

Non abbandoneremo mai la via dell’imam Hussein

In questo giorno dell’Ashura, l’imam Hussein ha affrontato l’ingiustizia e l’oppressione e ha continuato la sua lotta fino al martirio e alla vittoria. La vostra presenza sul campo prova il trionfo del sangue sulla spada. I nostri martiri, i nostri feriti, le famiglie dei martiri, i nostri mujahideen dicono all’imam Hussein: Non ti abbiamo abbandonato O Hussein, e noi proseguiremo sulla tua strada.

E quando i tiranni del mondo (Trump, Netanyahu, Daesh) ci mettono di fronte alla guerra o alla capitolazione, ribadiremo la tua posizione: Alt all’umiliazione.

Che tutti sappiano, davanti ai diversi tipi di sfide, noi gli diciamo: Non ti abbandoneremo mai O Hussein.

 

Discorso della vigilia di Ashura

 

Sabato sera, Sayed Nasrallah ha anche pronunciato un discorso in cui ha affermato che il gruppo takfiro-wahabita Daesh ha subito una sconfitta militare definitiva nella regione e che la loro fine è una questione di tempo. Ha tuttavia assicurato che “i takfiristi di Daesh rappresentano sempre una minaccia in Siria e in Iraq. Cercano di usare i loro kamikaze per compensare la loro sconfitta”.

“Le basi logistiche destinate a lanciare operazioni terroristiche nelle città e nei villaggi del Libano sono state distrutte e nonostante le affermazioni di alcune ambasciate straniere in Libano, il Libano è uno dei paesi più sicuri del mondo, più sicuro degli Stati Uniti”.

Il leader di Hezbollah ha anche messo in guardia contro uno scenario pericoloso che minaccia la regione. Il nemico sionista è preoccupato per la sconfitta di Daesh e dei gruppi takfiri in Iraq, Siria e Libano contro i combattenti di varie nazionalità.

“Israele con Daesh ha voluto dividere la regione su basi confessionali e religiose, ma a causa del crollo del suo progetto, americani e israeliani stanno avviando un nuovo progetto di divisione che è iniziato con il Kurdistan iracheno”. In questo contesto, ha invitato i curdi a non lasciarsi ingannare dallo slogan del “diritto dell’autodeterminazione”, sottolineando che il problema non è con i curdi che fanno parte della nostra nazione, ma con i leader e politici curdi.

Ha anche puntato il dito contro l’Arabia Saudita per il suo sostegno all’indipendenza del Kurdistan, avvertendo contro la divisione del regno wahabita. “Se si dividono l’Iraq e la Siria, assaggerete lo stesso veleno”, ha lanciato all’indirizzo dei funzionari sauditi.

Sul Libano, Sayed Nasrallah ha invitato i leader libanesi a preservare la stabilità e la calma nel paese attraverso il dialogo, mettendo in guardia contro “ogni tentativo di creare divisioni interne,” in riferimento all’Arabia Saudita. “È nell’interesse del Libano evitare qualsiasi scontro interno sotto qualsiasi pretesto”, ha dichiarato il leader di Hezbollah. Assistiamo al crollo degli equilibri nella regione e gli Stati Uniti vogliono lo scoppio di nuovi conflitti. Noi non abbiamo alcun interesse perché questo avvenga.”

“Invito le forze politiche ad agire con coscienza e a non cercare l’avventura perché i risultati sono noti”, ha detto Nasrallah. “Nessuno pensi di spingere il Libano allo scontro, specialmente non l’Arabia Saudita!”

E poi, per quanto riguarda il caso dei rifugiati siriani, il leader Hezbollah si è pronunciato a favore del ritorno volontario dei rifugiati. Ha anche rivelato che alcuni leader si oppongono al ritorno dei rifugiati in quanto va contro i loro interessi finanziari.

Infine, Sayed Nasrallah ha chiesto di mettere l’accento sulle continue violazioni israeliane in Libano. Ha fatto riferimento alle telecamere trappola e ai dispositivi spia israeliani piazzati sul lato libanese del confine.

Questi dispositivi possono esplodere e uccidere gli agricoltori, ha avvertito.

“È inammissibile tollerare queste pericolose violazioni. Supponiamo che il nemico israeliano scopra che Hezbollah ha fatto lo stesso nei territori palestinesi occupati, quale sarebbe la risposta internazionale”, si è interrogato Sayed Nasrallah.

E minacciato: se queste violazioni non saranno risolte a livello politico, Hezbollah si occuperà di questa questione a modo suo.

 

 

Traduzione Simonetta Lambertini – invictapalestina.org

Fonte: https://french.almanar.com.lb/592018

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