La Corte federale sentenzia che la legge anti-BDS della Georgia è “incostituzionale”

Una corte federale degli Stati Uniti ha annullato una legge della Georgia del 2016 che richiedeva agli appaltatori statali di impegnarsi a non sostenere il movimento anti-israeliano di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS), definendo la pratica “incostituzionale”.

Fonte: english version

Di Lauren Marcus – 26 Maggio 2021

Immagine di copertina: Abby Martin, giornalista e sostenitrice del BDS che ha fatto causa per ribaltare la legge anti-BDS della Georgia. (YouTube/Abby Martin/Screenshot)

Il giudice della Corte Distrettuale degli Stati Uniti Mark Cohen ha affermato nella sua sentenza che “il requisito che le parti che cercano di contrattare con lo stato della Georgia firmino una certificazione dove dichiarano di non essere impegnate in un boicottaggio di Israele è una pratica incostituzionale”.

Abby Martin, un’ex giornalista di Russia Today e sostenitrice del BDS che nel 2013 aveva affermato che Israele “usa i metodi da nazisti contro un’altra minoranza per mantenere una maggioranza ebraica”, aveva ricorso contro la legge.

Nel 2017, Martin avrebbe dovuto tenere un discorso alla Southern Georgia University per un compenso di 1.000 dollari, ma l’Università si è ritirata dall’accordo dopo che si rifiutò di firmare una dichiarazione in cui doveva impegnarsi a non supportare il BDS.

Il Council on American-Islamic Relations (Consiglio sulle Relazioni Islamiche-Americane – CAIR), J Street, il gruppo rabbinico liberale per i diritti umani T’ruah e l’Institute for Constitutional Advocacy and Protection (Istituto di Difesa e Protezione Costituzionale) presso la Facoltà di Giurisprudenza di Georgetown si sono uniti a Martin nella sua causa contro la legge anti-BDS della Georgia.

Accogliendo la causa di Martin, Cohen ha detto che la legge “proibisce una condotta intrinsecamente espressiva protetta dal Primo Emendamento”, aggiungendo che richiedere a Martin di firmare documenti dichiarando di non supportare il BDS “non è diverso dal richiedere a una persona di sposare determinate convinzioni politiche o di impegnarsi in alcune associazioni politiche.”

La Rappresentante Democratica del Minnesota Ilhan Omar ha immediatamente celebrato la sentenza su Twitter, scrivendo: “Grande vittoria per il Movimento BDS. Avanti così!”

“Prendendo posizione contro questa legge illegale anti-BDS, Abby Martin garantisce che tutti gli americani abbiano la libertà di difendere la Palestina”, ha affermato in una nota l’avvocato del CAIR Gadeir Abbas.

Nel 2009, l’organizzazione CAIR è stata denominata “co-cospiratore non incriminato” (Un soggetto che è indicato in un atto d’accusa per favoreggiamento nel commettere un crimine ma che non è imputata nell’atto d’accusa) in un caso dell’FBI che indagava su cittadini americani che incanalavano fondi al gruppo terroristico Hamas.

Un alto funzionario di un’organizzazione ebraica americana ha detto al settimanale The Algemeiner che si aspettano che la legge venga reintrodotta e approvata di nuovo in una forma giuridicamente più accettabile.

“Gli Stati scelgono abitualmente con chi stipulare un contratto in base a un numero qualsiasi di questioni, come la rappresentanza di genere nella forza lavoro o il rispetto delle normative ambientali”, ha affermato il funzionario, aggiungendo: “Non è diverso quando si tratta del BDS, che è un movimento di odio con cui i legislatori hanno giustamente affermato di non voler avere nulla a che fare”.

Traduzione: Beniamino Rocchetto – Invictapalestina.org