In prigione Israele “mette in pericolo” la vita di Marwan Barghouti

Barghouti, uno dei più importanti prigionieri politici palestinesi, viene isolato e torturato, dice un alto funzionario palestinese

Fonte: English version

A cura dello staff di MEE – 18 marzo 2024

Immagine di copertina: Agenti di sicurezza israeliani camminano accanto a un murale raffigurante il leader di Fatah incarcerato Marwan Barghuti, al checkpoint israeliano di Qalandiya, tra Gerusalemme e Ramallah nel luglio 2014 (AFP)

Secondo quanto riferito, Marwan Barghouti, uno dei più importanti prigionieri politici palestinesi, è sottoposto a isolamento e torturato, ha detto un alto funzionario palestinese.

Hussein al-Sheikh, segretario generale del comitato esecutivo dell’OLP, ha accusato lunedì le autorità israeliane di mettere in pericolo la vita di Barghouti.

Sheikh ha scritto su X, ex Twitter, che Barghouti è stato esposto a “isolamento, tortura e tentativi di piegarlo, umiliarlo e picchiarlo, mettendo in pericolo la sua vita”.

Secondo Qadura Fares, capo della Commissione palestinese per gli affari dei detenuti e degli ex prigionieri, Barghouti, 64 anni, s negli ultimi giorni sarebbe stato picchiato dalle guardie carcerarie israeliane.

Fares ha affermato che l’attacco a Barghouti fa parte di una campagna di repressione contro i prigionieri palestinesi che si è intensificata dall’inizio del mese di Ramadan.

Le misure punitive comprendono “gravi percosse, insulti, umiliazioni e la confisca del Corano dalle celle”.

“La situazione è diventata più pericolosa di quanto si potesse immaginare, poiché la vita dei prigionieri è minacciata nel vero senso della parola”, ha detto Fares.

Ha aggiunto che un altro prigioniero di alto profilo che recentemente si trova ad affrontare un aumento degli attacchi è Thabet Merdawi, un leader della Jihad islamica in carcere dal 2002.

“Chiediamo alla comunità internazionale, alle istituzioni e alle organizzazioni internazionali di intervenire immediatamente e urgentemente per fermare le misure repressive contro i nostri prigionieri e i nostri leader nelle carceri occupanti, proteggerli e rilasciarli immediatamente”, ha detto Sheikh.

Isolamento

Barghouti, 64 anni, è in prigione da oltre due decenni, nonostante le crescenti richieste per il suo rilascio nel corso degli anni.

Il mese scorso, il ministro della Sicurezza israeliano di estrema destra, Itamar Ben Gvir, ha affermato che Barghouti era stato messo in isolamento.

“Sono felice che il Servizio di sicurezza israeliano stia attuando la mia politica, molto chiara nei confronti dei terroristi nelle carceri, e che oggi abbia trasferito l’assassino Marwan Barghouti dal carcere di Ofer all’isolamento dopo la notizia di una rivolta pianificata”, ha detto su X.

Le notizie dell’assalto alla prigione arrivano nel contesto di una rinnovata spinta da parte dei mediatori per trovare un accordo tra Israele e Hamas per porre fine alla guerra a Gaza e scambiare prigionieri, che potrebbe potenzialmente includere il rilascio di Barghouti.

Barghouti è stato un leader di spicco della prima e della seconda Intifada, il che lo rende uno dei prigionieri di più alto profilo.

Israele ha accusato Barghouti di aver fondato le Brigate dei Martiri di Al-Aqsa all’inizio degli anni 2000 e lo ha incriminato con 26 accuse di omicidio e tentato omicidio attribuite al gruppo.

Barghouti rimane una figura popolare, soprattutto dopo non aver presentato alcuna difesa in tribunale e aver rifiutato di riconoscere l’autorità del tribunale israeliano.

Dopo la sua prigionia, secondo i sondaggi d’opinione, rimane il candidato presidenziale preferito dal popolo palestinese.

Un sondaggio condotto a dicembre lo ha mostrato essere in vantaggio rispetto all’attuale leader Mahmoud Abbas, che è stato presidente dell’Autorità Palestinese per quasi 20 anni e ha annullato le elezioni previste per l’aprile 2021.

Traduzione di Grazia Parolari “Tutti gli esseri senzienti sono moralmente uguali” -Invictpalestina