Le forze dell’Autorità Palestinese sono entrate di nascosto a Gaza per “seminare il caos” in coordinamento con lo Shin Bet israeliano

Secondo quanto riferito, l’operazione sarebbe stata ordinata dal capo dei servizi segreti dell’Autorità Palestinese, che Tel Aviv ha indicato come probabile candidato per “gestire temporaneamente” Gaza.

Fonte: English version

The Cradle – 1 aprile 2024

Funzionari della sicurezza di Gaza hanno accusato l’Autorità Palestinese al potere in Cisgiordania di aver dispiegato agenti segreti nell’enclave assediata con l’obiettivo di “seminare il caos” all’interno della Resistenza in uno schema coordinato con l’agenzia di spionaggio interna israeliana, lo Shin Bet.

Secondo un alto funzionario che ha parlato con i media arabi, la missione segreta ha avuto luogo la notte del 30 marzo e ha visto diverse forze dell’Autorità Palestinese intrufolarsi a Gaza attraverso il valico di frontiera di Rafah con l’Egitto, scortando camion che trasportavano aiuti umanitari dalla Mezzaluna Rossa egiziana.

“Le sospette forze di sicurezza che sono entrate con i camion della Mezzaluna Rossa egiziana hanno coordinato le loro operazioni interamente con le Forze di Occupazione”, ha detto domenica alla televisione Al-Aqsa un funzionario del Ministero degli Interni di Gaza.

Secondo quanto riferito, il piano prevedeva di “creare uno stato di confusione e caos tra le fila del fronte interno di Gaza” in un accordo raggiunto tra Tel Aviv e Ramallah “nel loro incontro in una delle capitali arabe la scorsa settimana”.

Le forze di sicurezza di Gaza sono riuscite ad arrestare dieci degli agenti operativi e sono alla ricerca di un numero imprecisato di altri che sono sfuggiti alla cattura. I funzionari affermano inoltre che il Cairo ha informato l’autorità di frontiera di essere “all’oscuro” dell’operazione segreta.

Secondo quanto riferito, le forze dell’Autorità Palestinese sono affiliate al Servizio di Intelligence Generale di Ramallah e sono state schierate in una “missione ufficiale sotto ordine diretto” del capo del Servizio di Intelligence Generale Palestinese, il Maggiore Generale Majid Faraj.

Il nome di Faraj ha fatto notizia il mese scorso quando il Ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant lo ha proposto come possibile candidato per “gestire temporaneamente” la Striscia di Gaza dopo la fine del Genocidio dei palestinesi.

“Il 61enne Faraj è uno stretto collaboratore del Presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas e ha stretti legami di lavoro con l’apparato della difesa israeliano. È responsabile del coordinamento tra l’agenzia di sicurezza israeliana Shin Bet, la CIA americana e altre organizzazioni di intelligence internazionali”, precisa un rapporto dell’emittente israeliana i24NEWS.

Da parte sua, l’Autorità Palestinese ha negato tutte le accuse all’agenzia di stampa palestinese WAFA, definendole “infondate”. “Continueremo a fornire tutto il necessario per dare sollievo al nostro popolo, e non ci lasceremo coinvolgere in frenetiche campagne mediatiche che nascondono la sofferenza del nostro popolo nella Striscia di Gaza e le uccisioni, gli sfollamenti e la fame a cui è sottoposto”, ha detto all’agenzia WAFA un anonimo funzionario dell’Autorità Palestinese.

L’operazione di sabato è avvenuta poche ore prima che un nuovo governo dell’Autorità Palestinese prestasse ufficialmente giuramento in carica come parte di un piano redatto dagli Stati Uniti che prevede una “Autorità Palestinese riformata” per controllare i Territori Palestinesi Occupati.

L’accettazione popolare per l’Autorità Palestinese ha toccato il fondo molto prima degli eventi del 7 ottobre e della conseguente Guerra Genocida a Gaza, mentre i palestinesi esprimevano sempre più malcontento per la lunga storia di scandali di corruzione, brutale repressione dei critici e profondo coordinamento della sicurezza con Israele.

Traduzione: Beniamino Rocchetto – Invictapalestina.org