“Come avere suonato nel Sud Africa dell’apartheid è considerato vergognoso, nessuno oggi dovrebbe voler essere ricordato per aver attraversato il picchetto palestinese”.
11 ottobre 2018
L’attore Stephen Rea ha aggiunto il suo nome alla campagna per chiedere il boicottaggio dell’Eurovision Song Contest del prossimo anno in Israele.
Un gruppo di artisti e politici irlandesi affermò lo scorso anno che si dovrebbe evitare l’evento come risposta alla crisi umanitaria in Palestina.
Del gruppo fanno parte anche il senatore David Norris, lo scenografo di Riverdance Robert Ballagh, la cantante Mary Black e il vincitore dell’Eurovision Charlie McGettigan.
Il concorso si svolgerà in Israele nel 2019, dopo la vittoria conquistata quest’anno con la canzone Toy, eseguita da Netta.
Gli organizzatori della campagna hanno dichiarato di aver ottenuto il sostegno di altre 20 personalità pubbliche tra cui Stephen Rea, il fumettista irlandese Ian Knox e gli artisti musicali Mary Coughlan e Luka Bloom.
Una petizione con oltre 11.000 firme per chiedere un boicottaggio è stata consegnata al direttore generale di RTÉ, Dee Forbes.
Zoe Lawlor dell’Irlanda Palestine Solidarity Campaign ha dichiarato: “Viene da pensare che qualsiasi musicista sarebbe felice di trovarsi in una compagnia così stellare, dalla parte giusta della storia, specialmente quando l’alternativa è ignorare l’appello accorato di un popolo oppresso. Esibirsi all’Eurovision in Israele non sarebbe solo un tradimento del popolo palestinese, ma potrebbe essere molto dannoso per la carriera di un artista.
“Come avere suonato nel Sud Africa dell’apartheid è considerato vergognoso, nessuno oggi dovrebbe voler essere ricordato per aver attraversato il picchetto palestinese”.
Traduzione: Simonetta Lambertini – Invictapalestina.org
Fonte: http://www.irishnews.com/news/2018/10/11/news/stephen-rea-joins-irish-campaign-for-a-boycott-of-eurovision-2019-in-israel-1455236/?param=ds12rif76F