No all’acquisto di droni da ricognizione israeliani da parte dell’esercito francese.

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Lettera aperta al ministro della difesa Jean Yves Le Drian .

No all’acquisto di droni da ricognizione israeliani da parte dell’esercito francese.

Parigi, 5 luglio 2016.

Signor Ministro della Difesa,

le forze di terra sono in procinto di rinnovare il parco droni da ricognizione (*).

Di qui la procedura di acquisizione in corso, che si aggira, secondo la stampa, su 210 apparecchi (suddivisi in tre lotti) per una spesa di più di 100 milioni d’euro.

Tra le possibili opzioni figura una versione rinnovata dello Skylark 1LE della società israeliana Elbit Systems.

Come Lei sa, l’azienda israeliana Elbit Systems fornisce equipaggiamenti elettronici per il muro dichiarato illegale dalla Corte Internazionale di Giustizia, che imprigiona la popolazione palestinese della Cisgiordania, isola i villaggi e ostacola l’accesso ai terreni da coltivare.

In più, come esplicitamente rivendicato dagli operatori militari del complesso industriale israeliano, di cui Elbit Systems fa parte, la popolazione palestinese è la cavia per sperimentare le loro armi, in palese violazione della quarta convenzione di Ginevra (come già accaduto durante l’ultima aggressione a Gaza).

Gli Stati tutti, così come la Francia, in relazione ai loro impegni europei ed internazionali, hanno il dovere di garantire che Israele, come qualsiasi altro stato, si conformi al diritto internazionale.

Se l’acquisto dello Skylark 1LE venisse confermato, su di Lei ricadrebbero due responsabilità, quella di un mancato adempimento della Francia ai propri doveri internazionali e insieme l’aver sostenuto un’industria militare, quella israeliana, al servizio di una politica coloniale, illegale e portatrice di morte.

Respingendo, come cittadini, ogni complicità con questa politica, e raccogliendo l’appello della società civile palestinese all’istituzione di un embargo militare contro lo Stato d’Israele sino a quando non rispetterà il diritto internazionale, Le chiediamo di ricusare l’offerta della società Elbit Systems.

Campagna BDS Francia e AFPSCon il sostegno della Piattaforma delle ONG per la Palestina

[*] I Droni da Ricognizione a Contatto (DRAC) vengono utilizzati dalle unità d’artiglieria sono come dei “gemelli a distanza” in quanto consentono di raccogliere informazioni sia di giorno che di notte, in tempo reale, per un raggio di una decina di chilometri.

Trad. Daniela Spada.

Fonte: https://www.bdsfrance.org/lettre-ouverte-au-ministre-de-la-defense-jean-yves-le-drian-non-a-lachat-de-drones-de-reconnaissance-israeliens-par-larmee-francaise/

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