Il nuovo programma di Hamas cede sulla distruzione di Israele

Articolo tradotto e riportato integralmente come pubblicato su jewishnews (Giornale degli ebrei inglesi).

May 2, 2017, 11:23 am (aggiornamento ore 18 2 maggio Invictapalestina)

Il gruppo terroristico islamista svela un programma politico pragmatico, nel tentativo di porre fine agli anni di isolamento politico.

I rappresentanti ebraici nel Regno Unito hanno detto che le modifiche alla carta di Hamas sono “nient’altro che Pubbliche Relazioni” dopo che il gruppo terrorista ha dichiarato: “Non odiamo gli ebrei”.

Arriva dopo che i militanti di  Gaza hanno rivisto la loro carta del 1988 affermando che sarebbero aperti alla possibilità di un accordo con Israele sulla base dei confini del 1967, sostenendo che ciò li avrebbe “connessi” con il mondo.

I leader di Hamas hanno avuto l’opportunità di riformulare l’aspetto antisemita della Carta, che dichiarava  “una lotta contro gli ebrei”. Questo parte è stata ora modificata per essere definita come lotta contro la “occupazione degli aggressori sionisti”.

Il portavoce di Hamas Fawzi Barhoum ha dichiarato: “Il documento ci dà la possibilità di connetterci con il mondo esterno. Al mondo, il nostro messaggio è: Hamas non è radicale. Siamo un movimento pragmatico e civile. Non odiamo gli ebrei. Combattiamo solo coloro che occupano le nostre terre e uccidono la nostra gente “.

I funzionari israeliani hanno respinto i cambiamenti come estetici, piuttosto che sostanziali, mentre nel Regno Unito il vicepresidente  del Board of Deputies of British Jews (ndtr. principale organismo rappresentativo degli ebrei britannici),  Richard Verber,  ha dichiarato che non è altro che “Pubbliche Relazioni per disintossicare l’immagine di Hamas all’estero”.

Ha aggiunto: “Non c’è nessuna indicazione per liberare Hamas del suo inevitabile antisemitismo. Il gruppo continua a rifiutare di riconoscere il diritto del popolo ebraico all’autodeterminazione nazionale e la sua carta, che chiede la morte degli ebrei, resta in vigore “.

Ha detto che Hamas, come suo obiettivo finale, ha  ancora “la distruzione dell’unico Stato ebraico del mondo” e ha chiesto ai giornalisti di “evitare di consegnare una vittoria propagandistica a quella che è ancora un’organizzazione terroristica”.

Il dottor Ido Zelkovitz, un ricercatore a Mitvim, l’Istituto israeliano per le politiche estere regionali, ha dichiarato che la riformulazione è stata determinata in parte da una lotta interna tra le ali politiche e militari di Hamas, così come dai fattori “intergenerazionali”.

“Nel formulare il nuovo documento, Hamas ha tenuto conto delle limitazioni della retorica islamica e della stanchezza manifestata dal pubblico palestinese e dal mondo arabo”, ha detto.

“Hamas ha dovuto usare un linguaggio più moderato, per avvicinarsi all’Egitto che gestisce la sua principale frontiera verso il mondo. Hamas sta anche cercando un percorso di adesione all’Organizzazione per la liberazione della Palestina (PLO), come primo passo verso il riconoscimento della leadership del movimento nazionale palestinese”.

La modifica della Carta è arrivata pochi giorni prima che il presidente dell’Autorità palestinese Mahmoud Abbas incontrasse il presidente Usa Donald Trump a Washington, DC, in seguito alle continue tensioni sullo sciopero della fame dei prigionieri palestinesi nelle prigioni israeliane.

Opera di Piero Gilardi per il Primo Maggio 2017 a Torino.

Il capo dello sciopero della fame, il terrorista condannato Marwan Barghouti, è considerato l’unico leader palestinese capace di concordare un accordo di pace con Israele che comprende sia Gaza che la Cisgiordania, in quanto è rispettato sia da Fatah che da Hamas.

 

Hamas, l’organizzazione palestinese al potere nella Striscia di Gaza, ha approvato una modifica del suo programma politico e haaccettato la creazione di uno Stato palestinese entro i confini del 1967. “Hamas sostiene la la liberazione di tutta la Palestina, ma è pronta a sostenere lo Stato palestinese nei confini del 1967, senza riconoscere lo Stato di Israele o cedere diritti”, ha dichiarato ieri il leader di Hamas, Khaled Meshaal, parlando da Doha, in Qatar.

Nel testo,  Hamas prende le distanze dai Fratelli musulmani, proclamandosi un movimento islamico indipendente.  La mossa sembra mirata a migliorare i rapporti con gli Stati del Golfo e l’Egitto, che ritengono la Fratellanza  un’organizzazione terroristica, oltre che  con i paesi occidentali, molti dei quali classificano lo stesso Hamas come un gruppo terroristico per la sua ostilità verso Israele.
Inoltre, nel documento Hamas non rinuncia al suo obiettivo di “liberare tutta la Palestina con la lotta armata” e chiarisce che la sua lotta è contro il “progetto sionista”, non è contro la religione dell’ebraismo, distinguendo in questo modo tra gli ebrei che credono nell’ebraismo e gli israeliani sionisti che occupano le terre palestinesi.

 

trad. Invictapalestina.org

Fonte: http://jewishnews.timesofisrael.com/new-hamas-programme-drops-calls-for-israels-destruction/

http://www.lapresse.it/medioriente-hamas-si-a-stato-palestinese-entro-confini-1967.html

 

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