Massacro a Gaza: munizioni proibite e sperimentazione di nuovi gas lacrimogeni

Sapendo che migliaia di palestinesi hanno piantato tende sulle loro terre vicino al confine eretto da Israele e che intendono continuare le loro manifestazioni per esigere la libertà di movimento e l’applicazione del diritto al ritorno sancito dal diritto internazionale, è imperativo mobilitarsi per prevenire ulteriori massacri da parte dell’occupante israeliano.

3 aprile 2018

 

A poco a poco si scopre l’entità dei crimini commessi da Israele a Gaza questo venerdì, quando civili disarmati sono stati feriti alla schiena o mentre facevano la loro preghiera. Dove l’impiego di munizioni proibite ha fatto danni particolarmente gravi sui feriti, di cui più di un centinaio hanno dovuto subire amputazioni, mentre nuovi gas lacrimogeni sono stati testati sui palestinesi. Non possiamo rimanere in silenzio. Nuove mobilitazioni si stanno preparando.

 

 

I proiettili usati dai cecchini israeliani venerdì sono quelli che esplodono all’interno del corpo e causano danni particolarmente atroci. E la Mezzaluna Rossa ha registrato ben 1.416 feriti!

 

L’esercito israeliano ha usato anche droni che spruzzano gas lacrimogeni sui manifestanti. Uno studio pubblicato dall’Università della California mostra che questi gas, prodotti negli Stati Uniti (il marchio del produttore è Combined Systems, di Jameston in Pennsylvania, appare sugli scarti lasciati dai soldati) e utilizzati da Israele, possono essere fatali .

Il rapporto afferma che “l’uso di gas lacrimogeni e altre sostanze chimiche irritanti è vietato come arma da guerra dalla Convenzione sulle armi chimiche del 1992 e che l’uso fatto da Israele è in totale contraddizione con le procedure internazionali sull’uso classico”.

Naturalmente, Lieberman ha fatto sapere alle Nazioni Unite e all’Unione Europea che Israele rifiuta qualsiasi forma di indagine sulle sue armi e sulle uccisioni di venerdì a Gaza.

Sapendo che migliaia di palestinesi hanno piantato tende sulle loro terre vicino al confine eretto da Israele e che intendono continuare le loro manifestazioni per esigere la libertà di movimento e l’applicazione del diritto al ritorno sancito dal diritto internazionale, è imperativo mobilitarsi per prevenire ulteriori massacri da parte dell’occupante israeliano.

Traduzione: Simonetta Lambertini – invictapalestina

Fonte: http://www.europalestine.com/spip.php?article14100

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