Lo studio di una ONG dimostra il rapido deterioramento della salute mentale dei bambini palestinesi a Gaza.

I bambini palestinesi nella Striscia di Gaza occupata stanno vivendo un rapido deterioramento della loro salute mentale, ha rilevato un nuovo studio del Norwegian Refugee Council (NRC).

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Pubblicato su Middle East Monitor

Foto di copertina:  bambini palestinesi giocano fuori dalla loro casa nel campo profughi di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, il 9 novembre 2013 [Eyad Al Baba / Apaimages]

Secondo NRC, lo studio ha rilevato che il 68% degli scolari “nelle aree vicine al recinto perimetrale israeliano hanno chiari segni  di disagio psicosociale”.

NRC ha aggiunto che “i bambini hanno anche riferito di aver assistito di persona  a violenze,  oltre ad aver conosciuto persone che sono state ferite, uccise o hanno perso le loro case”.

“Un preoccupante 54% ha affermato di non nutrire  speranza per un futuro più luminoso”, ha riferito la ONG, mentre “lo studio ha anche rivelato che un impressionante  81%  ha difficoltà scolastiche a causa dello stress correlato al conflitto”.

” Nel contesto dell’assedio paralizzante di Israele, che perpetua ed esaspera la crisi umanitaria di Gaza,la violenza che i bambini  affrontano quotidianamente, compresa la perdita di persone care, ha lasciato un’intera generazione emotivamente danneggiata”, ha detto la Country Director della NRC palestinese , Kate O’Rourke.

” Con questi bambini ci vorranno anni di lavoro per annullare l’impatto dei traumi e ripristinare il loro senso di speranza  nel futuro.”

La NRC ha osservato che, secondo la Commissione Indipendente dell’ONU, “le forze israeliane hanno ucciso 34 bambini nel corso  delle dimostrazioni della Grande Marcia del Ritorno nei nove mesi tra il 30 marzo e il 31 dicembre 2018”.

La Commissione “ha registrato altri 1642 bambini feriti da munizioni , frammenti di proiettili o granate, proiettili di metallo rivestiti di gomma e candelotti di gas lacrimogeno “, ha aggiunto NRC.

“Chiediamo a tutte le parti responsabili del conflitto di rispettare il diritto di potersi riunire   e di manifestare pacificamente, d’intraprendere azioni urgenti per fermare gli ‘omicidi e la mutilazione dei manifestanti e per  accertare le responsabilità per le violazioni del diritto internazionale”, ha detto O’Rourke.

NRC ha anche sottolineato l’impatto dell”assedio israeliano” in corso nella Striscia di Gaza, in base al quale il 54% della popolazione è disoccupata, il 53% vive in condizioni di povertà “e l’insicurezza alimentare sale al 68%”.

“Gaza, come il resto del territorio palestinese occupato, ha disperatamente bisogno di una soluzione politica giusta e duratura, anche per i rifugiati, una soluzione che ponga al centro la vita, il benessere e la dignità sia dei Palestinesi che degli Israeliani”, ha detto O’Rourke.

 

Trad: Grazia Parolari “contro ogni specismo, contro ogni schiavitù” -Invictapalestina.org

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