Dobbiamo porre fine alla manipolazione della storia

Copertina: Lillian Rosengarten,   nata a Francoforte sul Meno nel 1935, è fuggita a New York prima dell’Olocausto (perché ebrea)   oggi lavora per i diritti dei palestinesi. Foto: Philipp Rothe

Lillian Rosengarten   20 marzo 2018

Sostengo una Palestina libera e credo nel diritto palestinese di vivere una vita pacifica, sicura e florida. Deve succedere e presto! Rifiuto ogni forma di razzismo e odio, condanno senza riserve la brutalità, la crudeltà della colonizzazione sionista e l’agenda che da 70 anni rifiuta ai palestinesi il diritto  di vivere in pace sulla loro terra.

Un soldato israeliano, armato di fucile, ferma  palestinesi in una strada di Nazareth, in Palestina,  17 luglio 1948. (Foto AP)

Le menzogne ​​sistematiche e la propaganda hanno colorato l’agenda sionista per mantenere vivo il mito del sionista Israele come democrazia. É martellante la presentazione degli ebrei come vittime, compresi molti riferimenti all’olocausto nazista. Hanno orrendamente  mentito e distorto la realtà del sionismo fatta da carcerieri, occupanti, assassini, persecutori, torturatori e persecutori profondamente diabolici.

Gino Bartali – La corsa rosa esce per la prima volta dai confini europei. E rende omaggio all’atleta che salvò centinaia di ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale.

L’ossessiva propaganda di riferimento agli ebrei come vittime ha coinvolto molti ebrei della vecchia generazione  che mantengono una forte fedeltà al sionismo. In questo modo, i riferimenti all’Olocausto nazista sono usati per imprimere e infiammare la paura di un secondo Olocausto. L’identificazione è quella di vittime eterne destinate ad essere spazzate via. Questa volta i responsabili sono “arabi”, odiati aspiranti distruttori di Israele, mostri subumani che devono essere neutralizzati o distrutti per far nascere uno stato ebraico. Sì, il sionismo,  ideologia del nazionalismo e del razzismo, è riuscito a mantenere vive le bugie attraverso le minacce interne che oscurano il programma violento di genocidio che continua a dominare.

Faccio fatica a capire come lo stupro della Palestina continui per questi decenni infiniti e come si sia potuto realizzare  un controllo della manipolazione che ha nascosto così brillantemente l’incubo della Nakba, la catastrofe palestinese provocata dal nazionalismo sionista.

Non ne abbiamo menzione dalle notizie mainstream. Questa introiezione geniale ma così profondamente inquietante della “vittima” alimenta paure ancora ardenti nella coscienza ebraica, rinnovate da una furba e brutta propaganda. In verità, Israele è una potenza occupante con potenti capacità militari finanziate dagli Stati Uniti e dalla Germania. Sono tutti complici di quello che può essere definito un altro crimine del secolo. “L’esercito più morale” ha soffocato e brutalmente controllato la vita palestinese. Gaza sta morendo, come la stessa fantasia sionista di uno stato ebraico solo per gli ebrei. Uno Stato ebraico non può mai essere fondato su terrorismo e genocidio. Le menzogne ​​sono intrecciate nel tessuto della società sionista e coprono una forma estremamente aggressiva di disumanità dell’uomo all’uomo.

Non possiamo escludere un’altra menzogna assurda così distruttiva per la domanda su cosa e chi sia un ebreo. Accolgo questa domanda riconoscendo il sionismo come un’ideologia nazionalista e razzista e NON come una religione. I sionisti cercano di offuscare la distinzione e si deve essere vigili e chiari su questa propaganda mirata così profondamente imperfetta e distruttiva. Il mito egoista sionista si è diffuso in lungo e in largo per condannare tutti gli avversari come antisemiti.

Israele, ha imparato bene come la disumanità nei confronti dell’uomo alimenti il ciclo dell’odio. I sionisti tradiscono l’ebraismo, una volta  religione di compassione. Mi vergogno profondamente degli ebrei che continuano a sostenere  decenni di occupazione israeliana sospinti da una forma profonda di razzismo che non avrei potuto immaginare nella Germania degli anni ’30. Sono indignata di come i sionisti si siano rifiutati di riflettere su come si sono disonorati e trasformati in razzisti che usano riferimenti biblici per giustificare un programma profondamente agghiacciante che sfrutta la storia in modo da includere tutte le vittime assassinate dai nazisti.

Per quanto il governo israeliano tenti di mettere a tacere i dissidenti, noi che, cerchiamo la verità e la giustizia e che comprendiamo la Nakba palestinese, non possiamo tacere fino a quando l’occupazione non sarà finita.

Ho sempre lottato con la religione e la violenza intrinseca che ha creato nel corso della storia, anche se ho scelto di impegnarmi in uno stile di vita più contemplativo e spirituale.

La falsa moralità che continua a cercare sostenitori che credono nella menzogna dell’esercito più “morale” del mondo è diventata un simbolo per coloro che stanno rompendo il silenzio, l’illegittimità e l’illusione. Affrontare la verità dietro la maschera israeliana frantuma un inganno che mira a ritrarre Israele come vittima, e simbolo del destino degli ebrei nella Germania nazista. Questo inganno dimostra una forma di propaganda molto astuta.

Senza dubbio questi decenni di disprezzo e profondi abusi dei diritti umani hanno creato nuove generazioni di odio da entrambe le parti.

In definitiva, la continua occupazione affiancata alla paranoia della vittima che tenta di oscurare una politica violenta e autodistruttiva potrebbe essere la fine di Israele nella sua forma attuale di nazionalismo di destra.

Con l’aiuto di forze esterne – tra cui l’ONU, l’UE, il BDS (boicottaggio, disinvestimento e sanzioni) e gli attivisti negli Stati Uniti, Israele DEVE reinventarsi come una società veramente democratica per tutti con l’applicazione di uguali diritti basati  sui diritti umani.

Il primo passo è la fine dell’occupazione. Israele deve cessare le menzogne ​​schizofreniche che sono lo pseudo volto della democrazia per gli ebrei mentre si impegnano in un’occupazione violenta. È sconvolgente che i media statunitensi non parlino o scrivano molto sulla tragedia dell’occupazione. La situazione in Germania è simile, poiché la Germania mantiene un eterno senso di colpa per il suo passato nazista e quindi è anche complice dei crimini israeliani. Nonostante questo, ci sono molti attivisti per i diritti umani che si oppongono all’occupazione.

Nessuno dovrebbe tollerare alcuna forma di razzismo che toglie la dignità della vita. Israele ha creato una divisione artificiosa che l’ha isolato (apartheid) nella ricerca di un sogno che sembra non essere più rilevante. Il multiculturalismo rappresenta una società sana e affascinante. L’odio e la violenza nel nome degli ebrei devono finire. Non hanno imparato nulla dalla loro storia?

Senza battere ciglio e dal mio cuore di rifugiata dalla Germania nazista e da essere umano, condanno i crimini del sionismo.

NB. Le foto, tutte disponibili su WEB, sono state liberamente inserite da Invictapalestina.

trad. invictapalestina.org

Fonte: http://mondoweiss.net/

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