La strada solo per “ebrei” apre accanto al gigantesco muro di separazione israeliano

Nell’area di Gerusalemme è stata aperta la strada 4370. È solo per “ebrei”. Collega gli insediamenti israeliani alla Route 1, l’autostrada Gerusalemme-Tel Aviv. È divisa  nel mezzo da un enorme muro di confine che mantiene i non ebrei palestinesi fuori da Gerusalemme. Nancy Pelosi, Chuck Schumer e il Congresso degli Stati Uniti pensano che sia fantastico.

Di Michael Hoffman –   10  GENNAIO  2019

Il capo del Consiglio regionale di Binyamin, Yisrael Gantz, che ha preso parte alla cerimonia di apertura, ha definito la strada “non meno di una linea di ossigeno per i residenti della regione, che lavorano, studiano e vanno a divertirsi nella città. In una fruttuosa collaborazione tra il consiglio regionale, il comune di Gerusalemme e il Ministero dei trasporti, l’accesso alla capitale è stato rivoluzionato “, ha affermato.

Quando Gantz dice “abitanti della regione”, si riferisce agli esseri umani, cioè agli abitanti degli insediamenti giudaici. Agli occhi israeliani, i non-umani, cioè, i palestinesi potrebbero non avere libero accesso a Gerusalemme.

Alla cerimonia di apertura di martedì 8 gennaio hanno partecipato il sindaco di Gerusalemme Moshe Leon, il ministro dei trasporti Yisrael Katz e il ministro della pubblica sicurezza Gilad Erdan. Leon ha detto che la strada è una vera benedizione per i residenti degli insediamenti israeliani.

Nell’osservare la nobile opposizione morale dei democratici, dei loro alleati mediatici e di alcuni repubblicani laburisti, alla costruzione di un muro sul confine meridionale dell’America, non si sa se ridere o piangere. Tutti sostengono e dirigono i fondi dei contribuenti americani per costruire e mantenere i muri di confine israeliani, mentre si insiste sul fatto che tali muri sarebbero immorali in America.

C’è sempre una legge per i talmudisti e un’altra per tutti gli altri.

trad. Carmela Ieroianni – Invictapalestina.org

Michael Hoffman è l’autore del libro di testo Judaism Discovered, and Judaism’s Strange Gods e redattore del periodico, Storia revisionista

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