Un cambio di nome toglie Kahane Chai dalla lista dei terroristi mentre le donazioni di beneficenza degli Stati Uniti continuano ad affluire.

Mentre gli Stati Uniti dichiarano morto Kahane Chai, le strade di Gerusalemme suggeriscono il contrario.

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Di Jessica Buxbaum – 7 giugno 3022

Immagine di copertina: Un nazionalista radicale israeliano sostenitore del medico dell’esercito israeliano il Sergente Elor Azaria, indossa una maglietta con un disegno del rabbino Meir Kahane, che ha fondato i movimenti ebraici di estrema destra, la Jewish Defense League e il partito politico ultranazionalista Kach, fuori dal tribunale militare israeliano a Tel Aviv, Israele, il 4 gennaio, 2017. Credito: Oded Balilty | AP

WASHINGTON — Il mese scorso, gli Stati Uniti hanno deciso di rimuovere il gruppo estremista israeliano Kahane Chai dalla loro lista di “organizzazioni terroristiche straniere”. Il Dipartimento di Stato americano ha giustificato la sua decisione affermando che l’organizzazione è inattiva, ma gli esperti suggeriscono che l’ideologia del gruppo sta rinascendo.

Kahane Chai è un’estensione del partito politico israeliano Kach, fondato dal rabbino Meir Kahane nel 1971. L’estremista ebreo ha partecipato più volte alle elezioni parlamentari con Kach prima di vincere un seggio nel 1984. Poco dopo, il Partito Kach è stato bandito dal Parlamento israeliano per incitamento al razzismo. Kach si divise in due gruppi, la fazione Kach e Kahane Chai, che era gestita dal figlio di Kahane, dopo che Kahane fu assassinato nel 1990.

Gli Stati Uniti hanno aggiunto il gruppo Kahane Chai alla loro lista delle organizzazioni terroristiche straniere nel 1997 in seguito al massacro alla Moschea Ibrahimi del 1994, quando il kahanista Baruch Goldstein uccise 29 fedeli alla moschea Ibrahimi nella città occupata di Hebron, in Cisgiordania. Ora gli Stati Uniti sostengono che l’organizzazione Kahane Chai non è stata coinvolta nel terrorismo dal 2005, quando un soldato israeliano e membro di Kahane Chai ha lasciato la sua postazione e ha sparato a quattro cittadini palestinesi di Israele.

Per David Sheen, giornalista investigativo ed esperto di Kach, questa logica è errata perché il gruppo è ancora operativo, solo con nomi diversi. “Gli stessi kahanisti e tutti i vari tramite in Israele, indipendentemente dal fatto che si chiamino Legione Ebraica, Comitato per la Sicurezza Stradale o Lehava, sono tutti rami diversi ma fanno parte dello stesso movimento”, ha detto Sheen. “Sono terroristi convinti e tutti kahanisti”.

Screenshot di un documento inviato al Ministero della Giustizia israeliano che esorta il governo a sciogliere Lehava per le sue attività estremiste.

Secondo le Nazioni Unite, Kahane Chai opera sotto molti nomi alternativi, tra cui: Legione Ebraica, Nuovo Movimento Kach e Yeshiva dell’Idea Ebraica.

I suoi sostenitori hanno anche continuato a creare le proprie organizzazioni, come il gruppo ebraico anti-assimilazione Lehava, fondato dal kahanista Bentzi Gopstein e dal partito politico israeliano Otzma Yehudit (Potere Ebraico), guidato dal politico e kahanista Itamar Ben-Gvir. Oggi, gli attivisti considerano entrambi questi gruppi come reincarnazioni di Kach.

 I finanziatori dietro al movimento

Una miriade di fondazioni statunitensi e israeliane incanala denaro verso organizzazioni affiliate a Kach. Come già documentato in precedenza, la Fondazione israeliana senza scopo di lucro per la Salvezza del Popolo di Israele, o Hakeren Lehazalat Am Israel (HLAI), in ebraico, finanzia Lehava e ha diversi legami sospetti con il gruppo e Ben-Gvir.

“Esistono collegamenti diretti tra questa organizzazione no-profit e l’ex movimento Kach e Kahane Chai”, ha detto Eran Nissan, direttore operativo di Mehazkim, un movimento digitale progressista israeliano. “Non solo con l’ideologia e il lavoro, ma anche con le persone”.

Gopstein e la moglie di Ben-Gvir, Ayala Ben-Gvir, sono entrambi elencati come fondatori nei documenti finanziari ufficiali della Fondazione forniti al Registro delle Associazioni Israeliane. Itamar Ben-Gvir non ha risposto alle richieste di commento sul coinvolgimento della moglie con HLAI e sulla sua associazione con Lehava.

Altri fondatori includono Elyakim Neiman, ex segretario del movimento Kach e presidente di Yeshiva HaRaayon HaYehudi, o Yeshiva dell’Idea Ebraica, un seminario fondato da Kahane e un’organizzazione designata come terroristica dagli Stati Uniti; e Levi Hazan, un kahanista condannato per aver partecipato a una sparatoria su un autobus che ha ferito sette palestinesi nel 1984.

Il Registro delle Associazioni sta attualmente indagando se l’HLAI stia semplicemente fungendo da copertura per il finanziamento di Lehava. La fondazione non ha risposto alle richieste di commento.

Il Ministro della Sicurezza Interna israeliano Omer Bar-Lev e il presidente del Comitato per gli Affari Esteri e la Difesa di Israele, Ram Ben-Barak, stanno lavorando per designare Lehava come organizzazione terroristica. L’anno scorso, Bar-Lev ha inviato una lettera al Registro delle Associazioni sostenendo che Lehava è il braccio esecutivo dell’HLAI chiedendogli di sciogliere la base per aver agito in violazione della legge israeliana. La sua ricerca ha rilevato che le donazioni a Lehava vengono effettuate tramite HLAI. Una ricevuta di donazione per Lehava contiene le informazioni di contatto di HLAI e il logo di Lehava e indica che il pagamento viene inviato a HLAI. La pagina delle donazioni di Lehava dice persino che gli assegni possono essere inviati a HLAI.

La pagina di donazione di Lehava (tradotta tramite Google Translate) consente ai donatori di inviare denaro direttamente a Hakeren Lehazalat Am Israel

Nissan ha descritto le varie organizzazioni interconnesse come una rete kahanista.

“Il primo braccio di questo sistema interconnesso è Hakeren Lehazalat Am Israel: sono dietro le quinte, stanno finanziando l’operazione. Il braccio successivo è Lehava, ovvero la manodopera sul campo, il braccio militare”, ha detto Nissan. “E l’ultimo braccio che è completamente collegato a queste altre due braccia è il braccio politico, che è il partito politico di Otzma Yehudit”.

Lehava è anche supportata dall’organizzazione americana no-profit Tomchei Tzedaka. L’ala statunitense di Lehava si collega al sito Web di Tomchei Tzedaka tramite il suo pulsante di donazione. Tomchei Tzedaka non ha risposto alle richieste di commento sul rapporto tra le due entità.

Anche altri enti di beneficenza no-profit americani, come Charity of Light (Carità della Luce), American Friends of Yeshivat HaRa’ayon HaYehudi (Amici americani di Yeshivat Hara’Ayon Hayehudi), Central Fund of Israel (Fondo Centrale di Israele) e il Traditional Fund (Fondo Tradizionale) sostengono l’attività kahanista israeliana. Charity of Light incanala denaro a Chasdei Meir, un’organizzazione benefica israeliana che prende il nome da Meir Kahane. Secondo la sua dichiarazione fiscale più recente, Charity of Light ha donato 33.950 dollari (32.000 euro) a Chasdei Meir nel 2019. Gli American Friends of Yeshivat HaRa’ayon HaYehudi sostengono Yeshivat HaRa’ayon HaYehudi e hanno donato all’istituto religioso 88.500 dollari (83.000 euro) nel 2019, secondo la sua più recente dichiarazione fiscale.

Charity of Light, Chasdei Meir e American Friends of Yeshivat HaRa’ayon HaYehudi appaiono collegati. Levi Hazan è il direttore sia di Charity of Light che di American Friends of Yeshivat HaRa’ayon HaYehudi. Il suo numero di telefono e indirizzo e-mail sono elencati nella pagina dei contatti di Chasdei Meir. Charity of Light e American Friends of Yeshivat HaRa’ayon HaYehudi hanno lo stesso numero di telefono sulle loro dichiarazioni fiscali. Queste organizzazioni non hanno risposto alle richieste di commento.

Il Traditional Fund ha anche donato alle organizzazioni American Friends of Chasdei Meir e Yeshivat HaRa’ayon HaYehudi. Secondo l’ultima dichiarazione fiscale disponibile, nel 2019 il Traditional Fund ha donato 13.000 dollari (12.250 euro) ad American Friends of Chasdei Meir e 47.000 dollari (44.280 euro) ad American Friends of Yeshivat HaRa’ayon. Il Central Fund of Israel (CFI) non ha risposto alle richieste di commenti.

Il CFI è collegato a Honenu, un’organizzazione israeliana di assistenza legale nota per fornire sovvenzioni a terroristi ebrei come il kahanista Meir Ettinger. Il Fondo è nominato sulla pagina delle donazioni di Honenu. CFI non ha risposto alle richieste di commento.

 Il kahanismo infiltrato nel partito democratico

Ma non sono solo le associazioni di beneficenza americane ad essere intrecciate con i kahanisti. “I Kahanisti si sono effettivamente infiltrati nel Partito Democratico per decenni”, ha detto Sheen. “Risalendo agli anni ’70, i rabbini più razzisti degli Stati Uniti, i più grandi sostenitori di Kahane durante la sua vita e dopo la sua morte, avevano in realtà molto potere politico nel Partito Democratico”.

Sheen ha spiegato che rabbini come Moshe Tendler e Herbert Bomzer mantenevano stretti rapporti con i funzionari del Partito Democratico (in particolare i procuratori distrettuali) che dipendevano da loro per i voti degli ebrei.

“Oggi abbiamo funzionari del Partito Democratico sul libro paga del finanziatore numero uno del movimento Kahane, Simon Falic”, ha detto Sheen. La famiglia Falic, proprietaria della principale catena di negozi Duty Free Americas, ha sostenuto in passato Hakeren Lehazalat Am Israel, collegata a Lehava, fornendo un totale di 60.000 dollari (56.550 euro) all’associazione dal 2007 al 2017. Il denaro viene trasferito attraverso la fondazione israeliana di Falic, il Fondo Segal.

Ma Falic non ha solo sostenuto le cause kahaniste. Ha anche contribuito alle campagne politiche dei Democratici Hillary Clinton, Kamala Harris, e dei Repubblicani Ted Deutch e Debbie Wasserman Schultz.

Il terrorismo è diventato l’ideologia principale

Kahane è stato isolato durante la sua unica legislatura negli anni ’80. I politici israeliani boicottavano i suoi discorsi parlamentari e respingevano le sue proposte legislative. Ma laddove le convinzioni suprematiste ebraiche un tempo venivano accolte con disprezzo, ora sono accolte a braccia aperte nella società israeliana.

Sheen ha spiegato come il discepolo di Kahane Itamar Ben-Gvir sia stato accolto con la reazione opposta dai suoi mentre era in carica. “Oggi i legislatori del partito politico israeliano Likud si dirigono verso Itamar Ben-Gvir. Non gli permettono di andare ai loro eventi. Vanno da lui per partecipare ai suoi di eventi”, ha detto Sheen. “Li sta guidando.” Sheen ha sottolineato che ciò dimostra che mentre la corrente principale israeliana una volta rifiutava Kahane e le sue idee, ora stanno abbracciando quell’ideologia.

Membri di Kahane Chai protestano vicino al complesso di Bush a Kennebunkport, Maine, 1992. Credito: Pat Wellenbach | AP

Il dottor Shaul Magid, autore di “Meir Kahane: The Public Life and Political Thought of an American Jewish Radical” (Meir Kahane: La Vita Pubblica e il Pensiero Politico di un Radicale Ebreo Americano), ha affermato che la corrente principale israeliana è cambiata, per cui i legislatori moderati ora sono d’accordo con i loro colleghi di destra. “Il governo israeliano oggi è un governo di coloni”, ha detto Magid. “Se si guarda a persone come il Primo Ministro israeliano Naftali Bennett, e poi si guardano le persone come il Ministro degli Esteri israeliano Yair Lapid o il Ministro della Difesa israeliano Benny Gantz, sulla questione israelo-palestinese, non c’è molta differenza tra di loro. Il centro è diventato la destra”.

Magid ha spiegato che, quando ciò accade, Kach non appare così estremo perché il pensiero suprematista ebraico fa ora parte dell’ideologia dominante.

E da nessuna parte questo è più evidente che nelle strade. Solo poche settimane fa, i nazionalisti hanno invaso il quartiere musulmano di Gerusalemme in una sfacciata esibizione di ostentazione sionista durante l’annuale Marcia della Bandiera della città, un evento che commemora la conquista israeliana di Gerusalemme Est nel 1967. Tra le bandiere israeliane sventolate c’erano quelle appartenenti a Lehava e Kahane Chai.

Mentre gli Stati Uniti dichiarano morto Kahane Chai, le strade di Gerusalemme suggeriscono il contrario.

Jessica Buxbaum è una giornalista corrispondente da Gerusalemme per MintPress News che copre Palestina, Israele e Siria. Il suo lavoro è apparso su Middle East Eye, The New Arab e Gulf News.

Traduzione: Beniamino Rocchetto – Invictapalestina.org