Genocidio culturale: Israele ha spazzato via una generazione d’oro di artisti, musicisti, attori e scrittori di Gaza

L’assalto genocida di Israele a Gaza assediata ha spazzato via una generazione di artisti che per decenni avevano rispecchiato la resilienza e la creatività palestinese.

Fonte: English version

The New Arab  – 4 gennaio 2024

Immagin edi copertina: La pittrice palestinese Heba Zagout è stata uccisa in un attacco aereo israeliano il 13 ottobre. (screenshot di Hyperallergic tramite Palestine Artists su YouTube)

Non molto tempo fa, la comunità artistica di Gaza costituiva un elemento vitale della società palestinese e un riflesso vibrante della sua resilienza; oggi lottano per sopravvivere: l’assalto genocida di Israele ha spazzato via una generazione di artisti dalla Striscia di Gaza.

Il Ministero della Cultura palestinese ha rivelato i dati statistici secondo cui il bombardamento brutale e indiscriminato della Striscia di Gaza da parte di Israele ha portato fino ad ora alla morte di 28 artisti, intellettuali e autori palestinesi.

Il rapporto sottolinea il profondo impatto che l’attuale attacco israeliano sta avendo sul tessuto culturale di Gaza e sottolinea la gravità della situazione attuale. Di seguito sono riportate alcune parole in testimonianza di alcuni importanti artisti, figure culturali e anime creative palestinesi che sono stati uccisi da Israele a partire dal 7 ottobre.

Heba Zaqout

L’artista visiva e insegnante di belle arti, Heba Ghazi Ibrahim Zaqout (39 anni) è stata uccisa il 13 ottobre insieme a suo figlio. Zaqout si era laureata in belle arti all’Università Al-Aqsa di Gaza. Molti dei suoi dipinti erano realizzati in acrilico e raffiguravano donne, la patria palestinese e la natura. I suoi dipinti enfatizzavano l’identità e l’esistenza palestinese, con paesaggi luminosi e gioiosi spesso pieni di moschee e chiese, minareti e cupole.

Heba Abu Nada

La scrittrice, poetessa e insegnante Heba Abu Nada (32 anni) è stata uccisa, insieme a suo figlio, in un raid aereo israeliano su Khan Younis il 20 ottobre. Il suo romanzo “L’ossigeno non è per i morti”, ha vinto il secondo posto allo Sharjah Award for Arab Creativity nel 2017

Nel suo ultimo tweet postato l’8 ottobre, aveva scritto in arabo: “La notte di Gaza è buia a parte il bagliore dei razzi, silenziosa a parte il rumore delle bombe, terrificante a parte il conforto della preghiera, nera a parte la luce dei martiri. Buonanotte, Gaza.”

Omar Abu Shawish

Allo stesso modo, il poeta, romanziere e attivista sociale Omar Fares Abu Shawish (36 anni) è stato martirizzato il 7 ottobre durante il bombardamento del campo profughi di Nuseirat a Gaza, dove era nato e vissuto. Abu Shawish era ben noto per la sua preoccupazione per le questioni che riguardavano i giovani e aveva partecipato alla creazione di diverse associazioni giovanili e ricevendo numerosi premi locali e internazionali.

A testimonianza della sua influenza, il Consiglio della Gioventù Araba per lo Sviluppo Integrato, affiliato alla Lega degli Stati Arabi (LAS), lo aveva insignito del premio “Gioventù araba illustre nel campo dei media, del giornalismo e della cultura” nel 2013. Nel 2016 aveva pubblicato diverse raccolte di poesie e un romanzo dal titolo “’Alā qayd al-mawt”.

Inas Saqqa

Inas Saqqa era una nota attrice, drammaturga e insegnante specializzata in teatro per bambini. È stata uccisa in un raid aereo israeliano alla fine di ottobre insieme a tre dei suoi figli, Sara, Leen e Ibrahim. Saqqa è stata una delle figure più influenti e di spicco sulla scena teatrale di Gaza e una pioniera delle arti creative per i bambini nella Striscia, organizzando numerosi laboratori teatrali estivi per i giovani.

Inas Saqqa è stata una delle attrici e drammaturghe più celebri di Gaza ed è stata uccisa con tre dei suoi figli in un attacco aereo israeliano il 31 ottobre 2023

Era anche un’abile attrice: i contributi di Saqqa al cinema includevano i suoi ruoli nei due film “Sara” e “Il passero della patria” nel 2014. “Sara” affrontava l’urgente questione sociale dei delitti d’onore, e “Il passero della patria” esaminava la lotta palestinese tra la Nakba del 1948 e l’occupazione israeliana della Cisgiordania e di Gaza nel 1967. Oltre alla recitazione, era nota per i suoi contributi culturali e la sua collaborazione con numerose compagnie teatrali nella Striscia di Gaza. Aveva anche  partecipato alla scrittura e produzione di diverse opere teatrali tra cui “The Bear”, “Women of Gaza and Ayoub’s Patience” e “Everything is Fine”.

Youssef Dawas

Il 14 ottobre, il musicista, scrittore, giornalista, fotografo e aspirante psicoanalista palestinese Yousef Dawas (20 anni) è stato ucciso in un attacco aereo israeliano contro la sua casa di famiglia nel nord di Gaza. Dawas parlava correntemente arabo e inglese, sia scritto che parlato, e scriveva articoli che trattavano una vasta gamma di argomenti.

Yousef Dawas è stato ucciso da un attacco aereo israeliano sulla sua casa di famiglia nel nord di Gaza il 14 ottobre 2023

Dawas ha anche prodotto brevi video che trattavano molti argomenti diversi, comprese le sue aspirazioni a viaggiare e scoprire il mondo – anche se in un videoclip sottolineava che sognava di visitare altre città e villaggi palestinesi ,più che lontane destinazioni oltreoceano. Israele ha messo  fine alla sua vita e ai suoi tanti sogni.

Mohammed Qraiqea

A soli 24 anni, l’innovativo fumettista, artista, fotografo, volontario e attivista Mohammed Sami Qraiqea è stato ucciso il 17 ottobre, una delle circa 500 vittime uccise quando l’ospedale arabo Al-Ahli fu bombardato mentre migliaia di civili vi si rifugiavano.

Mohammed Qraiqea era un artista interessato a fondere la tecnologia con l’arte. Ha trascorso i suoi ultimi giorni intrattenendo i bambini rifugiati nell’ospedale arabo di Al-Ahli

Anche nei suoi ultimi giorni, insieme ad altri che cercavano rifugio nel complesso ospedaliero, Qraiqea si è sforzato di alleggerire l’atmosfera di tensione e alleviare il terrore e l’ansia che consumavano i bambini e i feriti dell’ospedale, usando le sue capacità artistiche e la sua energia contagiosa. , che lui definiva come  “cercare di dare il primo soccorso psicologico ai bambini e alle famiglie”. In un video clip in uno dei suoi ultimi post su Instagram lo si può vedere al centro di un cerchio di bambini nel cortile dell’ospedale Al-Ahli, mentre li intrattiene per distrarsi dallo stress psicologico e dal trauma a cui erano sottoposti.

Nooraldeen Hajjaj

Il 2 dicembre, il giovane scrittore Nooraldeen Hajjaj (27) è stato martirizzato in un attacco aereo israeliano nella sua casa nel quartiere di Shujaiya. Aveva composto l’opera teatrale “I Grigi” nel 2022 e il romanzo “Le ali che non volano” nel 2021. Aveva partecipato attivamente anche a iniziative come l’Associazione Cordoba e la Fondazione Giornate del Teatro.

Il suo ultimo messaggio al mondo esterno è stato: “Mi chiamo Nour al Din Hajjaj, sono uno scrittore palestinese, ho ventisette anni e ho tanti sogni.

Non sono un numero e non acconsento che la mia morte diventi notizia passeggera. Dite che amavo la vita, la felicità, la libertà, le risate dei bambini, il mare, il caffè, la scrittura, Fairouz, tutto ciò che è gioioso, anche se tutte queste cose scompariranno nello spazio di un momento.”

 

Traduzione di Grazia Parolari “Tutti gli esseri senzienti sono moralmente uguali” -Invictapalestina.org