Le incursioni israeliane a Gaza sono la regola, non l’eccezione

Secondo le Nazioni Unite, le truppe israeliane  sono entrate a Gaza oltre 70 volte quest’anno. E quelle sono solo le incursioni che si conoscono.

Henriette Chacar  – 13 novembre 2018

Foto di copertina: Soldati israeliani schierati lungo il confine di Gaza. (Miriam Alster / Flash90)

Da quando a Gaza domenica notte le forze speciali israeliane si sono  impegnate in un micidiale conflitto a fuoco con i commando di Hamas, Israele ha lanciato dozzine di bombe e missili sulla Striscia e Hamas ha lanciato centinaia di missili contro Israele.

Il New York Times ha definito il raid delle forze speciali come “la prima incursione israeliana a Gaza dai tempi dell’Operazione Margine Protettivo , nel luglio 2014”.

Ciò  non potrebbe essere più lontano dalla verità.

Dall’inizio del 2015 fino alla fine dell’ottobre 2018, l’esercito israeliano ha compiuto 262 tra incursioni e operazioni di terra all’interno della Striscia di Gaza, di cui oltre 70 solo quest’anno. Questi numeri non includono le operazioni segrete come quella andata male domenica.

Come un generale israeliano in pensione ha spiegato alla televisione nazionale, tali incursioni segrete attraverso le linee nemiche sono in realtà di routine. “Attività di cui la maggior parte dei civili non è a conoscenza si svolgono ogni notte e in ogni regione”, ha detto Tal Russo al canale israeliano Channel 10 mentre si discuteva degli eventi di Gaza.

Secondo i dati ottenuti da +972 dall’Ufficio di Coordinamento degli Affari Umanitari delle Nazioni Unite (OCHA) nei Territori Palestinesi occupati, nel 2014 Israele ha effettuato 21 incursioni a Gaza (esclusa la guerra di sette settimane). L’anno successivo, nel 2015, quel numero è più che raddoppiato, salendo a 56. Nel 2016 e nel 2017 si sono svolte rispettivamente 68 e 65 incursioni. Secondo i dati delle Nazioni Unite, alla fine dell’ottobre 2018, erano stati registrati 73 incidenti del genere.

Ciò che è eccezionale nell’azione di domenica non è che i soldati israeliani siano entrati a Gaza, ma che l’operazione militare sia stata scoperta-

Ibtisam Zaqout, responsabile del lavoro sul campo  del Centro Palestinese per i Diritti Umani ha spiegato a +972 che  il più delle volte, quando  le forze israeliane si infiltrano nell’enclave costiera, rimangono tra i 200 e i 300 metri dalla barriera di confine.

Solitamente i soldati non attraversano la barriera a piedi, ma con i bulldozer militari, principalmente per radere al suolo edifici e livellare la terra, così da mantenere sgombra la visuale nella “zona cuscinetto” mantenuta da Israele lungo il confine, ha aggiunto.

Israele non ha determinato il perimetro di questa area riservata agli accessi lungo la barriera con Gaza, e ha spesso impiegato una violenza letale per allontanare gli abitanti di Gaza. Secondo il rapporto Gisha pubblicato ad agosto, tra il 2010 e il 2017 le forze di sicurezza israeliane hanno ucciso lungo la recinzione di Gaza-Israele almeno 161 Palestinesi e ne hanno feriti più di 3.000

Queste continue restrizioni di movimento vicino alla barriera, che il rapporto descrive come “arbitrarie” e “incoerenti”, non solo mettono in pericolo la vita delle persone, ma danneggiano anche gravemente i mezzi di sostentamento di decine di migliaia di agricoltori e di pastori di Gaza, soffocando lo sviluppo economico della Striscia.

La limitazione di movimento lungo la recinzione, oltre alle incursioni diurne e palesi che colpiscono gli agricoltori e i raccoglitori di rottami, sono solo due esempi dei modi in cui Israele continua a esercitare il controllo sui Palestinesi a Gaza nonostante il “disimpegno” del 2005. Da quando Hamas ha preso il controllo della striscia nel giugno 2007, Israele ha anche mantenuto un rigoroso blocco di terra, aria e mare.

L’incursione segreta di domenica sera dimostra qualcosa di ancora più ampio. Il raid è stato compiuto al culmine dei più seri colloqui di cessate il fuoco che  ci siano mai stati tra Israele e Hamas dal 2014. Inoltre si è verificato poche ore dopo che il primo ministro israeliano Netanyahu aveva dichiarato che stava facendo di tutto per evitare un’altra guerra, dichiarazione che suggerirebbe che Israele non avrebbe intenzione di innescare un’escalation. In altre parole, non c’era nulla di speciale nell’incursione transfrontaliera se non il fatto di aver lasciato sette persone morte.

Interrogato lunedì sulla frequenza delle incursioni a Gaza negli ultimi anni, un portavoce dell’esercito israeliano ha affermato che l’esercito “non discute tali questioni”.

[Nota dell’editore: in conformità con i nostri obblighi legali, questo articolo è stato inviato al Censor IDF per la revisione prima della pubblicazione. Non ci è consentito indicare se e dove l’articolo è stato censurato.]

 

Trad: Grazia Parolari “contro ogni specismo, contro ogni schiavitù” Invictapalestina.org

Fonte:https://972mag.com/israeli-incursions-in-gaza-are-the-rule-not-exception/138600/?fbclid=IwAR0o-XQoVAzSYwruv5U0fqYJLqNAESjfKis3hDk8HXkMyzYo0vzlCvC4By8

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