La retorica dell’AP incoraggia il dominio coloniale

FOTO – Il consigliere della presidenza americana, Jared Kushner (a sinistra), incontra il presidente della Palestina, Mahmoud Abbas (a destra), nella residenza presidenziale, durante la visita ufficiale di Kushner a Ramallah, Cisgiordania, il 24 agosto 2017. (Presidenza palestinese – Handout – Agenzia Anadolu)

di Ramona Wadi, 25 agosto 2017

Le affermazioni in continuo ritardo dell’Autorità Palestinese si fanno beffe della sua leadership. In un incontro con il ministro degli Esteri britannico Alistair Burt a Ramallah, il ministro degli Esteri dell’AP ,Riyad Al-Maliki, ha mostrato i tipici tentativi striscianti e deboli di affermazione dichiarando che la comunità internazionale dovrebbe “imporre la pace” creando uno stato palestinese.

Secondo Times of Israel, Maliki ha detto a Burt: “Abbiamo convinto la comunità internazionale che il modo migliore per raggiungere uno stato è attraverso i negoziati. Ma dopo 24 anni di negoziati non abbiamo ottenuto niente.” La realtà è, ovviamente, che questo tipo di retorica da parte dell’AP incoraggia semplicemente l’espansione e la dominazione coloniale.

Precedenti incontri tra Burt e Saeb Erekat hanno provocato una retorica altrettanto disfattista. L’esperto negoziatore dell’AP ha invitato la Gran Bretagna “ad accettare il principio di una soluzione a due stati sulle frontiere occupate nel 1967 e Gerusalemme Est come capitale dello Stato della Palestina”.

 

Saeb Erekat parla nel corso di una conferenza stampa nella città cisgiordana di Ramallah, il 13 ottobre 2015. [foto file]
L’AP, in linea con le richieste internazionali, aderisce a rigurgitare dichiarazioni obsolete per la semplice ragione che la sua dipendenza politica ed economica da Israele e dalla comunità internazionale non le permetterà di fare altrimenti. Tuttavia, il rifiuto di consentire alla società palestinese di prendere in considerazione altre opzioni politiche continuerà a recare danno al suo popolo attraverso il dislocamento forzato, le demolizioni di case, l’espansione degli insediamenti, la detenzione e la violenza dei coloni.

Alzare la bandiera: i palestinesi manifestano ad Hebron occupata contro gli insediamenti illegali israeliani nella Cisgiordania occupata il 4 agosto 2017 [Mamoun Wazwaz / Anadolu Agency]

Per quanto l’Al-Maliki desideri che il mondo creda che l’AP abbia influenzato la comunità internazionale a tenere trattative diplomatiche, la costante rivelazione della sua subalterna posizione negoziale mette in ridicolo ogni tentativo di rappresentare un fronte politico formidabile. L'”imposizione della pace” che Al-Maliki ha chiesto è mera ambiguità quando viene letta nel contesto dei due stati. Infatti, il ministro degli Esteri dell’AP non ha nemmeno definito una qualche alternativa a uno stato palestinese frammentato che non solo è ridotto in brandelli dall’espansione coloniale di Israele, ma porta anche le cicatrici del disaccordo politico e della vendetta dell’AP.

Un compromesso a due stati non fermarà le attività coloniali di Israele. E’ improbabile che lo stato sionista possa mai accettare il paradigma come definito dalla comunità internazionale, tanto più che è stato dichiarato obsoleto dagli stessi soggetti che continuano a promuoverlo come l’unica soluzione. Né vi sarà alcuna vera indipendenza in uno stato di Palestina messo insieme da concessioni fatte un poco alla volta. Se Al-Maliki pensa che la pace possa essere imposta dalla comunità internazionale semplicemente con la creazione di un concetto scadente di uno stato circondato da decenni di violenza coloniale, è necessario un approfondimento della storia e delle sue ramificazioni.

L’invenzione di Israele ha richiesto la distorsione dei diritti umani e il successivo mantenimento di tali violazioni a livello internazionale. Continuare a cercare una soluzione per la Palestina senza tenere la Palestina al centro delle preoccupazioni, come intende fare l’AP, potrà solo autorizzare Israele e la comunità internazionale a privare i palestinesi di qualsiasi grado di autonomia.

 

Traduzione Simonetta Lambertini – invictapalestina.org

Fonte: https://www.middleeastmonitor.com/20170825-pa-rhetoric-encourages-colonial-rule/#.WdZky9QUlsE.facebook

 

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